3.11.23

BAMBINI E ADOLESCENTI A PERDERE!

 


di Gianni Lannes

Salute e vite a perdere di chi si è appena affacciato alla vita. I numeri del cancro - approssimati per difetto - che attanaglia infanzia e adolescenza. Ogni anno in Italia i tumori colpiscono circa 2.500 tra bambini e adolescenti. In particolare, sono 1.700 i bambini che si ammalano entro i 14 anni di età e 800 quanti si ammalano entro i 19 anni, di cui circa 450 non sopravvivono. Perché il governo Meloni non arresta l'inquinamento bellico e industriale e non procede al risanamento della martoriata Italia?

Ad oggi la ricerca è finanziata essenzialmente da associazioni private, spesso costituite da genitori che hanno perso i propri figli a causa di questa malattia. Invero, le case farmaceutiche non vi investono, in quanto la ricerca in ambito di tumori pediatrici non ha incentivanti profitti.

L'11 gennaio 2018 è stata approvata dal Parlamento italiano la legge n. 3 del 2018, che apporterebbe notevoli benefici alla ricerca sui tumori pediatrici, ma tuttora non sono stati emanati i decreti attuativi.

Essa prevede una semplificazione della burocrazia e dunque un significativo risparmio di costi per tutti quei trattamenti che hanno una scarsa probabilità di avere effetti negativi sulla salute del paziente.

Il secondo beneficio che la legge apporterebbe è quello in ordine all'accelerazione della ricerca e l'immissione di nuovi farmaci nel circuito terapeutico, in quanto prevede l'assegnazione ad un unico comitato di bioetica nazionale, espressamente dedicato alle malattie dell'età pediatrica, il potere di autorizzare gli studi senza attendere i comitati locali. Ciò comporterebbe, a differenza di ciò che avviene ora, che una determinata sperimentazione possa partire nello stesso momento in tutti i centri di ricerca interessati, garantendo così che non vi siano ritardi e disparità per i pazienti in ordine al beneficio della sperimentazione.

Il terzo beneficio nominale che la legge comporterebbe è quello in ordine al coinvolgimento delle associazioni, dei pazienti e delle famiglie nel percorso terapeutico, al fine di individuare di concerto le cure più idonee al caso concreto, visto che non vi è la certezza assoluta della guarigione.

Sono trascorsi ben 5 anni dall'emanazione della legge numero 3 del 2018, e risulta che diversi decreti non siano stati emanati, e ciò ha comportato il blocco della legge in ordine ai temi della ricerca e della sperimentazione.

Perché il governo Meloni non ritiene doveroso e urgente procedere all'emanazione dei decreti attuativi della suddetta legge numero 3 del 2018, in particolare quelli relativi alla riorganizzazione nazionale delle sperimentazioni cliniche? 

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=cancro

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