4.11.23

APUANE: DISCARICA A CIELO APERTO!

 

foto Gilan


di Gianni Lannes

Benvenuti in un'area in cui la mortalità risulta in eccesso per i tumori del sistema linfo-ematopoietico e per i linfomi non-Hodgkin e in cui le leucemie colpiscono molti giovani, soprattutto nella fascia compresa tra i 20 e i 29 anni e sono oltre la media i dati dei bambini nati con malformazioni congenite. Una classico tricolore: la zona industriale apuana è stata sede di industrie chimiche che, nel corso di almeno mezzo secolo, hanno rilasciato nell'ambiente una molteplicità di sostanze inquinanti ad azione cancerogena, mutagena, teratogena e comunque nociva.

Dei 116 ettari del sito di interesse nazionale (SIN) e regionale (SIR) apuano risulta bonificato dopo quasi 30 anni dalla individuazione nazionale e governativa, ad oggi, soltanto il 10 per cento dei terreni e il 3 per cento della falda: in particolare l'ultimo studio per la caratterizzazione della falda, condotto a Massa-Carrara dalla Sogesid S.p.A., società in house del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e soggetto incaricato delle bonifiche, ha evidenziato che nel corso di due campagne di indagine è stato registrato il superamento dei livelli massimi consentiti di 35 sostanze contaminanti appartenenti a 11 diversi gruppi chimici.

Più nello specifico, nell'area SIN denominata ex Ferroleghe di Massa-Carrara sussiste un pesante inquinamento dovuto ad uno stabilimento che produceva ferrocromo e nell'area giacciono due vasconi con fanghi contenenti cromo e cromo esavalente, altamente cancerogeno; i vasconi si estendono per una superficie di 7.200 metri quadrati, con una profondità di circa 2 metri, per 14.400 metri cubi di sedimento stimati. Al di sopra dei vasconi è presente un cumulo di depositi costituito da scarti di lavorazione con blocchi di marmo e granito, pezzame lapideo e terre sabbiose, fanghi solidificati della segagione del marmo (marmettola), materiale lapideo da demolizione, legno e vegetali: il cumulo presenta una superficie di 12.000 metri quadrati per un'altezza di circa 18 metri, complessivamente sono stati stimati circa 113.800 metri cubi di materiale per un totale di 227.600 tonnellate.

Nel sito persiste dunque un gravissimo inquinamento da cromo esavalente e le iniziative volte a bonificare l'area risultano ferme per la mancanza delle risorse finanziarie necessarie per l'intervento (meno di 8 milioni, precisamente 7.682.896 milioni di euro).

Nella zona abitata del Murlungo, situata a valle del SIN ex Ferroleghe, è stata registrata una contaminazione della falda da cromo esavalente a partire dal 1990, come dimostrato dagli accertamenti condotti all'epoca dall'Unità sanitaria locale n. 2 di Massa-Carrara, il che dimostra il grave pericolo per l'ambiente e per la salute derivante dalla presenza di tali materiali nocivi nell'area e nella loro capacità di pregiudicare direttamente la popolazione.

La sesta edizione dello studio epidemiologico nazionale “Sentieri”, infatti, coordinato dall'Istituto superiore di sanità e presentato a Roma il 23 febbraio 2023, conferma che la provincia di Massa-Carrara risulta una delle province con il più alto livello di tumori e patologie spesso riconducibili all'inquinamento chimico residuale del territorio.

Alla luce della gravissima situazione di degrado ambientale, interventi di bonifica tempestivi ed efficaci rappresentano una priorità non più procrastinabile, sia per garantire la tutela dell'ambiente di cui all'articolo 9 della Carta costituzionale, sia per preservare il fondamentale diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione, che non può in nessun caso considerarsi recessivo rispetto all'argomento delle risorse finanziarie o risultare pregiudicato da ritardi e inadempienze.

Quali iniziative Giorgia Meloni in qualità di inquilina di Palazzo Chigi intende adottare e in quali tempi per provvedere ad attuare gli interventi di risanamento ambientale dell'area SIN ex Ferroleghe di Massa-Carrara, nonché quali iniziative vuole adottare per tutelare l'ambiente e la salute pubblica?


1 commento:

  1. Buongiorno Gianni Lannes, abito a Pisa e ho parenti a Massa. Credo che non sappiano niente di quanto al suo importante articolo. Voglio ringraziarla per l'imegno e serieta' con cui porta avanti la sua professione, CON CORAGGIO, nell'interesse di tutti. Grazie e BUON LAVORO oltre che un BUON TUTTO. Claudio IPPINDO

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