BIOGRAFIA

2.3.24

ABRUZZO: DEVASTAZIONI AMBIENTALI TARGATE MELONI!

 

 

Morrone - foto Gilan

di Gianni Lannes

Progresso o effettivo regresso senza rispetto degli ecosistemi naturali? Uno scempio ambientale preannunciato e senza eguali nel Belpaese. Un'opera propagandata come strategica dall'anno 2002, affidata addirittura a Rfi, con un tracciato che taglia ben due faglie sismiche attive sventrando il cuore di una montagna. Insomma, una follia colossale, danneggiare un acquifero. Ferrovie che compaiono e scompaiono a seconda del ciclo elettorale. Tema: velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara per raggiungere più in fretta la città eterna dalla magione adriatica dannunziana. Svolgimento: devastazione del territorio abruzzese - contestata giustamente dalla popolazione locale - mediante sperpero di denaro pubblico. Ciliegina sulla torta: traforo del Morrone e conseguente collassamento delle risorse idriche sotterranee in un'area a rischio idrogeologico e soprattutto sismico. L'impatto ambientale è stato realmente considerato? Neanche per scherzo. Si distrugge e basta. Perché compromettere le rare riserve d'acqua? Quanto alla viabilità: proprio in Abruzzo la rete stradale e autostradale giace in condizioni inqualificabili.

 



L'attuale inquilina di Palazzo Chigi, la neofascista Giorgia Meloni, ha aperto la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali (10 marzo 2024), annunciando lo stanziamento di 720 milioni attinti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027. Però non basta il via libera del Cipess, poiché occorrono attualmente oltre 6 miliardi di euro per l'intero progetto e non solo la tratta Interporto di Manoppello-Scafa (lotti 1 e 2). Peraltro parte di quel denaro era stato sottratto all'Abruzzo dal governino Meloni l'estate scorsa (esattamente 1 miliardo 465 milioni 170 mila euro); dunque mancano all'appello ben 745 milioni di euro. 

 

Morrone - foto Gilan

A chi giova trasformare le aree interne dell'Abruzzo in un cantiere infinito e martoriare la Natura scampata miracolosamente al peggio? Che senso ha danneggiare le sempre più rare sorgenti d'acqua montana? Tali assurde imposizioni sono inaccettabili. A proposito: come mai dopo il terremoto aquilano del 6 aprile 2009, gran parte dei numerosi territori urbani danneggiati non sono ancora stati recuperati al vivere civile, nonostante le altisonanti promesse berlusconiane a reti unificate?

Riferimenti:

Gianni Lannes, L'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/04/morrone-da-sventrare-per-lalta-velocita.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=l%27Aquila 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni 

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