BIOGRAFIA
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30.11.15
LA BICICLETTA: UTILE E DILETTEVOLE
E' il mezzo meno costoso e il più vantaggioso. Usando la bicicletta non c'è spreco né consumo, tantomeno disturbi qualcuno. Poi si risolve il problema della circolazione e si evita qualche contravvenzione. E' bello pedalare e girare, significa subito arrivare e senza inquinare. Grazie mia cara bici, tu sei veramente la mia utilitaria, perché mi fai risparmiare e prendere aria. La bicicletta è pratica e maneggevole, è il caso di dirlo, è utile e dilettevole. Detto questo, cari amici, donne, ragazzi e bambini, usiamo la bicicletta perché i vantaggi sono tali e tanti, a favorire proprio tutti quanti. Andare in bici è magnifico, fa bene alla salute e al fisico. Perciò non disperate, e quella odiosa tassa di Renzi non la pagate.
29.11.15
NAPOLI: TERREMOTO A PROFONDITA' ZERO!
di Gianni Lannes
Ancora una scossa sismica con ipocentro zero, mentre la
NATO intensifica l'irrorazione chimica del territorio europeo. Alluminio e
bario aerodispersi a profusione giorno e notte rendono l'aria maggiormente
elettroconduttiva, in modo da consentire ai riscaldatori ionosferici di colpire
con onde Elf le faglie sismiche. L'Italia è una colonia perfetta, dove la
sismicità naturale maschera quella indotta artificialmente. Il resto del
copione è affidato agli scientisti italidioti, già cooptati dalla Nato nei corsi di formazione.
Ecco il rapporto dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia:
"Un terremoto di magnitudo Md 2.1 è avvenuto nella provincia/zona Napoli il
- 27-11-2015 22:17:22 (UTC) un giorno fa
- 27-11-2015 23:17:22 (UTC +01:00) ora italiana
con coordinate geografiche (lat, lon) 40.83, 14.42 ad una profondità di 0 km.
Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV (Napoli)".
http://cnt.rm.ingv.it/event/6269621
http://webservices2.rm.ingv.it/webservices/ingv_ws_map/data/2015-11-27/valentino.lauciani_at_ingv.it/406944/406944-SequenceMulti.png
http://webservices2.rm.ingv.it/webservices/ingv_ws_map/data/2015-11-27/valentino.lauciani_at_ingv.it/406944/406944-SequenceMulti.png
riferimenti:
Gianni Lannes, TERRA MUTA, Pellegrini editore, Cosenza, 2013.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=terremoti
26.11.15
UNA SUPERSTRADA ECOMAFIOSA PER DISTRUGGERE IL GARGANO
Gragano - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
E' un'area protetta solo sulla carta, insomma un
parco nazionale tartassato da speculatori, galoppini e portaborse. Con il
pretesto della valorizzazione turistica, e non appagati degli scempi già
realizzati e impuniti, i bonificatori della natura (autoctoni avariati e non) pretendono ancora cemento
armato e asfalto per annientare il cuore della montagna del Sole. Invece di
salvaguardare un territorio così unico e fragile, in un unico coro affaristico,
i soliti noti (Ente Parco, Provincia di Foggia, Confcommercio, Confindustria,
Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Compagnia delle opere,
nonché i comuni di Vieste, Peschici e Vico), chiedono adesso alla regione
Puglia, addirittura la realizzazione della strada a scorrimento veloce da Vico
del Gargano a Mattinatella. Un inutile, miope, quanto deleterio progetto già
arrestato negli anni '90, da inserire ora nel cosiddetto "masterplan per
il Sud", che consentirà - se compiuto - di annientare i boschi, le colline
e le valli scampate agli incendi dolosi, e alla speculazione edilizia più
smaccata, favorita proprio dalle istituzioni. Cari garganici, questa gentaglia va esiliata per sempre dal consesso civile. Non è bastato lo scempio cementizio del clan Zanasi a Mattinata, realizzato con denaro pubblico (fondi del contratto d'area di Manfredonia).
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/01/laltro-gargano-visioni-di-gianni-lannes.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=ferri
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=GARGANO
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=zanasi
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/01/laltro-gargano-visioni-di-gianni-lannes.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=ferri
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=GARGANO
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=zanasi
19.11.15
SALENTO: VIA GLI ULIVI PER FAR POSTO AL GASDOTTO DELL'EUROPA!
di Gianni Lannes
Abuso di potere delle autorità comunitarie,
nazionali e regionali per garantire un’operazione
speculativa ecomafiosa dell’Ue. A tutt'oggi agli atti ufficiali, non c'è una
prova scientifica della presenza della cosiddetta "Xylella
fastidiosa": un piano affaristico decollato nell'ottobre 2010 da un
convegno internazionale a Bari. Per aggirare la legge a protezione degli alberi plurisecolari, emblema del Mediterraneo, non potevano inventare di meglio.
Attualmente sono 1.600 le eradicazioni di ulivi già effettuate, di cui 1.100 nel brindisino, dove vige la regola dell'abbattimento anche delle piante sane, nel raggio di 100 metri da quelle "infette", e 435 nel leccese. Per adesso il piano Silletti bis prevede il passaggio delle ruspe su 4.600 alberi d'ulivo, per consentire la realizzazione di un metanodotto che dall'estero che rifornirà soprattutto Belgio e Germania.
Attualmente sono 1.600 le eradicazioni di ulivi già effettuate, di cui 1.100 nel brindisino, dove vige la regola dell'abbattimento anche delle piante sane, nel raggio di 100 metri da quelle "infette", e 435 nel leccese. Per adesso il piano Silletti bis prevede il passaggio delle ruspe su 4.600 alberi d'ulivo, per consentire la realizzazione di un metanodotto che dall'estero che rifornirà soprattutto Belgio e Germania.
17.11.15
QUANDO L’ITALIA BOMBARDO’ LA JUGOSLAVIA NEL 1999
di Gianni Lannes
Allora, io c'ero in prima linea, e ci sono ancora. Per non dimenticare quando l'italietta violò impunemente il diritto internazionale ed attaccò un paese sovrano, a noi non ostile. I criminali governativi europei (incluso Massimo D’Alema, all’epoca
primo ministro) e di Washington non sono ancora stati puniti. L’intervento
militare non era autorizzato dalle Nazioni Unite. Alle missioni di guerra, in
violazione dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana, parteciparono Amx
e Tornado tricolori dell’aeronautica militare italiana. L'Us Air Force usò migliaia di proiettili all'uranio impoverito e le conseguenze sanitarie si pagano ancora oggi, mentre le bombe radioattive non utilizzate sono state scaricate nel mar Adriatico e mai recuperate.
14.11.15
PARIGI: STRAGE DI STATO E CONTROLLO DI MASSA
di Gianni Lannes
Della serie: terrorismo di Stato e vite umane spezzate per sempre. La paura collettiva è la più efficace arma di
controllo delle masse, basta iniettarla ogni tanto anche a piccole dosi. Senza
scrupoli chi comanda manda in onda, come da copione, l’ennesima macelleria di civili (ben 128 persone assassinate a sangue freddo) per instaurare uno stato di emergenza e sospendere le libertà civili. Possibile che i servizi di sicurezza francesi, tra i più efficienti al mondo, non sapessero niente? Mai sentito nominare Eurogendfor? Una mattanza ha diversi scopi: intanto spaventa e distrae l’opinione pubblica,
porta fuori scena temi scottanti per piazzare sul proscenio un episodio
cruento. Attenzione: accadrà ancora, anche in Italia.
La Direzione generale della sicurezza esterna (Dsge)
ha sviluppato uno dei sistemi di ascolto e intercettazioni di massa più estesi
al mondo; un piano che si basa sulla collaborazione sugli operatori via cavo
Alcatel e Orange e si avvale delle intese spionistiche con Nsa e Government
communications headquarters (quartier generale delle comunicazioni del governo
britannico). Nel 2011 Parigi ha investito una montagna di denaro pubblico
in Osmos e Bull, due multinazionali al vertice nel settore delle intercettazioni
e delle comunicazioni in rete. I loro programmi analizzano in tempo reale il
contenuto del traffico e individuare quasi chiunque. Insomma, il governo Valls
sta perfezionando tecniche e tecnologia per entrare sempre più nelle vite private
dei francesi, ma anche all’estero (vedi Italia).
13.11.15
11 SETTEMBRE 2001: L'AUTOATTENTATO UNITED STATES OF AMERICA!
“Le tre
Torri distrutte da cariche
esplosive”. Le Torri del
World Trade Center di New York non sarebbero state distrutte dall’impatto di
due aerei di linea, bensì da un’operazione di demolizione controllata condotta
con esplosivi militari a base di nano-termite.
A muovere questa pesantissima accusa, che mette in una nuova e drammatica luce l’attentato dell’11 Settembre 2001, è l’associazione americana non profit Architects & Engineers for 9/11 Truth (Architetti & Ingegneri per la verità sull’11 Settembre), costituita dai 2.363 architetti e ingegneri statunitensi che hanno firmato una petizione indirizzata al Congresso degli Stati Uniti per riaprire una vera investigazione indipendente sulla distruzione del World Trade Center. A tale scopo, questi professionisti hanno appena realizzato una pubblicazione di 56 pagine intitolata Beyond Misinformation, What Science Says About the Destruction of World Trade Center Buildings 1,2 and 7 (Oltre la Disinformazione, Ciò che la Scienza Dice Circa la Distruzione dei Palazzi 1,2 e 7 del World Trade Center).
A muovere questa pesantissima accusa, che mette in una nuova e drammatica luce l’attentato dell’11 Settembre 2001, è l’associazione americana non profit Architects & Engineers for 9/11 Truth (Architetti & Ingegneri per la verità sull’11 Settembre), costituita dai 2.363 architetti e ingegneri statunitensi che hanno firmato una petizione indirizzata al Congresso degli Stati Uniti per riaprire una vera investigazione indipendente sulla distruzione del World Trade Center. A tale scopo, questi professionisti hanno appena realizzato una pubblicazione di 56 pagine intitolata Beyond Misinformation, What Science Says About the Destruction of World Trade Center Buildings 1,2 and 7 (Oltre la Disinformazione, Ciò che la Scienza Dice Circa la Distruzione dei Palazzi 1,2 e 7 del World Trade Center).
fonte:
11.11.15
SCIE BELLICHE: PROVE ONU
di Gianni Lannes
E' in atto una guerra ambientale non convenzionale contro la vita di Gaia e delle sue ignare creature. A fronte dell’omertà degli Stati occidentali, Europa
in prima linea, a copertura dei bombardamenti elettromagnetici nonché
attraverso il rilascio nell’aria di scie chimiche, operati sistematicamente
dalla NATO sui centri abitati, ovvero su ordine del governo degli Stati Uniti d’America,
con il beneplacito dei governi aderenti al patto atlantico Italia in primis, torno ad
evidenziare, come già in passato, le prove ufficiali delle Nazioni Unite e il
riscontro diretto nella realtà italiana.
La Convenzione sul divieto dell'uso di tecniche di
modifica dell'ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, nota anche
come Convenzione ENMOD, è il trattato internazionale che proibisce l’uso
militare ed ogni altro utilizzo ostile delle tecniche di modifiche ambientali.
La Convenzione è stata aperta alla firma il 18 maggio 1977 a Ginevra ed è entrata
in vigore il 5 ottobre 1978. La Convenzione, approvata dalla Risoluzione 31/72
dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1976, è entrata in
vigore il 5 ottobre 1978. Gli stati firmatari sono 48, inclusi gli USA, di cui
16 non hanno ancora ratificato il trattato. In totale gli Stati che vi hanno
aderito sono 76.
L'Italia ha firmato la Convenzione a Ginevra il 18 maggio 1977
e l'ha ratificata con la legge numero 962 del 29 novembre 1980, grazie al presidente
della Repubblica Sandro Pertini e all’approvazione quasi all’unanimità del
Parlamento.
7.11.15
SCIE BELLICHE: IL TABU’ DEL 21° SECOLO
di Gianni Lannes
Gli studenti universitari della facoltà di sociologia, se non l'hanno ancora capito, al primo anno di corso apprendono che la realtà è una costruzione sociale. Parimenti chi studia Fisica, sa che le scie di condensa dalle nostre parti si formano a partire dagli ottomila metri di altitudine e sempre più in alto, inoltre con determinati parametri (temperatura, pressione, umidità, eccetera).
L’origine di
una proibizione di massa è spesso una diretta conseguenza delle condizioni
ambientali ed economiche determinate da chi detiene il potere economico,
politico e militare. Il caso più emblematico è quello della guerra
ambientale, vietata sulla carta dalla convenzione dell’Onu, detta Enmod,
entrata in vigore nel 1978, di cui le scie chimiche sono la manifestazione più
evidente, ma non l’unica. E' in atto una guerra ambientale non dichiarata e non convenzionale che sfrutta le forze della natura per provocare disastri, ma non solo. Ora, chi infrange un tabù - su cui poggiano interessi giganteschi, ma soprattutto indicibili alle masse silenti e ossequienti - viene etichettato dal potere come "folle" e non ha il diritto di parola pubblica. Non è un caso se l'eterodiretto dall'estero Matteo Renzi abbia minacciato di trattamento sanitario obbligatorio in televisione (un programma della Rai), e senza alcun contraddittorio. Insomma, il nulla che avanza nel baratro scavato per la moltitudine di cavie obbedienti. Non è altro che il vecchio e classico metodo totalitario della censura. Ma altro che leggende metropolitane. Le prove di tutto sono sotto gli occhi di tutti. Ma chi vuol vedere? Il resto del lavoro sporco lo compie il conformismo. A proposito: paghiamo sempre noi, in termini di perdita della salute e di esborso economico. Allora: la tecnocrazia ha sostituito la democrazia (apparente).
2.11.15
ARMI USA NELLO SPAZIO PER DOMINARE IL MONDO!
Pieter Bruegel, “I ciechi” (1568 - Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte). Dal quadro emana la rassegnazione di un'umanità che ciecamente procede verso un’abisso... |
di Gianni Lannes
Come in terra così nei cieli: la nocività come strategia globale di dominio. Nello spazio lo zio
Sam ha dispiegato sistemi d’arma insospettabili, non convenzionali, e li usa
contro l’umanità, mentre mass media e governi telecomandati dalle solite
multinazionali, gareggiano a negare l’evidenza. Si tratta di armi elettromagnetiche
mascherate dietro facciate pseudo scientifiche (dual use) come HAARP (stazioni fisse e mobili), proibite dalla
convenzione Onu, detta Enmod, firmata anche da Washington, entrata in vigore
nel 1978.
L’aspetto cruciale dell’american way bellico è interferire - con le buone o preferibilmente
le cattive - nelle dinamiche interne di qualsiasi paese del mondo, per imporre
l’ordine voluto dalle corporations. L’amministrazione governativa a stelle e strisce ha dispiegato da tempo la nuova politica spaziale
degli Stati Uniti d’America. L'US National Space Policy è il prosieguo degli accordi
segreti unilaterali, stipulati con i governanti europei nel 2001 sulla sperimentazione
climatica (Berlusconi firmò con Bush a Genova il 19 luglio 2001), messi in pratica dalla NATO. Le cosiddette
“scie chimiche (chemtrails è un termine
coniato dall’US Air Command, contenuto nei manuali istruttivi dell’aviazione
militare a stelle e strisce, a partire dal 1990) sono solo uno degli aspetti
visibili della guerra ambientale mediante uso di armi elettromagnetiche, per il dominio del mondo. Il Muos in Sicilia, è uno dei
4 terminali terrestri di guerra planetaria: è scritto anche nelle dichiarazioni
ufficiali e diplomatiche, come nel caso dell’ambasciata di Roma. Ma la gente in
Italia non legge libri e giornali, figuriamoci testi strategici.
L' US National Space Policy enuncia la
volontà di negare agli avversari l’accesso allo spazio. Le dieci pagine
declassificate del documento, contenenti le linee guida e gli obiettivi politico-economici,
sulla base delle richieste militari, affermano che «gli Stati Uniti preserveranno
i propri diritti, capacità e libertà d’azione nello spazio; e negheranno se
necessario, agli avversari l’accesso allo spazio, se necessario» per impedire
la messa in discussione del primato spaziale su cui si basa il primato
tecnologico militare degli Stati Uniti. Insomma, una sorta di trasposizione
nello spazio della National Security Strategy del 2002.
Di più, lo spazio è divenuto un nuovo medium di
conduzione della guerra. La libertà di azione bellica nello spazio è tanto
importante per gli affaristi d’oltre Atlantico, quanto lo è il potere aereo e
marittimo. Da qui discende il rigetto da parte USA di qualsiasi nuovo trattato
mirato a proibire il dispiegamento di armi nello spazio: «Gli Stati Uniti si
opporranno allo sviluppo di nuovi regimi legali o altre restrizioni che cerchino
di proibire o limitare l’accesso o l’uso dello spazio da parte degli Stati
Uniti».