3.2.24

UN SUPERMERCATO CONAD SU UN TEMPIO ROMANO!

  

foto Silvia Camporesi

foto Silvia Camporesi
 

di Gianni Lannes

Nel Belpaese ancora cemento armato e asfalto: solo per far soldi. Accade a Sarsina, in provincia di Forlì– Cesena, luogo dell’entroterra romagnolo che ha dato i natali 2274 anni fa, al famoso commediografo Tito Maccio Plauto. Qui sono stati rinvenuti i resti di un imponente edificio pubblico di epoca romana, durante gli scavi per la realizzazione di un supermercato Conad e di un centro sportivo. Insomma, nello Stivale al peggio non c'è mai fine.

foto Silvia Camporesi

 

L’edificio parzialmente riportato in luce e di cui si distinguono murature in alzato rivestite in lastre di marmo, blocchi di arenaria squadrati e altre strutture minori probabilmente successive al fabbricato principale, è il Capitolium, il principale tempio romano, dedicato alla Triade Capitolina (Giove, Giunone e Minerva) e costruito unicamente nelle città che avevano acquisito lo status di colonia romana.

foto Silvia Camporesi

 

Le rovine si affacciano direttamente sui resti in parte visibili dell’antico Forum della città di Sarsina, a confermare quindi la sua vocazione di edificio di culto. 

 

foto Silvia Camporesi


Poiché viviamo in una terra fortunata, carica di storia e di meraviglie del passato, cosa accade? Si seppellisce la preziosa scoperta e si costruisce sopra come se niente fosse, magari  sperperando anche denaro pubblico. Ecco l’ennesima vicenda di degrado affaristico e disprezzo verso i beni culturali indiponibili. Questo Capitolium dell’antica Roma, non solo è un reperto straordinario, ma consente di definire meglio la storia di questo territorio, che ebbe un ruolo non marginale nergli eventi storici. L’importanza del rinvenimento non ha uguali in tutta l’Italia settentrionale. Eppure l’importanza significativa della scoperta è stata tenuta finora nascosta, l’amministrazione comunale e Conad (l’azienda assegnataria del supermercato che si intende costruire in quel terreno) non hanno fatto sapere nulla. Anzi, c’è di peggio: le notizie che sono filtrate alla stampa appaiono fuorvianti e tese a minimizzare entità e qualità del rinvenimento. 

foto Silvia Camporesi

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Ha sottolineato l'ex senatore Sauro Turroni (Europa Verde): “L’importanza del ritrovamento è molto grande, quello che stupisce è che non se ne sia affatto parlato. Una cosa del genere doveva essere nota a tutti e all’attenzione di tutti perché è il più importante rinvenimento che c’è stato da queste parti nell’ultimo periodo”. La Capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella, il 2 agosto 2023 ha presentato un’interpellanza al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, affermando che “l’importanza di tale ritrovamento non ha eguali in tutta l’Italia settentrionale; purtroppo la portata dell’evento è stata tenuta finora nascosta, visto che l’amministrazione comunale e Conad non solo non hanno fatto sapere nulla, ma le notizie fatte filtrare alla stampa sono fuorvianti e tese a minimizzare entità e qualità di ciò che sta emergendo, con l’intento di nascondere la reale portata dei ritrovamenti” e chiedendo, inoltre, “se il Ministro non ritenga del tutto fuori luogo le informazioni volte a minimizzare, se non a nascondere, quanto sta emergendo dagli scavi”, “se risulti a conoscenza del motivo per il quale le attività di scavo paiono essersi concentrate e limitate ad un’area più ridotta possibile”, “se non ritenga l’intervento di edificazione di un supermercato alimentare Conad, unitamente ad una palestra, incompatibile con il sito archeologico individuato”, infine, “se non ritenga che il ritrovamento del Capitolium sarsinate possa costituire, attraverso un accurato progetto di valorizzazione, l’occasione di rilancio della Sarsina romana e umbra e del suo pregevolissimo museo nazionale”. A tutt'oggi, dopo ben 6 mesi, il ministro del governino Meloni, tace.

 


 

Il 23 agosto scorso si è affacciato sulla scena anche il chiacchierato Sottosegretario di Stato alla Cultura. Un lancio ministeriale così recita: “ Vittorio Sgarbi prende posizione sul ritrovamento dei resti di un teatro romano a Sarsina, nella provincia di Forlì-Cesena, rinvenuti nel corso dei lavori di scavo in un’area destinata alla realizzazione di un palazzetto dello sport e di un centro commerciale: L’interesse evidente del Tempio Romano ritrovato a Sarsina, registrato con grande attenzione dalla stampa internazionale e con il compiacimento dello stesso Ministro della Cultura - osserva il Sottosegretario - impone una riflessione sopra il concetto equivoco di “rigenerazione urbana”, per l’evidente antinomia culturale fra il valore di una testimonianza archeologica nella città di Plauto e in un’area scolastica che indica, in ogni caso, l’obbiettivo della conoscenza come primario. Scuole e palestre sono, sul piano culturale ed educativo, subordinate a un sito archeologico, e la Soprintendenza conosce bene la gerarchia fra un’area di scavo e di conoscenza e “un Palazzetto dello Sport al servizio della Scuola Media. È da valutare se “servizio essenziale” sia il Palazzetto dello Sport, ovunque realizzabile, o un Capitolium con il podio rivestito in lastre di marmo che documenta la storia dell’uomo, che si studia a scuola, dal IV secolo avanti Cristo al primo secolo. Occorre ripristinare la gerarchia dei valori della cultura». Poi dopo il roboante annuncio, del personaggio - che ha appena annunciato le sue dimissioni dalla carica istituzionali a seguito della bufera giudiziaria che l'ha investito - sulla scottante materia si perdono le tracce.

Purtroppo il progetto per la costruzione del complesso commerciale non è stato modificato: terminati gli scavi archeologici il tempio verrà ricoperto interamente dal cemento del supermercato, in cambio di una restituzione grafica tridimensionale. L'amministrazione comunale di Sarsina conferma la volontà di svilire e mortificare l’immenso patrimonio archeologico dell'Italia, spesso - come in questo caso - unico al mondo? 

 

foto Silvia Camporesi


A Sarsina gli amministratori municipali vanno avanti imperterriti. Sui giornali locali si legge: «Sì - conferma il vicesindaco Gianluca Suzzi -, sono stati trovati un po’ di reperti: un muro, quelli che dovrebbero essere i resti di una piscina romana. Sono reperti che in parte rimangono sotto l’adiacente parcheggio multipiano». D’altra parte tutto il sottosuolo di Sarsina, e senza neanche bisogno di scavare troppo, è ricco dei resti dell’antica Roma. Da due-tre mesi un gruppo di archeologi sta ripulendo e “spazzolando” i ritrovamenti per verificarne consistenza e importanza, ma intanto palasport e struttura commerciale, nella zona della ex palestra e di via Linea Gotica, sono fermi. Inizialmente la spesa prevedeva un investimento di 4.173.175 euro, finanziati per 3.423.175 euro dalla società del gruppo Conad che gestirà gli spazi commerciali, per 500.000 euro col contributo assegnato dalla Regione al Comune (già dal settembre 2015) per gli interventi riguardanti il palazzetto dello sport e il campo da gioco esterno, per 250.000 euro da amministrazione comunale (200.000 euro) e mediante sponsorizzazioni private (50.000 euro). Ma ora il costo dell’intervento è arrivato a 4.732.171 euro, finanziato per 3.797.942 euro dalla società del gruppo Conad, per 500.000 euro col contributo della Regione Emilia-Romagna, con 200.000 euro finanziati dall’amministrazione comunale tramite contributo diretto, con 50.000 euro di sponsorizzazione da privati, per 138.600 euro sempre dall’amministrazione attraverso accensione di mutuo, per 45.629 euro quale scomputo opere per costo di costruzione finanziato dall’amministrazione».

Il governatore Bonaccini che fa? Riceve il nuovo ambasciatore USA e se ne vanta in un comunicato stampa: “USA primo partner commerciale extra-UE: l’export delle imprese emiliano-romagnole ha raggiunto 10,4 miliardi di euro nel 2022 (+163% in dieci anni). Autoveicoli, farmaceutica, agroalimentare ed edilizia i settori in cui l’esportazione è più forte, ma cresce l’interesse per l’industria aerospaziale e per il contrasto ai cambiamenti climatici”. Sarsina? Non pervenuta.

Il Manifesto (2 febbraio 2024)

 

Infine, il 2 febbraio 2024, in un paginone sul quotidiano il Manifesto, è comparsa la seguente pubblicità:

I grandi gesti non vivono solo nelle favole... noi di Conad ci impegniamo a offrire un futuro migliore alle persone, all'ambiente e al territorio”. 

Dichiarazioni di facciata? Allora, perché Conad non rinuncia a perpetrare lo scempio? Questo ritrovamento può essere un modello per tornare a fare nostro il senso più profondo e nobile di termini quali tutela e valorizzazione, vere e proprie colonne portanti del nostro sistema culturale, da contrapporre a deleterie logiche commerciali, così da consegnare ai posteri un tassello importante della storia. Per iniziare a suonare un'altra musica, occorre un boicottaggio in grande stile.

 


Riferimenti:

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00210&ramo=C&leg=19

https://www.corriereromagna.it/archivio/sarsina-muro-e-resti-di-piscina-romani-negli-scavi-del-pala-plauto-LUCR418892

https://www.corriereromagna.it/archivio/sarsina-doppio-bando-per-finire-gli-scavi-nell-area-palasport-EDCR497627

https://www.beniculturali.it/comunicato/25125

https://www.rainews.it/articoli/2024/02/sgarbi-si-dimette-da-sottosegretario-con-effetto-immediato-3b30662b-5377-421d-a5c1-4ade67f36cff.html

https://www.conad.it/ricerca-negozi/conad-city-piazza-tito-maccio-plauto-23-47027-sarsina--001617

https://notizie.regione.emilia-romagna.it/comunicati/2024/febbraio/relazioni-internazionali-innovazione-crescita-sostenibile-e-buona-occupazione-qualita-della-vita-tra-emilia-romagna-e-stati-uniti-alleanza-sempre-piu-forte-fondata-su-valori-comuni-visita-ufficiale-in-regione-del-nuovo-ambasciatore-degli-stati-uniti-jack

Gianni Lannes, La montagna profanata, Edizioni Il Rosone, Foggia, 2015.



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