23.4.24

RADAR E ANTENNE: LETALI!

 

 

di Gianni Lannes

Radar militari in mezzo ad abitazioni civili. Tranquilli e a cuccia: il governino Meloni ha appena innalzato il limite per il livello di inquinamento elettromagnetico al fine di consentire l'uso a pieno regime del pericoloso sistema 5G. Eppure, l'articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, almeno sulla carta o in linea puramente teorica, ha come obiettivo la salvaguardia, la tutela e il miglioramento della qualità dell'ambiente, nonché la protezione della saluta umana. Già nel 1982 un rapporto (Istisan) dell'allora ministero della Sanità, segnalava la pericolosità dei radar, mentre un accurato studio del dottor Sarto (pubblicato dalla rivista di Medicina del lavoro), accertava alla fine degli anni '70, i danni cromosomici provocati agli addetti radar in divisa.

A Siracusa, presso l'area prospiciente Capo di Santa Panagia, è dislocata la Stazione radiotelegrafica della Marina militare, complesso di antenne militari installate sul territorio con Decreto del comando militare marittimo del Basso Tirreno del 20 novembre 1985. In loco, già nel 2018, era prevista l'installazione di nuovi apparati radiotrasmittenti, a seguito dell'approvazione del contratto n. 10311 relativo al progetto NATO 2005/9CM8009292 'Complete BRASS Baseline Implementation South adeguamento stazioni HF della Marina militare per supporto delle comunicazioni navali NATO/Nazionali.

Le antenne di tali apparati si sarebbero venute a trovare all'interno del quartiere di Santa Panagia e, quindi, in mezzo alle case. L'installazione di tali antenne potrebbe rivelarsi potenzialmente dannosa e pericolosa a causa del rischio di inquinamento elettromagnetico con conseguenti rischi per la salute della collettività.

La legge numero 36 del 2001 ha lo scopo di dettare i principi fondamentali diretti a: a) assicurare la tutela della salute [...] della popolazione dagli effetti dell'esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici [...]; b) promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all'articolo 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell'Unione europea; c) assicurare la tutela dell'ambiente e del paesaggio e promuovere l'innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l'intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili.

Almeno a Santa Panagia sono mai stati preventivamente verificati gli effetti reali e le conseguenze dell'attività radaristica militare rispetto alla salute dei cittadini e dell'ambiente?

E ancora. Il 1° novembre 1986 è stato installato sull'isola di Lampedusa (Agrigento) un radar General electric AN-FPS-8, in dotazione alla 134° squadriglia dell'Aeronautica militare. Il radar AN-FPS-8, introdotto negli anni '50 del secolo scorso, lavora a una frequenza compresa tra 1.280 e 1.380 megahertz. Quel radar risultava situato nelle immediate vicinanze del comando provinciale dei Vigili del fuoco distaccamento aeroportuale di Lampedusa, a una distanza inferiore a 500 metri. Nel 1998 la sala controllo di Lampedusa fu dismessa e la 134° squadriglia assunse la configurazione di sensore remoto, con la contestuale dismissione del radar, successivamente sostituito da un altro apparecchio, posizionato a una distanza decisamente maggiore rispetto al precedente.

Come riportato con dovizia di riscontri effettivi da numerose fonti di stampa, tra i circa 70 vigili del fuoco in servizio tra il 1986 e il 1998 presso il distaccamento aeroportuale di Lampedusa, sarebbero stati diagnosticati oltre 20 casi di malattie oncologiche e cardiovascolari, ai quali si aggiungerebbero ulteriori casi tra il personale di altri enti presenti all'interno dell'aeroporto nel medesimo periodo.

Il segretario del sindacato Uilpa dei Vigili del fuoco di Agrigento, sollevando la questione, ha informato la stampa che: «...quando il radar girava e puntava in direzione della nostra caserma si spegneva il televisore e il telefono smetteva di funzionare. Eravamo giovani, non ci facevamo troppo caso. Poi i nostri colleghi hanno iniziato ad ammalarsi e alcuni sono addirittura morti», aggiungendo anche che: «...girava il radar e ci veniva il mal di testa. Mi risultano analoghi casi al personale di altri enti che operano e operavano all'interno delle strutture aeroportuali di Lampedusa. Prendevamo dosi massicce di farmaci. Quando hanno spento il radar non è accaduto più».

Lo stesso sindacato avrebbe richiesto un'indagine epidemiologica al fine di fare chiarezza rispetto al possibile ruolo che la presenza del radar potrebbe aver avuto rispetto alle diagnosi riscontrate, senza ricevere risposta e per tale motivo ha dichiarato lo stato di agitazione a livello provinciale.

Indagare sulla potenziale lesività delle onde elettromagnetiche impiegate da tale sistema, attivo sull'isola da fine 1986 fino al 1998, oltre a dare risposte ai Vigili del fuoco che si sono ammalati e alle famiglie che piangono chi purtroppo non c'è più, contribuirebbe a fare chiarezza riguardo ad eventuali cause e responsabilità e al contempo costituirebbe un ulteriore tassello nella ricerca scientifica rispetto alla potenziale lesività delle onde elettromagnetiche, in particolare sulla relazione tra rischio di tumore ed esposizione ai campi elettromagnetici a media e alta frequenza, contribuendo al progresso delle conoscenze e alla protezione della salute di tutti.

Perché non viene realizzata l'indagine epidemiologica richiesta, al fine di chiarire eventuali nessi tra l'esposizione alle onde elettromagnetiche impiegate dal radar AN-FPS-8 installato a Lampedusa e i casi di diagnosi oncologiche e di malattie cardiovascolari riscontrate tra coloro che hanno prestato servizio tra i Vigili del fuoco del comando provinciale dell'isola durante il periodo di attività del radar stesso?

Infine: un'altra pessima notizia dal profondo Sud. Il comitato autotutela ambientale di Acquappesa e il Wwf Calabria Citra area tirrenica è da svariato tempo che sollecitano, con varie iniziative, una risposta pubblica circa le azioni concrete che si intendono attuare per garantire ai cittadini di Acquappesa la tutela della salute pubblica e l'applicazione del principio di precauzione.

La questione riguarda l'installazione della stazione radio mobile della Wind 3 molto vicino sia al centro abitato che ad un istituto scolastico comprensivo da cui dista meno di 50 metri. Proprio quest'ultimo tema strettamente legato alla fragilità dei bambini nell'esposizione dei campi elettromagnetici ha indotto il gruppo ad organizzare un convegno a cui hanno partecipato medici esperti nella materia; in tale occasione i medici dell'associazione Isde International Medici per l'Ambiente hanno sottolineato come i campi elettromagnetici interferiscono con l'attività cellulare degli esseri umani creando alterazioni delle stesse e dando luogo a malattie. Inoltre hanno ribadito che i bambini e le persone «fragili» sono maggiormente esposte a questi rischi.

Come attesta l'Oms, il 24 per cento delle persone si ammala per esposizione ambientale. Pertanto è indispensabile la prevenzione primaria ed agire sui determinanti ambientali, tra i quali l'elettrosmog.

L'amministrazione comunale ha concesso alla società di telefonia Wind l'area di proprietà comunale denominata «Ex Mercatale», con un contratto di locazione di 12 anni dietro corrispettivo di 10.000 euro annui, affermando che l'infrastruttura è in possesso di tutti i permessi necessari, ma senza aver comunicato mai niente ai cittadini che hanno saputo della decisione solo a cose fatte.

Il governino Meloni intende garantire, per quanto di competenza, il pieno rispetto dell'articolo 32 della Costituzione repubblicana italiana, consentendo l'applicazione del principio di precauzione e prevenzione primaria in relazione all'esposizione a campi elettrici e magnetici (cem) prodotti da apparati di radiofrequenza?


Riferimenti:

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=radar

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=5g 

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