BIOGRAFIA

24.7.24

PALESTINA: GENOCIDIO SENZA FINE?

 


 

di Gianni Lannes

Mentre lo sterminio israeliano dei palestinesi prosegue grazie anche alla fornitura di armi nordamericane, tedesche e italiane, è giunta la sentenza consultiva della Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, richiesta dall'Assemblea generale dell'Onu nel dicembre dell'anno 2022: "Lo Stato di Israele ha l'obbligo di porre fine alla sua presenza illegale nei territori palestinesi occupati il più rapidamente possibile, di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento, di evacuare tutti i coloni e di risarcire i danni arrecati".

Ecco la risposta arrogante del macellaio Netanyahu: "Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e samaria. Nessuna falsa decisione dell'Aja distorcerà questa verità storica, così come non si può contestare la legalità dell'insediamento israeliano in tutti i territori della nostra patria". Un delirio degno del fascista suo ministro Ben Gvir, lontano da una visione laica e democratica, Parole così arroganti non sono state mai pronunciate a memoria umana da un primo ministro di Tel Aviv, neanche dallo stragista Ariel Sharon. Dunque, i palestinesi non esistono. Eppure sul premier Netanyahu e sul ministro Gallant dal 21 maggio 2024 pende un mandato d'arresto emesso dalla Procura della Corte penale internazionale, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Inoltre, c'è la decisione del gennaio scorso della Corte di giustizia internazionale delle Nazioni Unite (massima assise di giustizia al mondo) su denuncia dello Stato del Sudafrica di incriminare lo Stato d'Israele per "plausibile genocidio".

Anche la Striscia di Gaza è da considerare territorio occupato. L'illegalità israeliana dura da almeno 57 anni che hanno di fatto cancellato tra l'altro due Risoluzioni dell'Onu che imponevano a Israele il ritiro dall'occupazione. In più di mezzo secolo sono andate in onda nuove violenze, l'annessione del territorio palestinese, l'istituzione di un regime di apartheid, la costruzione del muro di separazione, nuove colonie ebraiche con la cacciata degli autoctoni palestinesi diventati profughi nella loro terra o in altri paesi mediorientali, dove sono stati raggiunti da tante altre stragi, come quella di Sabra e Shatila in Libano, nonché furto delle risorse primarie come acqua e idrocarburi.

In Palestina c'è la guerra di sterminio e oppressione dei palestinesi. Nel resto del mondo invece due pesi e due misure: Israele è stata pure ammessa alle Olimpiadi di Parigi 2024. La litania di vittime a partire dai bambini scorre ogni giorno nell'indifferenza generale. Davanti ai nostri occhi scorrono non solo le violenze ma le privazioni cui sono sottoposti gli esseri umani di ogni età, foriere di nuovi 7 ottobre.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/ 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele 

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