BIOGRAFIA

8.5.24

IL FIUME RUBATO!

 

Tirino (località S. Martino a Capestrano) - foto Gilan


di Gianni Lannes

Hai mai visto il Tirino (o Tritano) che nasce dal Gran Sasso e corre verso l'Adriatico tuffandosi nell'Aternum confluendo nel Pescara, dove accanto sfilano brandelli dell'antica strada romana Claudia Nova e gli uomini oggi fanno strage di alberi plurisecolari? C'era una volta una gigantesca cascata poi annientata con la benedizione di un amen. Prima ancora di Bussi Officine c'era un tempo una comunità di pescatori stanziali, economie legate alla vite e alla maioliche (vale a dire all'acqua e al fuoco) tutte inesorabilmente soppiantate dalla modernità cancerosa. Qui dove scorre un fiume sfruttato, anzi rubato e comunque non muore la bellezza naturale nonostante la predatoria azione antropica, c'era una volta un paradiso terrestre attorniato da mulini medievali ormai abbandonati e diroccati. Colori, suoni, riflessi, visioni e paesaggi primordiali resistono al peggio e si oppongono al fallimentare dogma industriale persistente nella mentalità locale. Il Tirino non è un oggetto qualunque ma un soggetto straordinario, vivo e vitale.

Tirino - foto Gilan
 

Una meraviglia della natura e al contempo uno scrigno di storia sepolta. A monte le sue acque sono cristalline, ma a valle sono state trasformate in una cloaca industriale color tombino raggrumato, perché portano via le scorie delle fabbriche chimiche (ormai sedimentate nell'ecosistema come il mercurio) in aggiunta ai rifiuti fognari mal depurati del paese di Bussi e sulle sue rive terminali non cresce da più di cent'anni un filo d'erba sano. Un'acqua talmente sporca e avvelenata che raggela l'occasionale viandante. 

Bussi sul Tirino (il passato rimosso) archivio Gilan

 


Le bonifiche delle gigantesche discariche sequestrate nel 2007 e nel 2014? Ancora non pervenute integralmente. Sul sito della Dinamite Nobel e del Centro Chimico Militare dello Stato tricolore dove si produceva l'iprite per le bombe usate in Etiopia, le stesse trafugate dai soldati tedeschi in un deposito della Regia Aeronautica ad Urbino e affondate al largo di Pesaro (dove ancora giacciono su bassi fondali in almeno 4 punti di inabissamento) e sulla vasta area Montecatini-Montedison-Solvay è sorta una centrale turbogas targata Edison (gli inquinatori prfofittano sempre grazie alla subdola rassegnazione di tanta gente e al miope crassume degli amministratori pubblici); e per non farsi mancare davvero nulla ancora di recente è sorto un complesso chimico in nome di una folle reindustrializzazione gettonata dai politicanti locali e dai pennivendoli in circolazione.

Capestrano (S.Martino): ponte di epoca romana demolito negli anni '70 - archivio Gilan

 


Insomma, l'epopea incredibile e misconosciuta consumata in oltre un secolo e passa di inquinamento, nonché di collusione tra potere politico e industriale. La vicenda epica e struggente di contadini e artigiani che diventano operai nella fabbrica della morte, vale a dire i meccanismi perversi attraverso cui varie forme di potere hanno operato e continuano impunemente a trafficare per uno sfruttamento sistematico delle risorse naturali e delle persone in nome di un progresso illusorio.

Oggi si salva soltanto il ramo che corre nel territorio di Capestrano (dove negli anni '70 il sindaco autoctono fece demolire un monumentale ponte romano) anche se poi al confine bussese incombe nel Tirino dagli anni '70 un gigantesco allevamento marchigiano di trote, fonte di inquinamento ignorato dalle autorità di ogni ordine, livello e grado di irresponsabilità. Anche in loco, nessuno osa fiatare: il business canoe rende almeno le briciole del turismo occasionale che piomba d'estate e tacita chiunque spalmando una pioggerella di facile denaro.

Eppure il Tirino riserva meravigliose sorprese a ben scandagliare, nonostante il paese bussese l'abbia in gran parte inglobato col cemento dove un tempo c'erano vigne ormai estinte: la presenza di rare microrchidee come l'Orchis Purpurea e l'Orchis Italica e perfino la pianta del Papiro, oltre ad una varietà floristica davvero straordinaria che vegeta anche in acqua. E così la fauna, elemento di connessione con l'arcaico: l'anatra, ad esempio, era un animale sacro nell'età del bronzo. Con la sua triplice facoltà di camminare, volare e nuotare l'anatra, appunto, è terra, aria e acqua, insieme.

Questo fiume è una presenza a così antica, primordiale e decisiva da trasformarsi lui stesso in personaggio. È il fiume che intaglia la morfologia del paesaggio, cangiante e vulnerabile. Un tempo il Tirino forgiava la natura degli abitanti di quel paesaggio che lavorano la terracotta (estinti) e le loro vicende.

Nella valle delle tre sorgenti l'acqua è l'elemento universale con una miriade incalcolabile di risorgive e polle subacquee da cui seguita a sgorgare la vita. Anche un fiume martoriato può sempre risorgere con una salvaguardia reale. A quando il rinascimento del Tirino? 

Riferimenti:

Gianni Lannes, L'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

Gianni Lannes, Bombe a...mare, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2014/04/abruzzo-un-secolo-di-avvelenamento.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2014/04/armi-chimiche-due-fabbriche-segrete.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Tirino

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Abruzzo 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=iprite

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/02499&ramo=C&leg=17 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/20857&ramo=C&leg=9 

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https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/00430&ramo=C&leg=18 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/03722&ramo=S&leg=17 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/33491&ramo=C&leg=13 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/07266&ramo=S&leg=17 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/14844&ramo=C&leg=17 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/18636&ramo=C&leg=17 

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/08962&ramo=C&leg=11 

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