Il radar dell’aeroporto militare di Gioia del Colle è
causa di tumori per la carenza di misure di sicurezza, per l’esposizione del personale a penetranti
radiazioni. Il TAR Bari ha ora condannato il ministero della Difesa a risarcire
un sottufficiale dell’Aeronautica al quale è stato rifiutato l’equo indennizzo dall’amministrazione per causa di servizio. Secondo i giudici della I Sezione
che hanno riconosciuto il danno quantificato in 58 mila euro, l’attività di
manutenzione ai servizi radar presso il 36° Stormo di Gioia del Colle, sarebbe
stata fonte di esposizioni a rischi oncologici «tale da divenirne causa o
quanto meno concausa - è scritto nella sentenza - efficiente e determinante». Anche l'ignara popolazione civile risulta esposta, come nel caso documentato di Potenza Picena nelle Marche, ma non solo.
Il TAR, annullato il provvedimento della Difesa che
aveva rigettato l’istanza della causa di servizio, ha accertato la violazione
delle norme di sicurezza sul lavoro. La sentenza individua una diretta responsabilità
del ministero Difesa non solo nei confronti del predetto addetto al radar dell’aeroporto
militare, ma anche per coloro che negli stessi anni (1988-2007) sono stati esposti a radiazioni ionizzanti per tempi superiori a quelli
consentiti e per l’assenza di misure di protezione.
Già nel 1982 un circolare dell’allora
ministero della Sanità segnalava che soprattutto i radar sono una fonte di
pericolo. Uno studio su radaristi militari in Italia della NATO, realizzato del
dottor Sarto alla fine degli anni ’70, attestava l’inquinamento
elettromagnetico prodotto dalle postazioni radaristiche della NATO scompagina i
cromosomi.
riferimenti: