di Gianni Lannes
A che serve studiare? Ad evadere dal carcere dell'ignoranza. Chi comanda, sia pure per conto terzi, vuole bambini e ragazzi stupidi, diseducati, imbavagliati, subordinati ed ammaestrati a dovere. Ma se quelli che si sono appena affacciati alla vita scavalcano il muro dell'ignoranza, capiranno senza dover chiedere aiuto agli adulti. E sarà impossibile ingannarli.
In uno Stato di diritto, in un Paese civile, in una nazione democratica, il rischio è immenso: le menti deboli poi chiedono il despota forte o l'avvocato del popolo. Occorre “un pensiero critico e non omologato: la dignità dell'essere umano non va calpestata” argomenta la pedagogista Luisa Piarulli. Per dirla con Bertolt Brecht: «Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere».
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