26.2.24

MAFIA DEL PONTE


 

di Gianni Lannes

La mafia è dentro lo Stato? Come dichiarato dal ministro pro tempore Matteo Salvini, si tratterà dell'opera «più green del mondo» poiché funzionalmente orientata a garantire l'erogazione di un servizio in armonia con ambiente e paesaggio? A chi giova realmente? Una certezza è sicura: la realizzazione del ponte sullo Stretto determinerà una grave compromissione dell'equilibrio ecologico dell'intera area, una minaccia per il ricco patrimonio di biodiversità esistente e un forte rischio dovuto alla pericolosità sismica dell'area. In base alla classificazione sismica - aggiornata al novembre 2020 - la Calabria meridionale (tutta l'area di Reggio Calabria) e la Sicilia Orientale (area messinese), sono ricomprese nella Zona sismica 1 (a maggiore pericolosità) e secondo la relazione «Lo Stretto Messina: criticità geologiche e tettoniche» dell'ottobre 2020 dell'Istituto di scienze marine - Ismar il sistema di spaccature profonde situate tra lo Stretto di Messina e l'Etna sta separando la Sicilia dal resto d'Italia, causando terremoti tra i più devastanti nella storia del Paese.

L'intera area dello stretto di Messina è sostanzialmente ricompresa in due importantissime ZPS (sul lato calabrese la ZPS della Costa Viola e su quello siciliano dalla ZPS dei Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antenna a Mare e area marina dello Stretto) e da un sistema di ben 11 ZSC, ai sensi della direttiva Habitat, che tutelano un ambiente unico, dove si evidenzia una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo e non è un caso che la Commissione europea abbia aperto la procedura d'infrazione 2003/4090, per le cui criticità la procedura di VIncA relativa al Progetto definitivo del 2010, avrebbe avuto esito negativo da parte del Ministero dell'ambiente.

Il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini avrebbe incontrato ben prima dell'approvazione del decreto relativo al pronte sullo Stretto e addirittura prima della stessa costituzione bel nuovo Governo, l'ex Ministro Lunardi, che nel secondo Governo Berlusconi promosse la gara vinta dal consorzio Eurolink, e il titolare dell'impresa Salini principale azionista dell'attuale Webild, il gruppo che raccoglie il 40 per cento della società «Stretto di Messina» spa. La procedura scelta dal Governo è stata quella di riaffidare proprio alla società in questione la realizzazione dell'opera anche al fine di sanare i contenziosi generati dalla fallimentare gestione e dalle avventurose decisioni del Governo nel 2005.

L'ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, avrebbe partecipato informalmente alle prime riunioni sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina, subito dopo l'insediamento dell'attuale Governo di Giorgia Meloni. L'ex ministro Lunardi avrebbe altresì suggerito, ancor prima della formazione del Governo, il nome di Pietro Ciucci per l'incarico di amministratore delegato della nuova «Stretto di Messina s.p.a.».

La conferma del ruolo di Lunardi nella riesumazione del progetto di realizzare il collegamento stradale e ferroviario tra Sicilia e Calabria sarebbe data dall'incontro tra Lunardi e il professor Alberto Prestininzi, coordinatore del comitato tecnico-scientifico per la costruzione del ponte sullo stretto, prima smentito dallo stesso Lunardi e successivamente confermato con la motivazione di un presunto «passaggio di testimone» con l'attuale Ministro.

E sono emersi significativi collegamenti tra l'ingegner Giovanni Mollica, ingegnere lobbista ed ex consulente del consorzio Eurolink, e Armando Siri, ex sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attuale consigliere del Ministro Salvini per le politiche economiche.

Le richieste di chiarimento ad Armando Siri sono rimaste senza risposta. Il ministro Salvini intende spiegare con la massima trasparenza quale ruolo effettivo abbia svolto l'ex ministro Lunardi rispetto alle vicende del Ponte sullo Stretto?

Quale è il collegamento tra l'ingegner Mollica e il consigliere Siri? Non è a dir poco singolare che un consigliere del ministro Salvini si rifiuti di dare spiegazioni alla stampa su questioni che riguardano la correttezza dello svolgimento del suo incarico?

Per quale motivo il portale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non sembra fornire informazioni adeguate ed aggiornate in merito ai consulenti e collaboratori del ministro Salvini?

Quali aggiornamenti di carattere tecnico sono stati apportati al progetto, tenendo conto che la sua elaborazione risale a ben 13 anni fa?

Lo stesso ministro Salvini ha annunciato che le risorse finanziarie per la realizzazione del Ponte di Messina, di cui non vi è traccia nella NADEF approvata dal Parlamento, verrebbero prese dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il ciclo di programmazione 2021-2027. La dotazione iniziale del FSC per il ciclo di programmazione 2021-2027, pari a complessivi 50.000 milioni di euro, è stata individuata dall'articolo 1, comma 177, della legge di bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178). Le risorse del FSC sono impiegate per obiettivi strategici relativi ad aree tematiche per la convergenza e la coesione economica, sociale e territoriale, sulla base delle missioni previste nel «Piano Sud 2030», dando priorità alle azioni e agli interventi previsti nel Piano, compresi quelli relativi al rafforzamento delle amministrazioni pubbliche, in coerenza con i contenuti dell'accordo di partenariato europeo per i fondi strutturali e di partenariato europeo del periodo di programmazione 2021-2027 e del PNRR. Nel Piano Sud 2030 – Sviluppo e Coesione per l'Italia al fine di incrementare e rendere più efficiente la dotazione infrastrutturale del Sud, promuovendo la realizzazione e il completamento di opere in ambito ferroviario, stradale, idrico e edilizio, concorrendo così a ridurre la distanza fra i territori del Paese, migliorare la mobilità interna tra le regioni del Mezzogiorno e sostenere nuove e già esistenti filiere logistiche è previsto un Piano Sud del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per oltre 33 miliardi.

Nello stesso Piano Sud del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non vi è traccia del Ponte sullo Stretto di Messina; non esiste allo stato attuale alcun progetto esecutivo dell'opera, mentre il 30 settembre 2023 il contraente generale Eurolink ha reso noto di aver consegnato alla società Stretto di Messina la documentazione relativa all'aggiornamento del progetto definitivo, che dovrebbe dimostrare la rispondenza alle eventuali prescrizioni dettate in sede di approvazione del progetto preliminare con particolare riferimento alla compatibilità ambientale e alla localizzazione dell'opera, oltre all'adeguamento alle nuove norme tecniche per le costruzioni ed alla normativa vigente in materia, verifiche ancora non rese note.

Il finanziamento del Ponte dello Stretto di Messina tramite il FSC determinerà l'utilizzo di fondi già impegnati per altri interventi e quali di questi verranno stralciati dal Piano Sud 2030 i cui interventi risultano prioritari per l'impiego delle risorse del FSC?

Il 16 marzo 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese, un decreto-legge per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e la Calabria. Il decreto riguarderebbe la riattivazione della società concessionaria dei lavori, Stretto di Messina S.p.a. con una dote finanziaria di 50 milioni di euro per il 2023 e il riavvio delle attività di progettazione dell'opera, nello specifico del progetto approvato nel 2012 a campata unica del General Contractor Eurolink, del valore a oggi stimato pari a 10 miliardi di euro. A seguito del mancato inizio lavori dovuto allo stop del Governo Monti, Eurolink avrebbe tuttora in corso un contenzioso nei confronti dello Stato per 700 milioni di euro, cui si sommano altri 325 milioni di euro di risarcimenti chiesti a sua volta dalla Società Stretto di Messina Spa.

Si tratta di un'opera che non ha una solida base di approfondimento tecnico e scientifico, come imporrebbe la necessità di realizzarla in piena sicurezza. Inoltre, la stima dei costi effettuata dal Governo, e pari a 13-15 miliardi, appare largamente approssimativa ed esposta al rischio di amplissime modifiche verso l'alto e senza certa copertura finanziaria. Peraltro la riesumata «Società Stretto di Messina», in deroga ad ogni regolamento e legge di merito, assegna indennità di oltre 240 mila euro per amministratori e dirigenti, assumendo, ad avviso degli interpellanti il profilo di un vero e proprio stipendificio.

La notizia, confermata dal Ministro Salvini, configura un atto grave di sudditanza ai gruppi imprenditoriali del vecchio consorzio impegnati in un contenzioso con lo Stato per il naufragio del vecchio appalto, del valore di 8 miliardi, causato proprio dal fatto che la vecchia società era sostanzialmente diventata una macchina mangia soldi che non riusciva ad arrivare ad un punto certo di conclusione e di indirizzo sulle scelte tecniche da adottare.

Lo Stato italiano e il Governo Meloni non possono essere esecutori dei giganteschi interessi privati che da un ventennio ruotano intorno ad un'opera pubblica dai contorni fumosi e mafiosi.

Quando e come si sono svolti i suddetti colloqui con i promotori imprenditoriali. Essi hanno riguardato scelte tecniche e aspetti finanziari codificati successivamente nel cosiddetto “decreto ponte sullo Stretto”?

Il Consorzio Eurolink il 30 settembre 2023 avrebbe consegnato alla SdM la relazione relativa all'aggiornamento del progetto definitivo del ponte, comprendente dettagliate modifiche e aggiornamenti progettuali, che saranno inseriti nel progetto esecutivo, in merito al quale l'amministratore delegato della società, Pietro Ciucci, ha parlato di «passaggio fondamentale nell'ambito del serrato cronoprogramma che consentirà di raggiungere l'obiettivo di aprire i cantieri nell'estate del 2024, in linea con le indicazioni ricevute dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

In che data la società concessionaria ha sottoscritto con il contraente generale un atto negoziale avente ad oggetto la predisposizione della relazione di adeguamento del progetto definitivo? La relazione consegnata dal Consorzio Eurolink il 30 settembre 2023 alla SdM attesta la rispondenza al progetto preliminare e le eventuali prescrizioni dettate in sede di approvazione dello stesso, con particolare riferimento alla compatibilità ambientale e alla localizzazione dell'opera e alle ulteriori prescrizioni da sviluppare nel progetto esecutivo?

Riferimenti:

Gianni Lannes, L'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023. 

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ponte





 

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