BIOGRAFIA

30.6.22

GIOVANI CAVIE!

 

 

di Gianni Lannes

Pena di morte o morte  per pena?

Sfruttati, derisi, oppressi, ignorati, insultati, frustrati, mascherati, tamponati, abbindolati, illusi, presi in giro, usati, imprigionati, scaricati. Usati come manodopera schiava, perfino sperimentati come cavie vaccinali anticovid.

Parcheggiati in studi che non offrono un futuro. Tenuti alla larga da qualsiasi luogo vitale.

Derisi se non finiscono di studiare in tempo. Turlupinati se costretti a vivere ancora coi genitori.
Derisi se non possono permettersi diplomi all'estero. Presi in giro con promesse di lavoro inesistenti o supersfruttate.

Frustrati ogni giorno nel loro desiderio di autonomia. Insultati e bastonati a morte se provano a cambiare le cose o semplicemente a protestare.

Sottomessi a crassi parassiti che continuano a comandare in tutti i settori anche a 80 anni suonati.

Costretti all'emigrazione come i bisnonni, ma senza valigie spaghettate di cartone. Mantenuti ai margini di qualsiasi processo decisionale. Lobotomizzati dai telefonini di ultima generazione. Insomma, condannati alla morte per pena.

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=gioventu%27

28.6.22

"VACCINI" ANTICOVID: LETALI!

 


di Gianni Lannes

I sieri sperimentali anticovid spacciati per miracolosi vaccini hanno provocato la morte in un breve lasso di tempo di oltre 45 mila persone, soltanto nell'unione europea. Senza contare quasi 2 milioni di persone danneggiate da reazioni avverse nel breve e medio periodo. Cosa dire sugli effetti collaterali nel lungo periodo?

27.6.22

27 GIUGNO 1980: STRAGE IMPUNITA!

 


 

 di Gianni Lannes

A distanza di 42 anni l'eccidio di 81 civili sul volo dell'Itavia da Bologna a Palermo (consentito, coperto, depistato e insabbiato dalle autorita' tricolore), seguito dall'assassinio di numerosi testimoni scomodi, rimane impunito. Perche' quel segreto internazionale e ' ancora indicibile? Forse l'Italia, eterodiretta da politicanti nullafacenti telecomandati dall'estero, non merita la verita', poiche' gli italiani (e tanti covidioti) non sono in grado di comprenderla. 

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ustica


 


23.6.22

PARGOLI DI LUCE!

 

Lino delle fate - foto Gilan

Giorni e notti di parole sterili, aride e vuote/

All'orizzonte s'accende soltanto la luce accesa dei bambini gioiosi e sorridenti/

Che rischiara il buio rancoroso degli adulti miopi e non vedenti!

Gilan

17.6.22

POVERI INVISIBILI!

  

foto Gilan

di Gianni Lannes

C'era una volta il Belpaese del boom. Indigenti, nonostante i roboanti proclami dei politicanti parassiti. In Italia i poveri sono invisibili, anche se l'Istat annualmente li segnala in aumento, a dispetto di governi tecnocratici e fallimentari.1,9 milioni di famiglie in Italia sopravvivono nella poverta' economica assoluta, che non consente nemmeno di sfamare a sufficienza i propri figli.

A livello individuale si tratta di ben 5,6 milioni di persone, una massa sottostimata, di cui fanno parte integrante anche i bambini, ben 1 milione e 382 mila.

Ai poveri assoluti l'Istat aggiunge i “poveri relativi”: nel 2021 sono aumentati di 300 mila nuclei familiari: dai 2,6 milioni del 2020 ai 2,9 dello scorso anno.

A livello geografico, il Mezzogiorno d'Italia, nonostante le innumerevoli risorse umane, naturali e storiche, si conferma l'area economica piu' povera dello Stivale. Nell'arco di un anno la situazione e' addirittura peggiorata e la percentuale di famiglie che nel Meridione si trovano condannate senz'appello alla poverta' assoluta ha raggiunto il 10 per cento, contro il 9,4 per cento del 2020, che tradotto in individui significa 2 milioni e 455 mila persone in enorme difficolta'. In barba alla Costituzione repubblicana e al lusso - garantito dal denaro pubblico degli onorevoli tricolore - sono aumentate anche le famiglie povere assolute che sopravvivono nel centro Italia: 5,4 per cento nel 2020, lievitate al 5,6 per cento nel 2021.

ABRUZZO: STRAGE DI ALBERI!

 

 

“Querce, ginepri, salici, pioppi: decine e decine di alberi anche di grandi dimensioni sono stati tagliati, per giunta in pieno periodo riproduttivo, nella riserva naturale regionale Sorgenti del Pescara a Popoli”.

Per le associazioni è un incredibile scempio realizzato letteralmente nel cuore di una delle prime aree protette della Regione. La denuncia arriva dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste Stazione Ornitologica Abruzzese, Lega Italiana Protezione Uccelli e Salviamo l’Orso.

Nelle riserve regionali stanno accadendo fatti sempre più gravi – pensiamo al Borsacchio, alla Marina di Vasto – ma questo supera ogni immaginazione. L’ufficio parchi della Regione Abruzzo deve intervenire duramente, un patrimonio unico non può essere trattato in questo modo” così le associazioni Salviamo l’Orso, Lega Italiana Protezione Uccelli e Stazione Ornitologica Abruzzese sulle inequivocabili immagini raccolte durante un sopralluogo avvenuto venerdì scorso 10 giugno.


Riferimenti:

https://www.rete8.it/cronaca/sorgenti-del-pescara-scempio-nella-riserva-naturale/

https://www.youtube.com/watch?time_continue=21&v=L9_zDSSIZfk&feature=emb_logo 

16.6.22

USTICA E BOLOGNA: DUE STRAGI COLLEGATE E SENZA COLPEVOLI!

 


  

di Gianni Lannes

Giuseppe Diodato aveva appena 10 mesi di vita, quando la sua esistenza fu spezzata dalla cosiddetta "strage di Ustica", esattamente il 27 giugno 1980. Angela Fresu, a Bologna, portava 3 innocenti primavere, quando perse la vita e la mamma Maria venne dissolta dall'esplosione di due bombe alla stazione ferroviaria. 


 


Stragi di guerra contro civili inermi in tempo di pace. Nel segno del doppio datato 1980, quando la Repubblica italiana - sempre piu' eterodiretta e telecomandata dagli United States of America - inizio' a disintegrarsi vertiginosamente. Due stragi di Stato intrecciate: Ustica: messaggio non recepito; Bologna: messaggio recepito con l'immediato depistaggio statale e insabbiamento rituale. Chi tocca questi fili intrecciati muore, mentre scorrono fiumane di retorica all'italiana e prorompe sulla scena il solito inascoltabile polpettone quirinalizio.




L'ALBERO SPEZZATO!

 

foto Gilan

 

di Gianni Lannes

C'era una volta a Bussi sul Tirino in Abruzzo, un piccolo albero appena piantato dai pargoli della scuola elementare in un bel mattino. Il suo nome era Orniello ed era molto, tanto bello. E c'era pure un bambino che di lui si occupava da quando era sveglio e con l'acqua dissetava il suo esile fuscello, attingendo la linfa vitale da un vicino ruscello. Ma un giorno qualcuno di nascosto assai cretino o forse stupidino strappo' dalle radici quell'alberino, proprio a Bussi sul Tirino. E cosi' lacrime spuntarono sul viso a quel bambino per l'amico perso all'improvviso. Ma a chi interessa una storia col piccolo protagonista senza voce, appena spuntato alla vita e ucciso senza preavviso, infine strappato dalla madre terra, spezzato e messo in croce. Il minuscolo Orniello d'Abruzzo in un angolino d'un giardino publico se ne stava prodigiosamente appartato e quieto, fino a quando non l'hanno sradicato e quindi ammazzato, azione criminale di qualche locale bulletto a dir poco mentecatto. Perche' seminare morte e distruzione, quando invece si puo' vivere in armonia con ogni essere vivente? La vile stupidita' ha una ragione plausibile, se non la gretta disumanita'? Purtroppo la violenza gratuita conto tutto cio' che e' indifeso sembra avere la meglio nella stagione del disamore. Infine, gli addetti di un ditta consorziata con il Comune (Maiellando), per rasare l'erba ha tagliato  pure tutti gli alberelli piantumati dai pargoli. Comunque, mai dimenticare o ignorare: gli alberi sono la moneta ecologica dei bambini.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2012/08/alberi-moneta-ecologica-dei-bambini.html

foto Gilan

14.6.22

STRAGI NAZISTE: 30 MILA ITALIANI TRUCIDATI ANCHE DA DRAGHI & MATTARELLA!

 

 

di Gianni Lannes

Ben 30 mila italiani, anche bambini, trucidati due volte, grazie al decreto legge 30 aprile 2022, numero 36, precisamente l'articolo 43, inserito a forza nel piano di ripresa e resilienza, dopo l'ennesimo diktat del governo tedesco. Il provvedimento porta la firma del telecomandato governo Draghi nonche' di Mattarella. Senza contare il milione di deportati dall'Italia in Germania, di cui 650 mila militari italiani che non aderirono al nazifascismo. Dopo l'armadio della vergogna tricolore, ecco la norma emanata dal Quirinale, che salva i criminali tedeschi che hanno commesso in Italia crimini contro l'umanita'.

Di recente proprio l'esecutivo tedesco, contando sulla proverbiale inerzia all'italiana e sull'appoggio delle autorita' governative italidiote (non quelle giudiziarie) ha proposto una nuova causa dinanzi alla Corte Internazionale dell'Aja, il 29 aprile 2022, pur di non risarcire le vittime del Terzo Reich e i loro eredi, dopo alcuni pignoramenti (incluso il Goethe Institute in Italia). Esattamente il giorno dopo, proprio il governicchio Draghi (mai passato dalle urne elettorali) ha immediatamente inserito una norma assurda dentro un decretino legge relativo a tutt'altro, con cui ha istituito un cosiddetto “fondo ristoro”, finanziato con appena 55 milioni di euro, una somma irrisoria a paragone con l'immensita' di questo credito. Insomma, denaro non sufficiente a risarcire neppure tutte le vittime della strage delle Fosse Ardeatine. Per non parlare di tutte le altri stragi perpetrate dai militari tedeschi in Italia; mettendo oltretutto un termine brevissimo e gia' scaduto, per intentare causa, addirittura piu' breve perfino della conversione legislativa (60 giorni), comunque gia' scaduto. In ogni caso, comporterebbe l'eventuale erogazione di una miseria economica di qualche centinaio di euro a vittima. Che cosa rimane di un diritto, se non può essere fatto valere davanti a un giudice?

Mattarella, Draghi e tutto il cucuzzaro sgovernativo per conto terzi (ossia straniero), sono andati addirittura contro una sentenza della Corte costituzionale, la numero 238 del 23 ottobre 2014 (che fa legge), con la quale la Consulta ha ribadito che i giudici italiani sono competenti a decidere delle richieste di risarcimento danni avanzate dalle vittime del nazismo e dai loro congiunti contro la Repubblica Federale Tedesca.

LA MEGLIO GIOVENTU'!

 

foto Gilan
 

Oggi in Italia tanti ragazzi - che abbiamo visto approdare sulla Terra dal primo respiro - affrontano la loro prima prova d'esame: una finestra sul mondo dei giovani attuali. Sulla scia del tempo i figli cresceranno con un'indecifrabile voglia di capire la vita, inseguiranno le loro passioni inciampando nell'esistenza e prenderanno il volo, come succede a tutti i temerari che non si rassegnano al peggio del mondo cosi' com'e', ma osano lasciarlo decisamente migliore di come l'hanno ereditato. 

Auguro alla meglio gioventu' che ci ha seguito ed emozionato, di non dimenticare mai la bellezza della Natura che ci avvolge, l'amore per gli altri e il bene comune dell'umanita'.

Gianni Lannes

13.6.22

MENNEA: UN ITALIANO PIU' VELOCE DEL VENTO!

  



di Gianni Lannes


Un uomo straordinario di umili origini pugliesi: il 28 giugno prossimo avrebbe compiuto 70 primavere, se non fosse stato rapito alla dimensione terrena da un'incurabile malattia. A Barletta da ragazzino correva nei campi e in riva al mare.

Quel 28 luglio del 1980 alle Olimpiadi di Mosca, in palio c'era una medaglia d'oro. A Pietro Mennea il sorteggio aveva assegnato l'ottava corsia, non certo la migliore, anzi la piu' difficile. Allo Stadio Lenin nella capitale sovietica erano passate da pochi minuti le otto di sera, la temperatura era di 23 gradi, l’umidità al 56 per cento, il vento zero, quando dai blocchi i finalisti dei duecento scattarono fulminei. Mennea vide partire a razzo il britannico Allan Wells, che aveva vinto i 100 metri il 25 luglio, nella corsia affianco. All'imbocco del rettilineo era solo quarto. 

A meta' gara aveva perso: tre uomini davanti a lui e un rettilineo che sembrava una salita. Eppure, quel giorno a Mosca, un italiano straordinario spiego' a tutto il mondo che il segreto di un velocista non sono le gambe, non e' solo la testa, ma e' soprattutto il cuore che conta. Mennea sente le gambe andare e le lascia mulinare. Gli avversari che aveva davanti non allungano, anzi sono sempre più vicini. Li recupera con incontenibile rabbia, li lascia dietro uno dopo l'altro in rapida sequenza. Tutti. Anche il campione scozzese Wells, l'ultimo a essere ripreso, l'unico che prova ad allungarsi in un tentativo disperato di vittoria. Che non riesce. Mennea oltrepassa il traguardo per primo, spalanca gli occhi, urla, alza le mani al cielo. La medaglia d'oro è sua.


 

Il 12 settembre 1979, a Citta' del Messico, Pietro Mennea, a 27 anni, aveva stabilito il record del mondo sui 200 metri: 19 secondi e 72 centesimi. Questo primato ha resistito fino al 1996. Un record dei record: nessuno lo ha battuto per 17 anni, in una discipllina sportiva dove i primati si susseguono ogni tre mesi. Oggi, dopo ben 43 anni e' ancora di Mennea il primato europeo. Non c'e' nessuno ancora adesso, sulla distanza dei 200 metri in Europa, che corre piu' veloce di Mennea. Oggi la telecronaca messicana di Gianni Mina' regala ancora brividi di quella leggendaria impresa.

NIENTE RISARCIMENTI ALLE VITTIME ITALIANE DEL NAZISMO!

  



di Gianni Lannes


Nell'anno di grazia 2022 brindano i nazisti e i loro eredi per una recente norma italidiota emanata da Sergio Mattarella col beneplacito del Parlamento tricolore, che porta la firma ammucchiata di Mario Draghi & soci dell'esecutivo  - non espressione della volonta' popolare - (Franco, Bianchi, Brunetta, Carfagna, Colao, Cingolani, Cartabia, Garavaglia, Giorgetti, Bonetti, messa, Orlando, Speranza, Giovannini, Gelmini): uno strumento urgente per mettere a tacere le vittime dei crimini nazisti nel Belpaese, nascosto nel famigerato piano nazionale di ripresa e resilienza. 

 


 

Infatti, d'ora in poi, le vittime italiane del Terzo Reich non potranno mai più chiedere, ed ottenere, alcun risarcimento dalla Germania. E le istanze dei deportati o degli eredi di chi non tornò piu' dai lager di sterminio, saranno per sempre seppellite dalla ragion di Stato telecomandato. E chi ha già istruito una richiesta di risarcimento alla Germania, sarà però ripagato in minima parte dall'Italia, che ha istituito un fondo speciale di spiccioli.

 


 

Lo ha stabilito l'ignobile testo del decreto legge 36, datato 30 aprile 2022 che, all'articolo 43, introduce un'astrusa disciplina per il cosiddetto «ristoro dei danni subìti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanità, in danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l'8 maggio 1945». 


 

10.6.22

BELLEZZA NATURALE!

 

foto Gilan


 

La bellezza e' un'arte delicata tra cuore aperto e anima in evoluzione estasiata/

Danza con il divino e scioglie l'insensatezza del tempo nebuloso e per niente adamantino/

Insomma un mondo saggio che semina coraggio/

Un microcosmo naturale dove l'odore dei fiori mostra sinceri colori /

E bambini dai sorrisi gioiosi che diventano emozionalmente contagiosi!

Gilan

LIBERTA' UMANA!

 

foto Gilan

  

Un essere umano sottomesso non e' un essere umano. E dove non ci sono esseri umani non esiste liberta'!

Gilan


ESSERE UMANI!

  

foto Gilan

di Gianni Lannes

Il respiro della notte e le parole del mattino, i riflessi del tramonto e i colori dell'alba. Il sapore dell'erba bagnata dall'acqua, accarezzata a piedi nudi e lo sguardo rivolto a uno spiraglio d'azzurro nel saluto dell'emozione. 

L'aria e' finemente salubre dopo la pioggia scrosciante del cielo argentato. Le nuvole viandanti in un vortice di temporali hanno rischiarato nel cielo la luce degli arcobaleni, spuntati all'improvviso e senza preavviso nel bel mezzo delle montagne appenniniche solcate da fulmini e saette. 

foto Gilan

 

9.6.22

“IO SO...”!

 

 

di Pier Paolo Pasolini*


«Io so.

Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).

Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.

Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.

Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.


 *Il Corriere della Sera, 14 novembre 1974.


LA DANZA DELL'ACQUA!

 

La danza dell'acqua - foto Giannni Lannes

 

Acqua che danza nel cielo e si riversa nel grembo della Terra a disinnescare per sempre la guerra/

RIGENERAZIONE!

 

Macaone - foto Gianni Lannes

©

La farfalla e' il simbolo universale e primordiale della rigenerazione e della rinascita!

Gilan

8.6.22

ETICA: ANTIDOTO DI GUERRA!

 

Wadi Rum: Valle della Luna (Giordania) - foto Gianni Lannes ©
 

di Gianni Lannes


Dall'economia all'etica. Il fatto che le sedicenti società “avanzate” misurino il progresso attraverso l’aumento del prodotto interno lordo (pil), l’indicatore monetario non a caso inventato dall’economista Colin Clark, implica che si può progredire nello sviluppo soltanto producendo e consumando più merci, e pertanto sfruttando sempre più le foreste, le miniere, il suolo, il sottosuolo, le acque, i mari, gli oceani, e gli esseri viventi compreso l’essere umano, ed inquinando sempre più l’ecosistema terrestre.

Infatti, secondo Karl Marx, “la vera essenza del capitalismo è l’espansione”. L’attuale economia di mercato, ovvero di rapina, è però incompatibile con l’integrità ambientale.
 
Finché il diritto imperante considera le creature viventi “cose” e non esseri viventi, esso sarò cieco di fronte alla possibilità che questi possano diventare soggetti di diritti.
 
La conseguenza è la negazione di qualsiasi dimensione sacra o spirituale a qualsiasi forma di vita della Terra. Gli unici diritti riconosciuti dal diritto sono quelli applicabili in tribunale e possono essere detenuti solo dagli umani o dalle persone giuridiche come le aziende. Dalla prospettiva distorta dei sistemi giuridici in vigore sul pianeta Terra, ciò significa che miliardi di altre specie viventi sono fuorilegge e come tali sono effettivamente trattate.

CUORE D'ABRUZZO!

 

Abruzzo - foto Gilan

Nel cuore dell'Abruzzo, bello da togliere il fiato fino all'arroccato castelluzzo, dove gli umani scarseggiano, in compenso abbonda la bellezza di madre Natura e si smarrisce della dittatura la paura. 

Qui le colline mostrano la forma del cuore, il cielo e' azzurro quasi tutto l'anno e si tinge d'arancione alla sera quando il vento allontana la bufera. 

In questo luogo del belpaese le nuvole diventano aquiloni, gli alberi svettano nelle montagne e sui collinoni, la flora dipinge, la fauna sorride, il tempo scorre lento, la gioia vola, i fiumi d'acqua musicano l'armonia della vita, i colori veleggiano nell'arcobaleno, il silenzio e' melodioso, l'allegria accompagna la poesia, le maestre si tingono di malinconia e i bambini sorridono senza andare via, giocando in una terra di fantasia, dove la magia e' intrisa di sentimenti impastati nell'alchimia. 

Non e' una fiaba lontana ma una favola quotidiana.

Gianni Lannes

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2022/06/val-silente.html 

Abruzzo - foto Gilan

 

7.6.22

MENNEA: L'UOMO DEL SUD CHE HA BATTUTO IL TEMPO!

 

Mosca: Olimpiadi 1980. L'oro di Mennea sui 200 metri!

di Gianni Lannes

Umano, irriducibile, semplice e testardo piu' di ogni altra persona a me conosciuta. Ai giorni nostri avrebbe compiuto 70 primavere. Un campione vero, come ne nasce uno ogni 100 anni, umile e con una forza di volonta' straordinaria. 

4.6.22

VAL SILENTE!

 

Amata phegea sul Tirino - foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Non un fiume qualsiasi, ma il fiume italico che sgorga dal Gran Sasso emanando colori d'arcobaleno. Quando approda la Primavera farfalle variopinte veleggianti nella brezza appenninica planano in riva al Tirino, dove dimorano l'Orchis Italica e l'Orchis Purpurea, mirabili microrchidee dalla bellezza struggente. Questi esseri alati fluttuano da un fiore all'altro e danzando in volo simboleggiano la straordinaria rigenerazione della vita.

3.6.22

MONTAGNA INCANTATA!

 

foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Quando la geologia delinea la geografia, da' vita alla storia in un tempo sospeso. Roccatagliata e' l'ultima propaggine della catena montuosa del Gran Sasso d'Italia che, con la Schiena d'asino del Morrone, va ad incastonarsi nelle gole ventose di Popoli.

foto Gilan


Quando si giunge a questa profonda incisione rocciosa, dopo una breve ma intensa arrampicata partendo dalla strada romana Claudia Nova in quel di Capestrano, si rimane estasiati davanti alle imponenti e contorte rocce del Roccatagliata che si stagliano al cospetto del mare Adriatico, della Val Pescara e del meraviglioso fiume Tirino, dinanzi ai pini e ai ginepri inchinati tutti nella medesima direzione, in virtu' del vento impetuoso che in loco imperversa intensamente, a intervalli pomeridiani. Quassu' l'aria rivela il sapore del Mediterraneo e il sentore dei boschi appenninici.


2.6.22

FARFALLA DI PRIMAVERA!

Melanargia Arge* - foto Gilan

 

Su un fiore alato e leggiadro che non danza piu' nella dimensione terrena

 appare una farfalla leggera amore della Primavera

e l'armonia della bellezza naturale vola verso la sera!

Gilan

 


*Melanargia arge è inserita nel Libro Rosso delle farfalle italiane in qualità di “specie minacciata e in progressiva grave diminuzione per cause naturali o per fattori di origine antropica”. È specie protetta dalla direttiva Habitat ed è inoltre compresa nell’Appendice 2 della Convenzione di Berna. Negli ultimi decenni si è estinta da molte delle località occupate in passato, in seguito all’alterazione e degrado dei biotopi a cui essa è legata. In particolare gli incendi favoriti dai pastori per stimolare la ricrescita dell’erba ed il pascolo eccessivo possono avere serie ripercussioni sulle popolazioni.

TEMPO PER AMARE!

 

foto Gilan

La vita umana non e' il tempo per possedere, ma per amare con tenerezza sublime!

Gilan

1.6.22

LA GRANDE MADRE!

 

foto Gilan

 

La marea cancellera' le orme sulla sabbia

il vento disperdera' le parole effimere

la pioggia sciogliera' il disamore

il tempo ravvivera' i ricordi

il mare temperera' la vita

e la grande madre accogliera' nel suo grembo l'umanita' dolente!

 

Gilan