BIOGRAFIA

23.3.20

INCUBO CORONAVIRUS


di Gianni Lannes


L'ultima menzogna odierna, veicolata dagli organi di disinformazione: «Le vittime di coronavirus sono complessivamente 6.077 ». La verità è la prima a cadere in tempi di guerra o di epidemia.

Dove ho visto quelle strade così vuote? Dove mi sono imbattuto in quegli individui con gli scafandri che sterilizzano gli ambienti? Ah, si, al cinema e nei racconti di fantascienza. Ho sentito un pupazzo nei palazzi di Roma che ripeteva di non prendere adesso il covid 19, perché a settembre esce il modello 20. Illusioni: isolare, disinfettare, spaventare, terrorizzare, limitare, rinchiudere, segregare, imprigionare, confinare, arrestare. Essere sia pure infetti, certifica la scienza, non vuol dire assolutamente essere ammalati. Domani (24 marzo 2020) termina la quarantena. Dal confine al confino: la dimensione in cui il diritto civile è sospeso nella contemporaneità. 
 

L'emergenza perenne, anzi ormai infinita nello Stivale (isole incluse), arresta la democrazia incompiuta in Italia. Non solo: annichilisce a colpi di decreti, direttive e circolari lo Stato di diritto, mentre il Parlamento è latitante; dsal canto suo l'opposizione parolaia si è squagliata. La Costituzione repubblicana italiana è stata sospesa con un pretesto falsificato dalle autorità di ogni ordine e grado, amplificato dai mass media (tv, radio e giornali). Anche il giornalismo in Italia ha abdicato al ruolo fondamentale di controllo del potere, di ogni sistema di dominio. La malattia non nasce nel belpaese, ma viene fatta passare per tale, a partire dai politicanti italidioti. Manca solo il terremoto in questa assurda situazione di costrizione.

Perché chiudere le scuole, quando i dati mostrano che i bambini ed i giovani non muoiono di covid 19? Perché favorire lo stare a casa quando i dati epidemiologici mostrano esattamente il contrario? Perché segregare in casa tutta la popolazione italiana quando il killer non è il covid 19? Perché arrestare tutto e tutti quando chi muore è già ammalato ed ammorbato da alcune co- patologie croniche? Perché dare l’idea che sia l’Italia l’untrice, quando il virus diffusosi dalla Cina, è già ovunque nel mondo? Perché dichiarare la “pandemia” e poi favorire la messa in atto di sanzioni, anche di carattere economico, ovvero dichiarare che il virus è ovunque, ma allo stesso tempo isolare inizialmente solo un paio di zone? Perché uno Stato reagisce isolando tutti i cittadini, mentre gli altri Stati dell'Europa e del mondo non usano politiche così restrittive che annientano la libertà.

Nell'era dell'analfabetismo funzionale, il Coronavirus non è il nuovo arrivato come si vuol far credere. Infatti, è noto almeno dagli anni ’50 del XX secolo. È un virus ubiquitario, insomma risulta presente ovunque. Attenzione, però, non é un virus stagionale. Può infettare o provocare malattia durante tutto l’anno, anche se durante la stagione fredda la sua incidenza aumenta sensibilmente. Il virus è noto per mutare ciclicamente. Il cosiddetto “nuovo coronavirus” abitualmente è poco virulento e generalmente almeno il 50 per cento della popolazione infettata non presenta alcun sintomo. La mortalità globale per l’attuale Coronavirus - sovente asintomatico - si attesta attorno all’1,5 per cento. La variazione ciclica-stagionale del Coronavirus del 2019 (il cosiddetto CoVID-19) non ha generato un virus particolarmente virulento: la maggior parte delle infezioni rimane asintomatico e fra chi si ammala circa l’80 per cento ha pochi sintomi o nessuno, il 14 per cento ha sintomi respiratori richiedenti una valutazione ospedaliera ed eventualmente il ricovero, il 5 per cento richiede un ricovero in Terapia Intensiva.

Se si osserva la distribuzione della mortalità, si nota come questa sia inferiore a quella della Cina e non porti a morte le persone sotto ai 60 anni. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità i morti con Coronavirus presentavano almeno 2-3 co-patologie cardiorespiratorie preesistenti. Si tratta di uno scompenso provocato dal covid 19, a dimostrazione che l’aggressività virale è bassissima: non si tratta di un virus, come molti hanno scritto, che “risparmia i bambini ed i giovani”, ma di un agente che colpisce tutti, ma data la bassa virulenza, è tale da non provocare malattia o mortalità in chi è sano.

I morti con Coronavirus sono morti perché l’infezione virale - al pari di qualsiasi altra infezione virale o batterica - ha portato a scompensare a livello cardio-respiratorio persone già ammalate ed a rischio di morte in caso di scompenso. L’influenza ed il virus dell’influenza (Orthomixoviridae) invece, oltre a portare a morte le persone già ammalate tramite uno stesso meccanismo, presenta una virulenza ben maggiore: sono ben noti casi di giovani adulti, anche sani, che si ammalano gravemente con polmoniti virali severissime ed un alto tasso di mortalità (dati ISTAT). La virulenza e la mortalità per Coronavirus non sono preoccupanti (come percentuale totale e come distribuzione per l’età.Un dato deve indurre la riflessione: il numero di malati “immediato” appare superiore alle capacità del sistema sanitario di ogni nazione. Questo appare in Italia in parte per l’alto tasso di popolazione con un’età media più elevata che il resto della popolazione delle altre Nazioni. Il problema di base - ammesso che esista - dato che come abbiamo visto richiede la Terapia Intensiva il 5 per cento delle persone infettate (in Italia fra il 5-10 per cento) e non si registrano morti fra le persone non ricoverate in Terapia Intensiva (morti che sono pazienti con una età media di vita attorno agli 80 anni, affetti da multiple patologie, eccetera), non ha un legame logico con le misure intraprese.
Alcuni giustificano tali misure con l’idea “di rallentare la diffusione del virus, in modo che il sistema sanitario possa prendersi a carico i malati in maniera adeguata su due-tre mesi. Tuttavia le misure intraprese non sono state intraprese con questa idea (“ridurre i contagi al di sotto di un rapporto 1:2 per eradicare il virus”); inoltre non corrispondono ai maggiori dati epidemiologici in corso (lo studio apparso sul New England Journal of Medicine, in relazione ai dati di Wuan). È anche interessante notare come l’uso di misure di quarantena volte al contenimento della malattia non si sia dimostrata utile per ridurre il picco.

Un altro fatto non corrispondente a realtà è che il Sistema Sanitario Italiano “è al collasso”. L'aumento improvviso dei casi ha incontrato una situazione già satura, dopo un decennio di tagli alla sanità per pubblica a favore delle spese militari, dunque indipendentemente dal covid-19. Quindi il problema non è di incubare una malattia mortale che sta sterminando in maniera indiscriminata la popolazione, portando a malattia milioni e milioni di morti, bensì un rapido aumento di pazienti per la terapia intensiva - in un sistema numericamente ridotto ai minimi termini anche di personale - con una mortalità in cifre che attualmente è ben al di sotto di quello di altre patologie che costantemente flagellano la popolazione causando un numero di decisamente maggiore. Allora, non si comprende la risposta in restrizioni civili e sociali, nonché il panico che viene costantemente alimentato dal governo italiano e dai suoi esperti. 

 
Il Coronavirus come tutti gli anni e come tutti i virus a diffusione respiratoria, è presente in tutta Europa, oltre che in tutto il Mondo. In Italia chi ha sospeso la libertà ritiene che contingentare tutta la nazione possa servire a qualcosa. E poi? Ad un certo punto, prima o poi, sarà necessario riaprire. Oggi, domani o dopodomani. Il virus non è stagionale, ma è presente dappertutto. Pertanto un isolamento non ha alcun senso: o si porta avanti all'infinito l'isolamento, oppure ad un certo punto bisogna rendersi conto che il virus (non mortale) è ovunque. Chi ha imposto l’isolamento a più o meno 60 milioni di persone, non conosce le basi minime della Epidemiologia e della Logica, oltre ai fondamenti della Politica. O forse coltiva progetti totalitari. Blaterano sempre a reti unificate i sedicenti esperti. È assai grave che la politica abdichi apertamente alla medicocrazia (non una scienza ma una una disciplina scientista paragonabile alla fobocrazia), subalterna al dettato dell'economia e della speculazione finanziaria. Nel gioco di interessi economici inimmaginabili per il comune mortale italiano, l'esperto di turno (non neutrale) fornisce l'aura della scientificità. Eppure la scienza, per definizione, è sempre parziale, provvisoria, fatta di ricerca e non di dogmi. La presunta competenza assoluta e totalitaria dell'esperto (Burioni, Ricciardi e così via) ostentata in cifre, tabelle, grafici, ha azzittito e deresponsabilizzato milioni di persone, la cui facoltà di giudizio viene in tal modo intaccata ed erosa. Il giudizio dell'esperto è il responso definitivo, l'istanza suprema indiscutibile e non criticabile, pena l'etichettatura di “complottista”. La sua autorità (sgangherata) s staglia nella sfera nebulosa dell'eccezione. L'esperto, in ogni caso, per definizione, non è lo scienziato. Ecco perché l'abbandono fideistico ai poteri della sua perizia (nuova superstizione dei tempi correnti) nasconde pericoli imponderabili. La politica non può limitarsi ad eseguire le indicazioni discutibili degli esperti, ma deve ricercare il bene comune, attraverso l'individuazione dei fini.

Comunque, a rigor di logica, delle due l'una. Il metodo utilizzato dal governo del Conte bis funziona o non funziona? Se funziona la conseguenza logica è che bisogna continuare su questa strada ad oltranza. Il metodo non funziona: cosa si fa in questi casi? Si abbandona tutto; si continua così; si inaspriscono le misure coercitive. Nel primo caso si dimostra che era tutta una farsa (se blocco tutto con 100 infetti e sblocco tutto con 50 mila infetti, allora quanto ho intrapreso prima non aveva senso); nel secondo caso non c’è una conseguenza logica (se non funziona, non possono continuare così), oppure inasprisco le misure. In nessun caso è previsto di allentare la morsa sulla popolazione. Ma quando avverrà perché la gestione della situazione è inefficace - si darà dimostrazione che tutte le misure non sono utili; infatti non lo sono. La strategia intrapresa non ha alcun senso, poiché ci si basa su presupposti erronei e si continua con scelte altrettanto erronee e pericolose, a livello sociale, economico e politico. Non si ha un sistema completamente “chiuso” (sarebbe impossibile) ed anche se questo si potesse ottenere, alla riapertura il mondo esterno sarebbe nella stessa condizione. Si ammala gravemente fino a morire, solamente la persona anziana e con comorbilità. Gli altri possono essere asintomatici o con pochi sintomi. Inoltre, il sistema di monitoraggio utilizzato attualmente non ha alcuna utilità (il tasso di infezione reale è ampiamente sottostimato perché parecchie persone sono asintomatiche) e la presa in carico del problema cercando di chiudere tutto (impossibile) senza pensare a come uscire dal problema, dimostra a voler ben pensare ad una ingenuità ed ignoranza abissale, a pensar male fa pensare invece ad una volontà per affossare l’Italia sul piano sociale, economico e culturale. Le strategie messe in campo sono palesemente inadeguate: si attende che il male arrivi e si dispieghi, e poi a caccia di cure impossibili o di vaccini inesistenti.

A chi giova? Indubbiamente ne approfittano in tanti a danno della collettività: chi “governa” sia pure per conto terzi, nonché l'OMS e le solite multinazionali. Non a caso, il Consiglio d’Europa in passato ha svolto numerose interrogazioni parlamentari convocando e denunciando proprio l’OMS per sospetto “procurato allarme pandemia”. È innegabile il “senso di panico” che viene a generarsi e che, fra l’altro, nasce dall’acquisizione di informazioni mediate e manipolate ad arte per condizionare il comportamento di un popolo, al fine di indebolirlo in tutti i sensi.

Tutta la politica italiana è attualmente incapace di essere all'altezza dei tempi. In ogni caso, non possiamo più permetterci un politica all'inseguimento degli eventi, fatta di banali raccomandazioni ed imposizioni, tanta retorica buonista, poco sapere scientifico e niente progetto per il futuro.

Città irreali e paesi spettrali: il mosaico di un'Italia irriconoscibile, segregata a forza a vuota di vita. Un belpaese dove rischiano i più deboli e più anziani insieme ai diseredati, a quelli che una casa ed un lavoro non ce l'hanno. Non c'è nessuna poesia in questo sfacelo di cui è responsabile l'inquilino di Palazzo Chigi e tutto l'esecutivo - al gran completo - grulpiddino. E che dire dell'esempio edificante offerto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che dalla dichiarazione dello stato d'emergenza (31 gennaio 2020) ha seguitato imperterrito a girare l'Italia incontrando migliaia di persone?

L'igiene del corpo è fondamentale è importante, ma è fondamentale quella dello spirito, soprattutto dei bambini a cui è stato negato addirittura il gioco all'aria aperta sotto la luce benefica del sole. Mai come adesso, nonostante la vulgata dominante infarcita di luoghi comuni e pregiudizi, è necessario stare vicini, uniti, contaminarci, non renderci immuni uno all'altro. Messi al confino, adesso siamo chiamati a pensare e a combattere per la libertà.











https://gis.cdc.gov/GRASP/Fluview/PedFluDeath.html







http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5338&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto https://www.bmj.com/about-bmj/resources-readers/publications/epidemiology-uninitiated/11-outbreaks-disease

https://samples.jblearning.com/0763728799/28799_CH02_023_060.pdf

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http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968 

http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/03/coronavirus-e-inquinamento.html 

















































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http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2019&codLeg=70621&parte=1%20&serie=null#page=19

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http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2020/03/22/coronavirus-borrelli-oggi-3.957-malati-e-651-morti-in-piu_9cb2508b-e545-439e-ae72-3df20d417621.html 


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