24.8.23

SORELLE D'ITALIA!

 

Rodi Garganico - foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Se non sono gli incendi dolosi a far tabula rasa dell'ambiente nella montagna del Sole, allora incombono gli onorevoli ad invocare il peggio pur di violentare la sacralità dei luoghi. Accade ancora e sempre nel Belpaese. In nome del degradante motto berlusconiano: “Più cemento armato e più asfalto in riva al mare”. Dopo 90 anni piomba dal nulla la senatrice di “Fratelli d'Italia”, tale Fallucchi Annamaria (imprenditrice) e chiede con una raccolta firme a San Menaio l'eliminazione delle storiche Ferrovie del Gargano, nel tratto da Rodi a Calenella.




È la conferma che non piacciono proprio a chi vive il territorio e a chi ne usufruisce per le proprie vacanze”: ha sbottato la foggiana Fallucchi, che con il Gargano, però, non ha nulla da spartire.

Gli speculatori del mattone autoctoni e stranieri, da almeno un trentennio pretendono lo smantellamento del tratto terminale di queste ferrovie, col banale pretesto della vivibilità. Il silenzioso elettrico reca disturbo? In loco c'è gente che ha edificato abusivamente e impunemente a ridosso dei binari. Così mentre nel resto del mondo evoluto, il treno è un autentico simbolo ecologico, nella Daunia si preferisce puntare ancora sull'anacronistico traffico automobilistico, eliminando i binari (ammodernati) realizzati nel passato che viaggiano nel futuro.


Riferimenti:

https://www.foggiatoday.it/attualita/eliminazione-ferrovia-rodi-garganico-calenella-raccolta-firme-fallucchi.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/12/la-terra-dellangelo.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2013/06/il-paradiso-perduto.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=capitanata

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=rodi

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Daunia

Gianni Lannes, La montagna profanata, Edizioni del Rosone, Foggia, 2015.


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