BIOGRAFIA

31.3.18

ITALIA: L'ORECCHIO DELLA NATO


NCIA SGS (NATO COMMUNICATION AND INFORMATION SATCOM GROUND STATION)

Lunghezzano (VR) - ottobre 2017: base NATO di ascolto in fase di costruzione! - foto Dienne
Belpaese sotto controllo totale!

29.3.18

IN ITALIA AUMENTANO LE SPESE MILITARI



Spese militari italiane in aumento, soprattutto per nuove armi ma anche per il nucleare: 25 miliardi di euro nel 2018 (1,4% del Pil), con un aumento del 4% rispetto al 2017, che rafforza la tendenza di crescita avviata dal governo Renzi (+8,6 % rispetto al 2015). E’ quanto emerge dal rapporto Mileurox 2018, presentato alla Sala stampa della Camera alla presenza di Daniel Högsta, coordinatore della campagna Ican (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons.
«In Italia si tagliano i servizi, i trasferimenti ai comuni, le pensioni ma non la spesa per le armi. 25 miliardi nel 2018, pari all’1,4% del Pil, sono una quantità di denaro con cui si potrebbero cancellare i superticket sulle ricette mediche per gli esami e la diagnostica, solo per fare un esempio. Stanziare 25 miliardi mentre diminuiscono le risorse per la sanità è inaccettabile. 

28.3.18

GLI ITALIANI SBORSANO 1 MILIARDO DI EURO PER LE BASI USA



 
© Gilan (2010)


di Gianni Lannes

L’Italia non ha proprio più alcuna sovranità. Attualmente sono operativi ben 59 avamposti di guerra nel belpaese - che peraltro inquinano più delle maggiori industrie letali - sotto la bandiera United States of America e il vessillo NATO. Costano all’ignaro popolo italiano un miliardo di euro all’anno (a parte il danno sanitario e quello ambientale). Altri 29 miliardi di euro danno fondo al bilancio delle spese militari italidiote per 365 giorni (anno 2017). Insomma, un lusso, anzi uno spreco che non possiamo più permetterci - un costo ostinatamente mascherato nel bilancio statale - lievitato sempre più da quando lo Stivale nel 1949 entrò a forza nel patto atlantico, soprattutto da quando i contingenti militari statunitensi piombarono a metà degli ani ’50 - dopo la proclamazione della neutralità dell’Austria - nuovamente nella nostra patria. Senza contare gli impianti bellici dismessi ad inquinare montagne e marine italiane. Gentiloni può smentire?

22.3.18

ITALIA: IL CIMITERO NUCLEARE



di Gianni Lannes

In una frase: sporchi affari sulla pelle degli italiani; senza contare rischi e pericoli per la salute della popolazione. Quali sono le aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito unico di rifiuti radioattivi? Il governo Gentiloni come i precedenti soprattutto l’esecutivo Renzi, non lo vuole rivelare e ne ha fatto un segreto di Stato, anche se non apposto formalmente dall’inquilino senza mandato elettorale di Palazzo Chigi.

«La CNAPI sarà pubblica entro settembre 2017» aveva detto Carlo Calenda in commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti nel corso dell’audizione datata 27 giugno 2017. Ora il ministro pro tempore Calenda ha reiterato la promessa. C’è da credergli? Nel frattempo, mentre la Sogin dilapida impunemente dal 1999 il denaro pubblico (accertamento della Corte dei Conti) degli ignari contribuenti, i depositi temporanei di scorie radioattive aumentano a dismisura. Attualmente se ne contano ben 22 temporanei e 7 definitivi, senza annoverare quelli gestiti direttamente dalle ecomafie nelle cave dismesse e in fondo al mare (Tirreno, Jonio e Adriatico) in collaborazione con i servizi segreti italidioti. Una modalità scoperta dal capitano della Guardia Costiera di Reggio Calabria, Natale De Grazia, assassinato il 12 dicembre 1995 (mediante avvelenamento accertato dall'ultima autopsia), mentre indagava sull’affondamento sospetto di 180 carrette del mare, inabissate dolosamente.

ITALIA, IL DEPOSITO NUCLEARE: IN QUALE REGIONE?




di Gianni Lannes

Attenzione: pericolo per la popolazione italiana e le generazioni future. L’amara sorpresa con alcuni anni di annunciato e reiterato ritardo. Il decreto ministeriale per la CNAPI (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi) dovrebbe essere pronto entro la prossima settimana, assicura il ministro del cosiddetto “Sviluppo economico”. Infatti, ha dichiarato alla lettera - malmenando la lingua italiana - il pro tempore Carlo Calenda: 

«Il documento ci sta arrivando. Ha fatto delle correzioni l’Ispra e le ha rimandate al ministero dell’Ambiente, che ora deve rimandarla a noi. Appena lo farà faremo il decreto ministeriale Ambiente Sviluppo. Conto di farlo tra questa e la prossima settimana». 

IL RADAR CAUSA IL TUMORE: CONDANNATO IL MINISTERO DELLA DIFESA







Il radar dell’aeroporto militare di Gioia del Colle è causa di tumori per la carenza di misure di sicurezza, per l’esposizione del personale a penetranti radiazioni. Il TAR Bari ha ora condannato il ministero della Difesa a risarcire un sottufficiale dell’Aeronautica al quale è stato rifiutato l’equo indennizzo dall’amministrazione per causa di servizio. Secondo i giudici della I Sezione che hanno riconosciuto il danno quantificato in 58 mila euro, l’attività di manutenzione ai servizi radar presso il 36° Stormo di Gioia del Colle, sarebbe stata fonte di esposizioni a rischi oncologici «tale da divenirne causa o quanto meno concausa - è scritto nella sentenza - efficiente e determinante». Anche l'ignara popolazione civile risulta esposta, come nel caso documentato di Potenza Picena nelle Marche, ma non solo.

REDDITO DI CITTADINANZA 5 STELLE: UN BLUFF?


di Gianni Lannes

«A noi servono 14 miliardi per il reddito di cittadinanza, se non bastano facciamo un pò di deficit» parole del diplomato Luigi Di Maio (in guerra con storia, geografia, lingua inglese e congiuntivi italiani), capo per conto terzi del movimento 5 stelle. Un fatto è certo: introdurre subito il reddito per tutti è impossibile. Allora perché promettere soprattutto in campagna elettorale qualcosa che non si può mantenere? Soltanto per sgraffignare il voto degli italidioti considerati da chi comanda veramente alla stregua di camerieri a vita?

ATTENTI A DI MAIO & SALVINI




di Gianni Lannes

E la sovranità perduta del belpaese? Spacciatori a buon mercato di illusioni? Ciò che conta è spartirsi le poltrone? «E’ finita l’era dell’opposizione (ma quale?, ndr), ora comincia l’era del governo M5S: saremo all’altezza di questa sfida» esulta Luigi Di Maio, rivendicando per i pentastelluti la presidenza della Camera. Salvini prima se la prendeva con i meridionali, poi con i migranti. L'eterodiretta (dall'estero) politica tricolore è scesa in basso fino a sprofondare nel populismo qualunquista?

19.3.18

GENTILONI HA REGALATO ALLA FRANCIA IL MARE ITALIANO





di Gianni Lannes

Giacimenti di petrolio e riserve di pesca. Correva l’anno 2015, a Caen, tale Paolo Gentiloni in veste di ministro degli esteri, privo di mandato parlamentare, ha ceduto unilateralmente a Parigi, in cambio di niente, ben 339, 9 chilometri quadrati di Mar Tirreno. In seguito Gentiloni è stato denunciato dal deputato sardo Mauro Pili; purtroppo la denuncia si è arenata nel porto capitolino delle nebbie.

FELICITA’: LA NOSTRA OMBRA



 
Mondi Dauni (2018) © Gilan

di Gianni Lannes

L'incanto di un attimo vissuto. «Se non facciamo niente, non siamo niente»: è una battuta del film La forma dell’acqua (The Shape of Water). Il senso della vita è in comunione con gli altri esseri viventi. La felicità non viene dal possesso, bensì dalla condivisione di tutto. Ci segna per tutta l’esistenza e ci segue come un’ombra, però non riusciamo mai ad afferrarla appieno. Ma cos’è questo particolare stato d’animo? Forse amore, gioia, serenità, spensieratezza, contentezza, orgasmo, assenza di dolore, godimento, soddisfazione? Oppure è la più elevata forma di salute a cui tendere?

17.3.18

VACCINI OBBLIGATORI: DUE GIUDICI COSTITUZIONALI INDAGATI PER REATI PENALI




di Gianni Lannes

In Italia la legge non è uguale per tutti. Chi l’avrebbe mai detto. Ben due ermellini della Consulta, Nicolò Zanon e Augusto Barbera sotto indagine giudiziaria, gli stessi che hanno firmato la sentenza pro vaccini coercitivi contro neonati, bambini e adolescenti sani, numero 5 depositata il 18 gennaio 2018. A novembre 2017 la Consulta aveva già stabilito che l’introduzione dei vaccini obbligatori per l’accesso a scuola è legittima.  Incredibile: la legge 119/2017 è palesemente incostituzionale, ossia fuorilegge, alla stregua del decreto 73/2017 (Lorenzin/Mattarella) ma passa indenne al vaglio dei magistrati "supremi".




EOLICO MAFIOSO: AGGREDITI GIORNALISTI E ACCOMPAGNATORI


Esprimo la mia concreta solidarietà ai giornalisti Giusi Cavallo e Michele Finizio, nonché ai loro accompagnatori Giuseppe Fidanza e Domenico Becce. Poiché le organizzazioni criminali hanno esteso i loro tentacoli eolici anche sulla Basilicata dopo aver stuprato la Puglia, grazie alla connivenza di apparati istituzionali e politici. Intendo realizzare un'inchiesta in loco. Invito tutti i giornalisti liberi e indipendenti a recarsi in Lucania per far luce.

                                                                   Gianni Lannes

riferimenti:

http://www.basilicata24.it/2018/03/giornalisti-aggrediti-indaga-la-digos-potenza-53682/

http://www.basilicata24.it/2018/02/maio-potenza-perde-loccasione-parlare-delle-questioni-aperte-materia-energia-petrolio-52842/

https://www.youtube.com/watch?time_continue=97&v=b-FNOK5puiw

15.3.18

MORO: I SEGRETI DI STATO!



Moro e Kissinger

di Gianni Lannes

Una vergogna istituzionale all'italiana. A tutt’oggi, dopo 40 anni, nonostante i proclami altisonanti di Renzi per desecretare i documenti, esistono ben 12.500 atti relativi al sequestro e alla uccisione dello statista Aldo Moro attualmente secretati. 474 di questi sono stati emessi da Stati alleati, come ad esempio gli USA. Moro in veste di ministro degli esteri, era stato già minacciato di morte da Kissinger in persona nel 1974.

12.3.18

LA DAUNIA NON E' UNA DISCARICA ECOMAFIOSA!


Il dossier LA DAUNIA NON E' UNA DISCARICA ECOMAFIOSA (versione definitiva) è stato inviato al presidente della regione Puglia, al sindaco di Lucera ed al comitato "Lucera non tace".


EMILIANO E LE ECOMAFIE IN PUGLIA

 
“ecomafie” ©Lannes

Isola felice? Mentre la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è ai minimi termini, le ecomafie ingrassano con i rifiuti industriali e sanitari (radioattivi) importati da fuori regione (incluso l'estero) ed occultati dove capita. L’attuale presidente pro tempore della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel 2014 ha pubblicamente dichiarato:

«Ora fare politica senza colpire gli interessi, senza.... diciamo... è possibile? Non lo so. Io non so se è possibile, per esempio, che qualcuno diventi Presidente della regione Puglia contrastando gli interessi delle aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti. Non lo so. Possiamo fare un esperimento tra un po' di tempo... non sarà facile però, non sarà facile perché si tratta di aziende che finanziano le campagne elettorali in modo pesantissimo e si tratta di aziende che hanno un peso elettorale molto pesante. Non ne parliamo, ma le aree dove ovviamente loro sono insediate in maniera stretta [...]».

11.3.18

ECCO CHI VUOLE UCCIDERE IL MARE DEL GARGANO






Due giganteschi impianti eolici industriali off shore nel Basso Adriatico, a ridosso di aree "protette". La Trevi Energy di Cesena riprova a speculare, in particolare nelle acque del Gargano (parco nazionale), a nord, tra il lago di Lesina e le Isole Tremiti (area marina) e a sud nel Golfo di Manfredonia. Di mezzo a livello tecnico c'è anche un senatore 5 stelle di Barletta.

8.3.18

AMIANTO: CRIMINI DI STATO TRICOLORE


 
  Lucera (3 marzo 2018)
 © Gianni Lannes


di Gianni Lannes

L’asbesto è cancerogeno. Basta una semplice e involontaria inalazione casuale per incubare la malattia e la morte. Dopo ben 26 anni dalla promulgazione della legge 27 marzo 1992, numero 257 le autorità italiane a tutti i livelli hanno fatto poco o niente mettendo a repentaglio la vita dell’ignara popolazione. Grazie all'omertà istituzionale,  l’ecomafia a danno della salubrità ambientale e della salute pubblica ha occultato montagne di amianto ovunque. L’ultimo caso eclatante è relativo al castello svevo-angioino di Lucera: una città ormai assediata da discariche abusive e/o legalizzate (per modo di dire).

L’articolo 1 della predetta norma fa riferimento alla «realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate  dall'inquinamento da amianto». L’articolo 10 parla chiaro:

«1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano, entro centottanta giorni dalla data di emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 6, comma 5, piani di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. 2. I piani di cui al comma 1 prevedono tra l'altro: … e) il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali competenti per territorio; f) la rilevazione sistematica delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto; g) il controllo delle attività di smaltimento e di bonifica relative all'amianto; l) il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti…».


riferimenti:


LA FRANCIA SI ANNETTE IL MARE DELLA SARDEGNA: GRAZIE A GENTILONI!





“Un blitz francese in piena regola per scippare il mare sardo cambiando confini e governo del mare. Con un’operazione degna di una guerra fredda il governo francese di Macron, attraverso il ministro del Mare, ha emanato un decreto che punta all’annessione di porzioni di acque internazionali direttamente connesse con il mare sardo. L’operazione è analoga a quella di due anni fa, scongiurata dopo una grande mobilitazione e ad una incisiva azione parlamentare. Questa volta, però, il governo francese sceglie la strada subdola di fare tutto in casa, avviando una procedura amministrativa che troverà l’Italia spiazzata davanti al contesto europeo. Il Ministero del Mare di Macron ha, infatti, avviato una procedura richiesta dai trattati europei per il governo delle politiche della pesca e delle zone economiche speciali. Dunque i francesi, con atti e decreti, stanno precostituendo con il silenzio, complice o colpevole, del governo italiano tutti i presupposti per appropriarsi di immense e pescosissime porzioni di acque internazionali a ridosso della Sardegna. Due anni fa eravamo stati costretti con i pescatori del Nord Sardegna a bloccare le Bocche di Bonifacio con decine di grosse imbarcazioni ora la battaglia si fa ancora più dura proprio perché i tempi sono ristretti e il governo italiano deve intervenire entro il 25 marzo per bloccare una procedura unilaterale che ha pianificato e predisposto tutto per il grande scippo. Ancora una volta saremo in trincea per difendere un mare che non può essere sottratto all’economia del nord Sardegna già duramente provata dall’incapacità di governo del settore sia da parte di Roma che della Regione Sardegna. La reazione sarà dura e decisa”. Lo ha denunciato poco fa il leader di Unidos Mauro Pili divulgando gli atti del governo francese e le procedure delle prefetture delle varie regioni del sud della Francia interessate a compiere gli atti previsti. 

LA SCUOLA DEI BAMBINI

  Luce nel bosco © Lannes
 

di Gianni Lannes

Acqua, terra, sole, aria, cielo, nuvola, mare, fiume, montagna, fiore, ape, farfalla, amore… Alla lettera: alfabetizzazione emotiva, attitudine alla ricerca lontano da internet nelle miniere italiane del sapere. Accade a Formigine, in provincia di Modena. Ecco i piccoli scienziati che coltivano parole attingendo alle voci, ai libri e all’osservazione diretta. A duecento bimbi della scuola elementare Giosuè Carducci  e così a quelli della Ferrari è stata consegnata una parola. «I pargoli dovranno poi, ogni giorno, nella loro vita quotidiana, in casa, al parco, ovunque, trovare tutti i significati e le connessioni che possono scaturire da quel vocabolo» racconta il dirigente scolastico Gianni Ravaldi. 

7.3.18

ARMI INCIVILI PER 7 MILIARDI DI EURO


La produzione di armi e munizioni per uso civile, sportivo e venatorio vale in Italia ben 7 miliardi e 293 milioni di euro. A divulgare le cifre è l’Anpam di Confindustria: il settore produttivo di armi e munizioni (87.549 occupati) cresce del 19 per cento rispetto al 2010, trainato dall’export che incide per il 90,3 per cento.



NON DEGRADATE I BOSCHI

I boschi sono sistemi autosufficienti, vanno lasciati indisturbati. La rivolta degli scienziati: ecco l’appello di oltre 200 accademici sul nefasto Decreto legislativo di “riordino” forestale. Il decreto parte dalla premessa, paradossale e contraria all’evidenza scientifica, che le foreste abbiano necessariamente bisogno di una “manutenzione”, ossia di essere soggette a tagli, all’apertura di strade e ad altri interventi, per prevenire il dissesto idrogeologico e gli incendi. Bisogna anche smascherare l’assunto che l’energia da biomasse (biogas, biofuel, rifiuti etc..) sia energia “pulita”, in pareggio per la CO2.