Roma: il ripudio della guerra - foto Gilan |
di Gianni Lannes
Per ordine dello zio Sam in barba all'articolo 11 della Costituzione repubblicana. La nuova campagna acquisti bellici negli States
è come al solito a carico degli ignari italiani. Più armi di sterminio: si passa da 90 a 115 avanzatissime macchine da guerra di quinta generazione. Invece di risanare l'ambiente inquinato e proteggere le aree a rischio idrogeologico, potenziare scuola e sanità pubblica investendo nella cultura, il governo Meloni sperpera una montagna di denaro pubblico per l'ambito militare ed elude il controllo del Parlamento. Una folta schiera
di cacciabombardieri a capacità nucleare F-35 per la colonia Italia,
targati Lockeed-Martin, alla modica cifra di 18 miliardi di euro (per
ora). Lo attesta il Documento programmatico pluriennale della Difesa
2024-2026, licenziato il 12 settembre 2024 dal ministro al ramo Guido
Crosetto: all’Aeronautica militare italiana toccheranno altri
quindici F-35A (a decollo e atterraggio convenzionale) e cinque F-35B
(a decollo corto e atterraggio verticale). Secondo le direttive
governative - dettate dai padroni United States of America - alcuni
dei nuovi aerei, oltre che nelle attuali basi dove è già operativo
questo tipo di velivolo (Ghedi, in Lombardia: 6° Stormo, e Amendola,
in Puglia: 32° Stormo) troveranno base operativa a Decimomannu. La
base sarda, insieme a quella di Grottaglie (in Puglia) per la Marina,
sarà attivata nel contesto della Fase 2b in atto.
Il programma per il potenziamento della flotta aerea militare italiana prevede attualmente un totale di 115 velivoli F-35 (95 per l’Aeronautica, 20 per la Marina) rispetto ai 90 previsti fino alla recente pubblicazione del Documento programmatico, per il quale si stima una spesa complessiva di oltre 18 miliardi di euro: senza contare gli altri 24 jet da combattimento Eurofighter. Per la sola fase 2b, quella che riguarda anche Decimomannu, avviata due anni fa, la spesa prevista è di 7 miliardi di euro. A proposito: sempre nel Belpaese gli "alleati" di Washington hanno stivato - ad Aviano, Ghedi, Catania (Sigonella) - un arsenale di bombe nucleari modello B61-12; a cui si aggiunge Camp Darby a Livorno per il resto dell'armamentario atomico ad uso terrestre. Detto altrimenti: Italia sempre più succube dei guerrafondai angloamericani e per niente sovrana o indipendente.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.
https://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/DI0117.pdf
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/docnonleg/49869.htm
https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/1429398.pdf
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=f35
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=crosetto
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