Daunia (6 aprile 2018)
© Gilan
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di Gianni Lannes
Un groviglio di gigantesche torri metalliche e tubature sotterranee (il gasdotto Eni) s'inerpica e trafora i Monti Dauni. Dall’alto a colpo d’occhio la ferita appare
incancrenita. Grazie al sedicente "ecologista" Nichi Vendola, la Capitanata è ormai un ammasso di impianti industriali eolici e fotovoltaici. Dalla cima
di Monte Sidone, a 1061 metri d’altitudine, poco più in basso di Monte Cornacchia
(1151 metri sul livello del mare) - la vetta più elevata della Puglia - una volta
era possibile godere di un paesaggio esclusivo che abbracciava, quasi in un
unico sguardo, il Gargano ed il Tavoliere, e poi ancora l’Irpinia e la Maiella.
Oggi non più: ormai dilagano le turbine eoliche e i pozzi di idrocarburi che
pescano gas dal sottosuolo su una superficie della provincia di Foggia che si estende per 2.193 chilometri quadrati, grazie alle autorizzazioni concesse prima da Vendola e poi da Emiliano. Tutta energia fossile e rinnovabile che però viene dirottata altrove, senza alcuna ricaduta in loco, se non la devastazione ambientale e il danno sanitario a carico dell'ignara popolazione che paga pure bollette salate. Nessun borgo dei Monti Dauni e di gran parte della Capitanata è stato risparmiato dalla crocifissione speculativa.
Non è tutto, infatti incombe il peggio. Ora il governo Gentiloni ha avviato
l’iter di un nuovo decreto per incentivi (ventennali) a nuovi impianti
rinnovabili per ben 6.000 Megawatt di capacità. La bozza sta per essere
sottoposta al parere della Conferenza Stato-Regioni, dove si misurerà la
moralità dei governi regionali. Nuovi impianti incombono e cingono d'assedio sia il mare che la terraferma: basti pensare ai progetti della Trevi Energy a ridosso del Gargano (c'è la firma tecnica del senatore pentastelluto Ruggiero Quarto).
E c'è pure un altro onorevole 5 stelle, tale Patty L'Abbate che oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno plaude e scrive: "Il programma energetico e di sviluppo sostenibile economico del territorio delMovimento 5 Stelle è in perfetta sintonia con il mainstream".
Daunia (marzo 2018)
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Daunia (marzo 2018)
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Daunia (6 aprile 2018)
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Daunia (marzo 2018)
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E c'è pure un altro onorevole 5 stelle, tale Patty L'Abbate che oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno plaude e scrive: "Il programma energetico e di sviluppo sostenibile economico del territorio delMovimento 5 Stelle è in perfetta sintonia con il mainstream".
In Puglia si produce il 16 per cento di tutta l’energia
solare italiana. Questa terra levantina in riva all'Adriatico e allo Jonio ospita il 6,1 per cento di tutti gli impianti
fotovoltaici installati in Italia, ma è il territorio dove si produce la maggior
quantità di energia del sole: ben 2.623 Megawatt su un totale nazionale paria
19.283. Lo attestano i dati del rapporto statistico del Gsf, secondo cui la Puglia
è anche la Regione con la maggior densità di potenza installata; 134 kW per
chilometro quadrato di suolo, più del doppio della media nazionale. Numero
ufficiali che la dicono lunga su quanto accaduto in Puglia fino al 2012 e che
trovano una spiegazione nella quantità di energia prodotta portata comunque lontano.
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Nel 2016 gli impianti pugliesi hanno prodotto 3.456
Gwh di elettricità, il 16 per cento del totale, quanto Lazio e Sicilia e più di
tutte le altre regioni del Mezzogiorno messe insieme. Sulla base della potenza
prodotta si calcolano gli incentivi spettanti ai produttori, che sono tanto più
alti quanto più risalente nel tempo è la data di attivazione degli impianti.
Secondo stime di settore, i soli incentivi erogati ogni anno dallo Stato
valgono per gli impianti pugliesi quasi
500 milioni di euro. La strategia energetica nazionale (SEN) è un omaggio
alla speculazione mafiosa.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=DAUNIA
https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/02/eolico-5-stelle-lo-stupro-delladriatico.html
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=DAUNIA
https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/02/eolico-5-stelle-lo-stupro-delladriatico.html