19.2.24

ULTIMA GENERAZIONE DI TERRESTRI?

 

foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Mutamenti climatici indotti dall'uomo: alluvioni, siccità, incendi e tornado, innalzamento dei mari, prosciugamento dei fiumi e dei laghi, scomparsa dei ghiacciai attestano che i padroni del mondo si adoperano come se fossimo l'ultima generazione che sopravvive su madre Terra, mentre quanti hanno il potere di fare qualcosa per impedire le catastrofi non fanno un bel nulla, se non varare leggi punitive contro i giovani che con le loro civili proteste tentano di aprire gli occhi all'umanità.

Non è tutto: c'è anche la crescita esponenziale della disuguaglianza globale, con il suo corollario di colonialismi, terrorismi, fondamentalismi e migrazioni di massa. Secondo il rapporto Oxfam del 2024, la ricchezza materiale dei cinque individui più ricchi del mondo è negli ultimi quattro anni più che raddoppiata, passando dai 405 miliardi del 2020 agli 869 miliardi di oggi, mentre il 60 per cento della popolazione mondiale risulta impoverita. Inoltre è aumentato il lavoro sfruttato ed è tornata alla ribalta la schiavitù, mentre le enormi rendite da capitale sono tassate assai meno dei poveri redditi da lavoro.

Dinanzi a questa deriva generale e all'irresponsabilità evidente delle classi di governo di tutto il mondo - eterodirette ed influenzate dal potere economico - occorre un risveglio della ragione e un nuovo rinascimento. Lee enunciazioni di principio che affollano il violentato diritto internaizonale non bastano. Bisogna attuare i principi solennemente conclamati.

Per prima cosa occorre mettere al bando tutte le armi, non solpo quelle nucleari, ma anche quelle convenzionali,  a garanzia della pace. E poi ci vuole un demanio planetario che sottragga alla mercificazione, al degrado, allo sfruttamento e alla dissipazione i beni comuni della Natura, come l'acqua, le foreste, i mari e gli oceani dalla cui tutela dipende la sopravvivenza del genere umano.

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