24.3.24

FOSSE ARDEATINE: STRAGE NAZIFASCISTA

 


di Gianni Lannes

335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti, antifascisti, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe nazifasciste come rappresaglia per l'attentato partigiano di via Rasella. Ancora una volta Meloni e La Russa omettono la responsabilità fascista dell'eccidio: il questore Caruso fu condannato a morte per aver approntato la lista di 50 persone da assassinare alle Ardeatine. Anche nel resto d'Italia furono ammazzati civili e militari italiani, con l'ausilio fattivo dei fascisti. In nessun caso c'è mai stata giustizia e non è stato registrato un solo fascista pentito. Insomma, Meloni fa rima con omissioni.

Non è tutto. C'è pure una fuga di Stato tricolore. A Roma il 15 agosto 1977 c'era caldo mentre il nazista Herbert Kappler condannato all'ergastolo fuggiva dall'ospedale militare del Celio, per raggiungere la Germania. Proprio il giorno prima tutti i militari di leva erano stati mandati in licenza straordinaria, per non avere scomodi testimoni oculari tra i piedi. L'indicibile operazione era stata affidata all’Anello, il servizio di informazioni segretissimo che si occupava degli affari sporchi della Repubblica. L’ex colonnello delle SS stava scontando la sua condanna all’ergastolo per aver mandato al massacro civili innocenti, trucidati alle Fosse ardeatine dalla spietatezza dei nazifascisti.

Riferimenti:

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

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