27.2.20

ITALIA: ARIA PIU' INQUINATA D'EUROPA E MIGLIAIA DI MORTI OGNI ANNO



di Gianni Lannes

Ecatombe invisibile: morire per l’aria che si respira a causa dell'inquinamento industriale e militare straniero. Il Covid-19 è un'influenza aggressiva ma non la peste bubbonica. Il dramma più grande: lo Stato italiano calpesta quotidianamente il diritto dei bambini a vivere in un ambiente non inquinato. Ogni giorno in Italia tante persone, piccole e grandi se ne vanno all'altro mondo a causa di ben altre malattie (inclusa la malasanità), per contrastare le quali il governo tricolore non fa nulla di niente, anzi spesso incoraggia il peggio come nel caso dell'Arcelor Mittal a Taranto. Allora, a rigor di logica, mediante uno dei tanti coronavirus è in atto una distrazione di massa almeno su scala intercontinentale. A chi giova?


Diamo i numeri ufficiali. Il belpaese almeno dal 2016 è al primo posto per morti da inquinamento dell'aria nel vecchio continente, e all'undicesimo nel mondo, con la perdita precoce di migliaia di persone in un solo anno. Tant'è che la stessa Agenzia europea per l’ambiente ha stimato che in Italia le morti premature da esposizione a lungo termine a polveri sottili (Pm10 e Pm2.5), biossido di azoto (No2) e ozono (O3) superino quota 80 mila. 

 


Recentemente a rilanciare l’allarme sullo stato dell’aria nel nostro Paese è stato l’International Council on Clean Transportation (Icct). Per l’Icct, che ha analizzato 184 Paesi nel mondo, l’Italia si trova al nono posto per i decessi causati da gas e polveri sottili.

Dati e riscontri provengono anche dal rapporto internazionale sugli effetti di inquinamento e clima sulla salute umana pubblicato dalla rivista scientifica The Lancet. Le stime peraltro sono anche al ribasso. Le morti precoci per particolato sono almeno 58.600, secondo l’Air Quality Report 2019 dell’European Environment Agency (EEA). L’aria che respiriamo è autentico veleno e ci vede ancora primi, nel triste podio della classifica per morti precoci da biossido di azoto (14.600) e secondi, dopo la Germania, per quelli causati dall’eccesso di particolato e ozono (3mila).
Le politiche italiane contro l'inquinamento dell'aria sono ancora inefficaci e ci costano care, in ogni senso, a partire dalla perdita precoce di vite umane, nonché di patologie invalidanti. La gravissima situazione del belpaese, soffocato dall’inquinamento, è sotto gli occhi di tutti, ma nessuna autorità italidiota ha ancora mosso concretamente un dito. Le immagini dell’ESA lo rammentano a tutti gli increduli nonché ai negazionisti ad oltranza: la Pianura Padana è tra le aree più inquinate d’Europa. Tanto che la Commissione Europea che ci ha deferito alla Corte di Giustizia. Sia per il superamento del PM10, che del biossido di azoto.



L’inquinamento uccide 600 mila bambini l’anno. Il rapporto è stato stilato dall’Organizzazione mondiale per la sanità. L'OMS stima che nel 2016, 600 mila bambini siano morti per infezioni acute delle basse vie respiratorie causate da aria inquinata e inoltre che i bambini esposti ad alti livelli di inquinamento atmosferico possono essere maggiormente a rischio nella loro vita di malattie croniche come le malattie cardiovascolari. L’OMS stima che ogni anno circa 8 milioni di decessi siano attribuibili all’inquinamento atmosferico.



Quanto all'Italia è in pericolo non certo per il coronavirus ultimo modello, ma perché vanta un cancro mafioso all'interno delle istituzioni telecomandate dall'estero. L'esecutivo tricolore è vergognosamente latitante su tutti i veri problemi che toccano da vicino italiane ed italiani. Non è un caso se nello Stivale, giornali e radiotelevisioni fanno a gara per nascondere la verità ed occultare la realtà all'opinione pubblica.

Riferimenti: