13.2.15

I NOSTRI TELEFONINI RUBANO LA VITA IN AFRICA

Caccia all'oro grigio per i telefonini. E il Congo muore. Il coltan è un minerale radioattivo utilizzato per la costruzione di microchip. La sua estrazione insieme a quella dei metalli preziosi sta distruggendo un'intera zona dell'Africa


di Gianni Lannes

I cittadini del Congo e il piccolo popolo dei pigmei Mbuti, i più antichi abitanti del Continente Nero, muoiono a causa dei nostri telefoni cellulari. Allo stesso destino sono esposti gorilla, elefanti e altri animali che vivono nel parco nazionale Kahuzi-Biega e nella riserva faunistica Okapi. E non certo per le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne, quanto per le disastrose conseguenze della guerra per l'estrazione del «coltan», un minerale radioattivo, composto di niobio e tantalio, ingrediente fondamentale di telefoni cellulari, computer portatili, telecamere digitali, air bag e altro ancora. L'oro grigio, in particolare, viene utilizzato per ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei microchip di ultima generazione. 

12.2.15

DISOBBEDIENZA CIVILE!





Nel saggio Disobediences as a Psychological and Moral Problem (La disobbedienza come problema psicologico e morale), pubblicato a Londra nel 1963 Erich Fromm ha spiegato che cosa significhi obbedire alla natura umana e alle finalità della società umana, e disobbedire invece agli idoli e alle ideologie politiche d’ogni genere. La sua posizione teorica è ancora oggi di incredibile attualità: la disobbedienza al conformismo e un atteggiamento critico nei confronti del comune “nonsenso” dovrebbero costituire tuttora il nostro obiettivo di maggior impegno. Di questi tempi il caso del nazista Adolf Eichmann è sempre paradigmatico. Infatti, pensate per un attimo, ai piloti che giorno e notte spruzzano sui centri abitati e sui territori scie chimiche imbottite di veleni. Questi automi telecomandati, alla stregua dei burocrati, non hanno più la capacità di disobbedire.


di Erich Fromm

«Per secoli re, sacerdoti e signori feudali, magnati dell’industria e genitori hanno proclamato che l’obbedienza è una virtù e che la disobbedienza è un vizio. Quale premessa a un altro punto di vista, ci sia lecito contrapporre a questo atteggiamento la seguente proposizione: la storia dell’uomo è cominciata con un atto di disobbedienza, ed è tutt’altro che improbabile che si concluda con un atto di obbedienza. Secondo i miti giudaici ed ellenici, la storia dell’uomo è stata inaugurata da un atto di disobbedienza… 

COMPRENSIONE E UMANITA’

foto Gilan





di Gianni Lannes


Ancora una volta, nonostante tutto, perdono il prossimo e porgo la mano a chi vuole realmente prodigarsi per il bene comune. Il più pericoloso nemico è dentro ognuno di noi: quelli fuori ne sono solo il riflesso. La vita è preziosa e il tempo scarso, per cui non va sprecato in deprecabili diatribe personali. Un mondo nuovo nasce da una rivoluzione interiore!

11.2.15

IL CONDIZIONAMENTO SOCIALE





 

L’87 per cento  delle persone non sono in grado di trarre deduzioni logiche dalle informazioni ricevute;

 il 64 per cento degli individui non sono in grado di valutare criticamente, esprimere opinioni proprie e di agire al di fuori del coro;

 lo 0,5 per cento della popolazione mondiale è costituito da psicopatici al governo di multinazionali e governi;

 il 5,65% degli individui presenta patologie mentali gravi (disturbi di condotta antisociale -non psicopatici-, narcisismo, eccetera);

 il 14 per cento totale (stima per difetto) è attualmente la cifra di diffusione delle cosiddette "malattie mentali" nella popolazione del pianeta Terra;

il 5 per cento è il numero minimo di soggetti necessari all'orientamento delle opinioni della popolazione generale.

10.2.15

ITALIA: LA TORTURA NON E' REATO, MA LE LIBERE IDEE SI


di Gianni Lannes

Come mai nel belpaese la tortura non è un reato, mentre la libertà d'espressione è ostacolata dall'articolo 595 del codice penale, di fascista memoria (codice Rocco)? Forse, non a caso a proposito di civiltà, siamo il fanalino di coda a livello mondiale.

5.2.15

ITALIA: ALTRI 85 ANNI PER BONIFICARE L'AMIANTO

di Gianni Lannes


"Per completare la dismissione dell'amianto presente in Italia, ben 32 milioni di tonnellate, serviranno ancora 85 anni". E' la previsione degli esperti riuniti qualche giorno fa a Bari, in occasione della terza "Consensus Conference Nazionale" per il controllo del mesotelioma maligno della pleura. Uno dei tumori innescato dal killer silenzioso: la malattia provoca in media 1.500 vittime l'anno. Nel 2014 in Italia sono state stimate ufficialmente 1.800 nuove diagnosi di mesotelioma. Nonostante la messa al bando sulla carta con legge 257 del 1992, i rischi per chi ne viene a contatto restano elevati, visto che la latenza della patologia tumorale può andare da 20 a 45 anni. In gran parte dei casi, poi, il tumore è identificato quando è già in fase avanzata, tanto che i tassi di sopravvivenza a tre anni sono limitati soltanto all'8 per cento dei pazienti. Secondo i dati del ministero della salute (fonte Inail) Broni in provincia di Pavia è il Comune con la più alta incidenza di casi di mesoteliomi in proporzione alla popolazione. Il pericolo incombe ovunque, nelle zxone industriali cone nei centri urbani. Non c'è da sperare granché, poiché l'intera penisola è interessata dal fenomeno. La messa in sicurezza delle aree inquinate nello Stivale è ancora in alto mare. Peggio: nel 2012 l'Italia nonostante il divieto nazionale, ha importato dall'India ben 1.040 tonnellate di amianto impiegato nella produzione di manufatti. Che dire? Basta una sniffata di fibre d'amianto, e addio alla vita.

IL GASDOTTO TAP SVENTRERA' IL SALENTO

di Gianni Lannes


Addio bellezze naturali e tesori archeologici. Nell'Italietta della banane - priva di una classe dirigente indipendente e all'altezza dei tempi - vince ancora una volta il profitto angloamericano. L'esecutivo renziano, infatti, si accinge a lasciar stuprare da multinaizonali straniere (BP, Socar, Stratoil) le coste pugliesi. Il gasdotto Tap, purtroppo, si farà in barba al buon senso e alle normative di protezione ambientale. La decisione sarà ufficializzata in aprile dal governo eterodiretto, e non eletto piazzato da Napolitano a palazzo Chigi, al fine di garantire gli interessi esteri nel belpaese. "Noi siamo pronti a rispettare chi dice no, ma chi dice no non può dire stop" ha pontificato il democristiano Matteo Renzi.