6.6.24

GUANTANAMO ITALIANA IN ALBANIA

Mediterraneo: cimitero di migranti - foto Gilan
  

di Gianni Lannes

Ecco la deportazione sicura di stampo meloniano degli “extraterrestri” che tentano di approdare nell'ex giardino d'Europa. La prima infamia istituzionale dopo il freno a mano per i soccorsi in mare (strage di Cutro docet)? Naufraghi marchiati preventivamente come “irregolari”. Ben due campi di concentramento apriranno il primo agosto prossimo in Albania per conto del governino tricolore. L'iniziativa non è originale, già Mussolini ne aveva realizzati più di una ventina nel secolo scorso per gli indesiderati dell'epoca. Lo ha promesso l'inquilina pro tempore di Palazzo Chigi nella terra delle aquile dove i clan mafiosi che lucrano sul traffico di esseri umani hanno plaudito all'iniziativa. Si tratta, rispettivamente, di un'area ubicata presso il porto di Shengjin e di una zona nell'entroterra, presso la località di Gjadër. Tutti gli esperti di regime hanno frettolosamente sorvolato sui rapporti tra esponenti dell'esecutivo del premier Edi Rama e della criminalità organizzata locale, la stessa che ha messo radici anche nel Belpaese. Questo esperimento - per ora - costerà agli ignari contribuenti italiani circa 1 miliardo di euro. L’accordo cinico con l’Albania nega il diritto costituzionale a chiedere asilo in Italia.

Ieri in Albania è andato in onda l'ennesimo spot elettorale di Giorgia Meloni sulla pelle dei migranti. La deportazione in Albania dei malcapitati che fuggono dalla guerra, dalla fame e dalla violenza, d'ora in poi viene effettuata e gestita dalle autorità italiane, in virtù della legge italiana numero 14 del 21 febbraio 2024 (“Ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023”), approvata dal Parlamento e promulgata dal capo dello Stato Sergio Mattarella.

“Vogliamo fare le cose per bene. Perché se funzionerà, e funzionerà, inaugureremo una fase completamente nuova nella gestione del problema migratorio. L'accordo potrebbe essere replicato in altri paesi e diventare parte di una soluzione strutturale”. Né Meloni né Rama hanno spiegato però cosa succederà a chi non ottiene l'asilo, ovvero come e da dove sarà rimpatriato. Al porto di Shengjin c'era anche il deputato Riccardo Magi, segretario di *Europa. La sua protesta pacifica è stata ricambiata con violenti strattonamenti delle forze dell'ordine. “Se accade questo a un parlamentare, davanti alle telecamere, potete immaginare cosa accadrà ai poveri cristi che saranno chiusi là dentro” ha commentato Magi.

Dal 15 settembre prossimo una nave privata noleggiata dal Viminale a spese degli inconsapevoli italiani, fungerà da hotspot fluttuante. Nello Stivale il peggio del neocolonialismo (oggi riciclato) avrà mai fine? Per il momento Meloni con simili provvedimenti inumani e disumani trascina indietro l'Italia al secolo scorso.


Riferimenti:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/02/22/24G00028/SG

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=migranti 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/05/indesiderati-il-razzismo-dellunione.html?showComment=1716287537375#c3388733942919417127 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=salvini 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=campi+di+concentramento 

Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.