di Gianni Lannes
Attentare alla salute dell'infanzia esponendo i pargoli al rischio infettivo. Zelante nel far rispettare disposizioni suicide per la salute dei bambini, ma opaca, anzi omertosa nel dire la verità nel caso di un pericolo virale. I fatti documentati attestano inequivocabilmente, che il suo forte non è la trasparenza, bensì l'autoritarismo spicciolo ed arrogante. Le regole valgono soltanto per gli altri: un orrore documentato. Una scuola pubblica mai effettivamente sanificata trasformata in un reclusorio manicomiale, bagni da terzo mondo e bambini esposti in aula alle correnti d'aria fredda, tiranneggiati da alcuni insegnanti ed insultati da qualche bidella. C'è voluta un'ordinanza del sindaco di Vico del Gargano per chiudere l'Istituto statale “Manicone-Fiorentino” a Vico del Gargano e prima ancora la diffida di un cittadino. L'autoritaria preside non aveva detto nulla del rischio a madri e padri, e neanche al sindaco, ovvero alla massima autorità sanitaria del paese, anzi aveva fatto finta di niente per due insegnanti contagiati dal nuovo coronavirus. Nel contempo, esigeva che gli scolari indossassero a forza la mascherina durante l'intero orario scolastico, senza mai fiatare, mentre lei ne fa spesso a meno quando riceve il pubblico, come è stato di recente segnalato al direttore generale dell'Ufficio Scolastico regionale per la Puglia.
«In mancanza di comunicazioni a riguardo da parte della dirigente scolastica Donatella Apruzzese, che non ha informato l'Amministrazione comunale, il Comune di Vico del Gargano è riuscito ugualmente ad avere notizia di due casi accertati di positività al Covid-19 che riguardano due docenti» ha dichiarato il primo cittadino Michele Sementino.
La contestata manager scolastica che forse ha scambiato la scuola per un suo feudo e probabilmente ignora i dettami della Costituzione repubblicana e sicuramente la trasparenza amministrativa nonché la tutela sanitaria, era già assurta alle cronache l'anno scorso, quando aveva imposto agli alunni delle medie, addirittura il badge per entrare nell'edificio scolastico. Durante il primo lockdown aveva fatto di peggio, imponendo per la "didattica a distanza", la piattaforma WeSchool, dedita alla schedatura di minori. Una dirigente scolastica che assume atteggiamenti da bulletta di periferia, dovrebbe amministrare al massimo una stalla condominiale. Cosa attendono le autorità a Bari per rimuoverla immediatamente dall'incarico? La scuola in Italia non necessita di omertà istituzionale, ma di responsabilità deontologica, serietà umana ma soprattutto rispetto umano verso i minori.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=badge
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=weschool
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