di Gianni Lannes
Carta canta. In punta di diritto vale il «Decreto del
Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo», datato 22 dicembre 2015. Di Maio non è stato di parola: poteva chiudere la partita ora; invece. Il solito fumo negli occhi. Il
parere della Soprintendenza archeologica è, appunto, soltanto un parere insignificante, ossia non dirimente, e spacciarlo dopo la bocciatura del Mibac per una vittoria
a 5 stelle, è un inganno in piena regola. Nonostante l’aria fritta grullina propagandata
anche in Puglia, il deleterio progetto del gigantesco impianto industriale
targato Q8, ovvero Energas in palese violazione delle direttive Seveso e del
buonsenso, si farà. Il governo Conte, vale a dire Salvini/Di Maio non ha
arrestato l’iter al Mise, né il governatore Emiliano ha revocato in autotutela
la famigerata delibera regionale numero 1361 del 5 giugno 2015, elaborata dal
tecnico regionale Antonicelli, poi assunto dal comune di Manfredonia.
Dopo le imminenti elezioni europee sarà annunciato alla popolazione locale il verdetto di fattibilità del disastro a petrolio liquefatto. Peraltro, l’opera insiste in aree archeologiche nonché su per dieci chilometri su un fondale tappezzato di bombe inesplose caricate con iprite e fosforo.
riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/12/il-governo-di-maio-salvini-non-arresta.html
https://www.youtube.com/watch?v=COoOpK3FWjU