BIOGRAFIA

8.3.23

SCIE BELLICHE NEL CIELO AL PARLAMENTO EUROPEO!

 

Bruxelles (aprile 2014): foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

 

di Gianni Lannes

Cieli sempre più affollati e inquinamento dell'aria in aumento esponenziale: l'Italia - attestano i rapporti annuali “Air Quality Europe” - detiene il primato europeo per relative morti premature. Nel Belpaese le autorità fanno finta di niente, mentre tanta ignara gente si ammala e spesso trapassa rapidamente.

Strasburgo (dicembre 2008) foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Quale complotto? Piuttosto negazionismo istituzionale. A Strasburgo da anni e più volte sono state presentate interrogazioni documentate in merito al dilagante fenomeno. Ad esempio, la seguente interrogazione scritta E-1446/04 di Paul Lannoye (Verts/ALE) alla Commissione europea non ha avuto mai risposta:

«Nella sua risoluzione del 28 gennaio 1999 sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera (A4-0005/1999)[1] il Parlamento, considerando che il sistema HAARP era volto alla manipolazione dell'ambiente a fini militari (considerando R), chiedeva che tale sistema fosse da considerarsi una questione mondiale (paragrafo 24) e richiedesse una valutazione da parte dell’ufficio STOA relativamente tanto al suo impatto ambientale (sia a livello locale sia mondiale), quanto al suo impatto sulla salute pubblica in generale. Peraltro, il paragrafo 26 invitava la Commissione europea a valutare se vi fossero conseguenze per l’ambiente e per la salute pubblica del programma HAARP per quanto concerne l’Europa artica e a riferirgli i risultati delle sue ricerche. A cinque anni di distanza, non ho ancora avuto modo di sapere se sia stata stilata o meno tale relazione. La Commissione potrebbe comunicarmi le iniziative che ha intrapreso al riguardo?».




Il 3 marzo 2015 ben 20 europarlamentari si sono rivolti alla predetta Commissione attraverso l'interrogazione E-003449-15:

«I cittadini europei sono sempre più preoccupati riguardo al programma HAARP (Progetto di ricerca aurorale attivo ad alta frequenza), che sarebbe un programma di difesa militare gestito congiuntamente dalle Forza aeree e navali statunitensi e dall'Istituto di geofisica dell'università dell'Alaska. La sottocommissione per la sicurezza e il disarmo del Parlamento ha tenuto un'audizione su HAARP e altre «armi non letali» il 5 febbraio 1998 a Bruxelles. Nella relazione del Parlamento del 14 gennaio 1999 su ambiente, sicurezza e politica estera, il programma è stato descritto come un sistema di armi che perturba il clima. Notevoli perplessità sono emerse sulla sua legalità in base al diritto internazionale, al suo grande impatto sull'ambiente e alle sue implicazioni ecologiche ed etiche, aspetti che dovrebbero essere esaminati da un organismo internazionale indipendente prima di procedere a ulteriori ricerche e prove. Dal momento che in teoria HAARP potrebbe essere associato alle politiche dell'UE, segnatamente in materia ambientale, si chiede alla Commissione: 1.HAARP è considerato un'«arma»? Qual è il suo obiettivo, dove è stato installato e cosa è capace di fare? 2.Intende la Commissione prendere misure al riguardo così da rispondere ai timori dei cittadini (impatto sull'ambiente, sul clima, sulla salute, ecc.)?».

La lapidaria risposta della Vicepresidente Mogherini a nome della Commissione è giunta il 10 luglio 2015:

«La Commissione è a conoscenza sia dell'audizione sul programma HAARP tenutasi nel 1998 presso la sottocommissione per la sicurezza e il disarmo del Parlamento che della relazione del Parlamento del 14 gennaio 1999. La questione specifica di HAARP non è stata oggetto di ulteriori discussioni presso gli organi competenti dell'UE e la Commissione non è a conoscenza di recenti iniziative volte a iscriverla all'ordine del giorno».

Eppure, mediante la Risoluzione del Parlamento europeo del 29 settembre 2011, al punto 90, almeno sulla carta «si oppone alle proposte di applicazione della geoingegneria su larga scala».

Più di tutto e soprattutto, già la Risoluzione del Parlamento europeo del 28 gennaio 1999 aveva evidenziato il gravissimo fenomeno bellico in atto:

«considerando che, malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell'ambiente come arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP con base in Alaska... 4. rileva che i test nucleari effettuati nell'atmosfera e nel sottosuolo hanno diffuso su tutto il pianeta, in conseguenza della precipitazione radioattiva, grandi quantità di cesio 137 radioattivo, stronzio 90 ed altri isotopi cancerogeni ed hanno provocato danni notevoli all'ambiente e alla salute umana nelle zone di sperimentazione (…) 8. invita pertanto i militari a sospendere tutte le attività che contribuiscono a danneggiare l'ambiente e la salute e ad adottare tutte le misure necessarie per disinquinare e decontaminare le aree colpite; (…) 17. sottolinea l'importanza di rafforzare la prevenzione nell'intento di scongiurare catastrofi ambientali e naturali; 18. esorta la Commissione a svolgere uno studio approfondito delle minacce ambientali con riflessi sul piano della sicurezza in Europa e ad elaborare un "Libro verde" sull'impatto ambientale delle attività delle forze armate; (…) 21. reputa che la segretezza nell'ambito della ricerca militare vada combattuta e che occorra promuovere il diritto alla trasparenza e alla verifica democratica dei progetti di ricerca militari; (…) 23. rileva che una delle minacce ambientali potenzialmente più gravi non lontano dai confini dell'Unione europea è l'assenza di controlli sui residui prodotti dalla gestione delle armi nucleari e sui depositi di armi biologiche e chimiche come pure sul risanamento dei danni provocati dalle attività militari; sottolinea l'importanza del fatto che gli Stati membri si adoperino per una più stretta cooperazione internazionale, ad esempio nel quadro dell'ONU e della Partnership per la pace, allo scopo di distruggere queste armi nel modo meno nocivo possibile per l'ambiente; (…) 27. reputa che il sistema HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project) sia da considerarsi, a causa del notevole impatto sull'ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento; lamenta il fatto che l'Amministrazione degli Stati Uniti abbia ripetutamente rifiutato di inviare un rappresentante per offrire prove nel corso dell'audizione pubblica o in occasione di una riunione successiva della sua commissione competente in merito ai rischi per l'ambiente e per la salute collegati al programma di ricerca sulle radiazioni ad alta frequenza (HAARP) attualmente finanziato in Alaska; 28. chiede al gruppo di esperti per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) di accettare di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in base ai risultati esistenti della ricerca sull'HAARP onde valutare la natura esatta e il livello di rischio posto dall' HAARP per l'ambiente locale e globale e la salute pubblica in generale; 29. invita la Commissione, in collaborazione con i governi di Svezia, Finlandia, Norvegia e Federazione russa a valutare le conseguenze per l'ambiente e per la salute pubblica del programma HAARP per quanto concerne l'Europa artica ed a riferire al Parlamento i risultati delle sue ricerche; 30. chiede in particolare una convenzione internazionale per una messa al bando globale di tutte le ricerche e di tutti gli sviluppi, sia militari che civili, volti ad applicare le conoscenze del funzionamento del cervello umano nel settore chimico, elettrico delle vibrazioni sonore o altro allo sviluppo di armi che possono consentire qualsiasi forma di manipolazione degli esseri umani, ivi compreso un divieto di qualsiasi impiego reale o possibile di tali sistemi; 31. esorta l'Unione europea e i suoi Stati membri ad adoperarsi per la conclusione di accordi internazionali volti a proteggere l'ambiente da inutili distruzioni in caso di guerra; 32. esorta l'Unione europea e i suoi Stati membri ad adoperarsi per la definizione di norme internazionali anche per la condotta delle forze armate in tempo di pace per quanto concerne il loro impatto ambientale (...)».

Piuttosto, il sonno della ragione altro che “teorie del complotto”. Non c'è alcuna dietrologia fantascientifica, ma solo fatti sempre più palesi a milioni di persone nel mondo, meno che in Italia. Evidentemente chi nega il fenomeno o non vuole guardare la realtà, oppure non ha mai letto la documentazione scientifica e tecnica in merito; ad esempio la Convenzione internazionale del 1978 (ENMOD) che vieta le sperimentazioni militari sull'ambiente, ratificata dalla legge italiana (sempre in vigore) numero 962 del 1980.

In diverse occasioni il Parlamento europeo ha affrontato il tema rovente della guerra ambientale non convenzionale in atto ad opera di USA/Nato. L'interrogazione scritta E-1453/03 risale al 14 aprile 2003:

«In riferimento ai punti 26-29 della risoluzione sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera (risoluzione del PE del 28 gennaio 1999 – A4-0005/1999[1]):

  1. (punto 26) la Commissione ha valutato se il programma HAAPR ha delle conseguenze per l’ambiente e per la salute pubblica per quanto concerne l’Europa artica e riferirà i risultati delle sue ricerche al Parlamento? In caso affermativo, quali conseguenze sono state determinate dallo studio?

  1.  (punto 27) Quali misure ha adottato la Commissione per realizzare ed attuare una convenzione internazionale per una messa al bando globale di tutte le ricerche e di tutti gli sviluppi, nonché dell’impiego di armi che possono consentire qualsiasi forma di manipolazione degli esseri umani?

  1.  (punto 28) Quali misure ha adottato la Commissione in vista della conclusione di accordi internazionali volti a proteggere l’ambiente da inutili distruzioni in caso di guerra?

  1.  (punto 29) Quali misure ha adottato la Commissione in vista della definizione di norme internazionali anche per l’attività delle forze armate in tempo di pace per quanto concerne il loro impatto ambientale?».

 

Ecco la risposta ufficiale a nome della Commissione europea il 3 luglio 2003:

«Il programma HAARP (High frequency Active Auroral Research Programme) per l'Europa artica è un programma militare. La Commissione non ha né la competenza né l'esperienza per effettuare un esame del tipo richiesto dal Parlamento al paragrafo 26 della sua risoluzione. Le richieste presentate ai paragrafi da 27 a 29, riguardano trattati e norme internazionali precipuamente attinenti a questioni militari, ad esempio il disarmo, che sono di competenza degli Stati membri».

Il 17 ottobre 2007 è la volta dell'interrogazione scritta E-4449/06 di Hiltrud Breyer alla stessa Commissione:

«Oggetto: Inspiegabili fenomeni atmosferici in Germania settentrionale. È la Commissione a conoscenza del fatto che, secondo molti media autorevoli, nei cieli della Germania settentrionale si stanno verificando fenomeni misteriosi? Già nel luglio 2005 vari schermi radar di diverse stazioni meteorologiche hanno osservato una presunta nuvola lunga sino a 400 km, benché non piovesse e il cielo non fosse coperto. L'inspiegabile rilevamento radar si è ripetuto alla fine del marzo 2006. Si tratta di un vero e proprio enigma per i meteorologi, i quali tuttavia concordano sul fatto che il fenomeno non ha alcuna spiegazione naturale come la presenza di stormi di uccelli o di cherosene degli aeromobili. Inoltre è da escludere un errore da parte dei dispositivi radar, in quanto diversi rilevamenti effettuati in modo indipendente hanno registrato la medesima situazione nei Paesi Bassi, ad Emden e Hannover. I meteorologi in tutto il territorio federale presumono che tali fenomeni nascondano esperimenti militari. Per esempio Jörg Asmus, meteorologo presso il Servizio meteorologico tedesco, ritiene che l'esercito stia volontariamente provocando cambiamenti meteorologici o stia simulando attacchi terroristici (cfr. Der Spiegel, 13/2006). Sia i fisici del Centro tedesco per l'aviazione e l'astronautica sia i geografi delle forze armate sono giunti alla conclusione che nell'atmosfera vengono rilasciate delle particelle per disturbare l'attività del radar di rilevamento delle precipitazioni. Anche l'Istituto federale dell'ambiente valuta seriamente il fenomeno. Di quali informazioni dispone la Commissione in merito ai fenomeni che interessano la Germania settentrionale? 1. Come vengono giudicati e spiegati? 2. Condivide la Commissione la valutazione di meteorologi, geologi e fisici, secondo cui gli inspiegabili fenomeni meteorologici e i rilevamenti radar sono riconducibili a esperimenti militari, in quanto nessuna spiegazione alternativa sembra possibile? 3. È la Commissione a conoscenza di esperimenti militari in Germania settentrionale allo scopo di contrastare il terrorismo o di influire sul tempo atmosferico? 4. Può la Commissione far sapere se tali esperimenti comportino rischi per la salute o di altro tipo a danno della popolazione e della natura? 5. Quale autorità dell'UE è oppure sarebbe responsabile per le informazioni in merito agli esperimenti militari? 6. Quali norme permettono lo svolgimento di tali esperimenti?».

La successiva interrogazione scritta E-2455/07 risale al 10 maggio 2007, ed è stata presentata da Erik Meijer alla sopradetta Commissione:

«Oggetto: Scie di condensazione degli aeromobili che non contengono più solo acqua ma che causano velature biancastre persistenti, dovute probabilmente alla presenza di bario, alluminio e ferro. 1. È la Commissione a conoscenza del fatto che, dal 1999, alcuni cittadini in Canada e negli Stati Uniti hanno denunciato la presenza crescente nell’aria di un nuovo tipo di scie di condensazione degli aeromobili, che talvolta rimangono per ore e che si espandono molto più che in passato, creando velature biancastre definite «oscuramento aereo» e che questo nuovo tipo ha particolarmente colpito l’attenzione delle persone perché è molto diverso dalle scie brevi, sottili come un tratto di matita che sono diventate familiari da quando gli aerei a reazione hanno iniziato a volare, che rimangono visibili per 20 minuti al massimo e che si creano solo se il vapore acqueo si condensa sulle particelle di polvere a causa delle basse temperature e dell’elevata umidità? 2. È la Commissione a conoscenza del fatto che le ricerche fatte da queste persone, le osservazioni dei piloti e le affermazioni delle istanze governative suggeriscono sempre di più che ciò che sta succedendo è che gli aeromobili emettono nell’aria secca piccole particelle contenenti bario, alluminio e ferro, un fenomeno che nel dibattito pubblico in America è noto come «scie chimiche»? 3. Diversamente dalle scie di condensazione, le scie chimiche non sono un prodotto inevitabile dell’aviazione moderna. Sa la Commissione quale sia lo scopo delle emissioni artificiali di queste sostanze terrestri nell’atmosfera? Aiutano le piogge, portano benefici alle telecomunicazioni o combattono il cambiamento climatico? 4. In quale misura l’oscuramento aereo e le scie chimiche vengono utilizzate nei cieli d’Europa, non dimenticando che molte persone anche qui sono convinte che il fenomeno sta diventando sempre più comune e sono interessate dal fatto che fino ad oggi se ne sa poco e non vi sono informazioni pubbliche a riguardo? Chi ha iniziato queste emissioni e come vengono finanziate? 5. A parte le supposte conseguenze positive delle emissioni di sostanze nell’aria, è la Commissione a conoscenza di possibili svantaggi per l’ambiente, la salute pubblica, l’aviazione e il ricevimento delle stazioni TV? 6. Che cosa si fa per evitare che singoli Stati europei o aziende adottino misure unilaterali il cui impatto transfrontaliero potrebbe essere giudicato indesiderato da altri Stati o da organizzazioni di cittadini? Vi è già un coordinamento a questo proposito? Svolge l’UE un ruolo in tutto ciò o prevede la Commissione un ruolo futuro e quali sono i suoi obiettivi in merito?».

«Emissione di scie chimiche in Irlanda»: è l'oggetto dell'interrogazione scritta E-3730/09, datata 15 luglio 2009, indirizzata da Jim Higgins (PPE) alla solita Commissione:

«Può la Commissione indicare quali misure ha intrapreso (o intende intraprendere) per garantire che l’emissione di scie chimiche da parte di un determinato aeromobile e l’inquinamento atmosferico derivante vengano vietati?».

«Effetti dei gas di scarico sulla natura e l'ambiente»: tema dell'interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003221/2011 del 2 marzo 2011:

«Sebbene sia stato dimostrato che i gas di scarico degli aerei hanno effetti sul clima, le conseguenze sono state analizzate in modo inadeguato sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Non sono state ad esempio sufficientemente approfondite, dal punto di vista scientifico, le conseguenze per la natura e l’ambiente del fenomeno della «formazione artificiale di nuvole», causata dalla prolungata presenza delle scie di condensazione nel cielo. Come intende promuovere la Commissione la ricerca sugli effetti concreti dei gas di scarico degli aerei su clima e ambiente e quali risorse finanziarie intende stanziare a tale scopo? Le osservazioni di studiosi indipendenti hanno evidenziato che attualmente vengono emesse sostanze nell’atmosfera attraverso gli aeromobili che dovrebbero influire sul cambiamento climatico. Ciò avverrebbe in modo regolare e sistematico anche negli Stati membri dell’UE dal 2004, nel contesto del programma denominato «Geo-Engineering». Tale programma è stato attuato senza analizzare quelli che gli scienziati ritengono essere i possibili effetti di tali interventi sull’ambiente e sulla biodiversità. Può la Commissione confermare che esiste un simile programma? Può altresì confermare che vengono sporadicamente aggiunti additivi al combustibile per gli aerei allo scopo di influire sui fenomeni atmosferici? Come intende la Commissione promuovere concretamente la ricerca su tali emissioni specifiche nell’atmosfera attraverso lo stanziamento di risorse finanziarie? In occasione dell’incontro di Nagoya (Giappone) alla fine dello scorso anno, i firmatari della Convenzione sulla diversità biologica delle Nazioni Unite, compresi 110 ministri dell’Ambiente, hanno richiesto consensualmente una moratoria mondiale per i progetti nel quadro del «Geo-Engineering», fin tanto che le conseguenze non siano state sufficientemente studiate dal punto di vista scientifico. Qual è la posizione della Commissione in relazione alla moratoria nell’ambito del «Geo-Engineering»? Intende la Commissione esortare gli Stati membri a rispettare la richiesta della Convenzione delle Nazioni Unite?».

«Scie chimiche»: titolo dell'interrogazione con richiesta di risposta scritta E-006621/2011 datata 27 giugno 2011:

«Una recente domanda di un elettore ha portato all'attenzione dell'interrogante la questione delle scie chimiche. Siamo stati informati che si tratta di scie chimiche rilasciate dai velivoli a fini geoingegneristici e che l'idea ha avuto origine negli Stati Uniti. Si teme la possibilità che tali scie tossiche si trovino nello spazio aereo europeo. Dispone la Commissione di alcuna informazione al riguardo? Ritiene che tale questione meriti ulteriori indagini? Intende fornire ulteriori commenti?».

E ancora, «Scie chimiche dannose per la salute»: oggetto dell'interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002906/2012 del 15 marzo 2012:

«Secondo un blogger italiano, dal 1996 ad oggi si è intensificata la presenza di scie chimiche, dette anche chemtrails, fenomeno che molti ignorano. Tali scie, a differenza di quelle di condensazione, non si dissolvono in breve tempo nell'atmosfera. Inoltre, esistono prove che attestano la presenza nelle scie di elementi chimici dannosi. Alcuni ricercatori hanno studiato la composizione e gli effetti di questo fenomeno che, ai nostri occhi, sembra innocuo e comune. A detta di questi studiosi, le scie chimiche sono la conseguenza di operazioni sperimentali che hanno molteplici scopi. Gli obiettivi principali, seppur non dimostrati, spaziano dal settore della meteorologia a quello militare. Le analisi effettuate hanno accertato la presenza dei seguenti elementi nelle chemtrails: bario, alluminio, torio e cesio radioattivi, rame, titanio, silicio, litio, cobalto, piombo, etilene dibromide o dibromuro e alcuni agenti patogeni. Le scie chimiche possono causare una sindrome definita Morgellons. Si tratta di un morbo che provoca un grave deperimento dell'organismo. Oltre a questa malattia, le chemtrails sono associate ad altre patologie come forme tumorali, morbo di Parkinson e disfunzioni cardiache. Considerato che gli effetti sulla salute umana provocati dalle scie chimiche descritti dal blog sembrano essere molto gravi, può la Commissione far sapere se è al corrente degli effetti delle scie chimiche e quale sia la posizione dell'Unione europea per quanto riguarda gli scopi perseguiti che sono all'origine del fenomeno?».

Risultato? Una menzogna ufficiale, ovvero la «Risposta data da Janez Potočnik a nome della Commissione europea, il 21 maggio 2012:

«La Commissione è al corrente delle denunce relative ai chemtrails e ha risposto in diverse occasioni in merito a domande analoghe da parte dei cittadini o delle istituzioni (ad es. E-002455/07 di Erik Meijer e E-006621/11 di Nessa Childers)[1]. Tuttavia, essa non ha riscontrato prove delle affermazioni relative agli effetti negativi sulla salute umana. La Commissione è a conoscenza di diversi programmi di ricerca[2] nel corso dei quali piccoli quantitativi di sostanze di marcatura innocue vengono rilasciati per convalidare modelli di dispersione per la protezione civile (ad esempio emissioni accidentali di sostanze chimiche o di radioattività) o per le previsioni meteorologiche. Non vi sono prove del fatto che tali emissioni abbiano un effetto dannoso per la salute umana. La Commissione non è a conoscenza di eventuali emissioni deliberate di sostanze tossiche quali metalli pesanti o sostanze patogene rilasciate da suoli, aeromobili o altro, che possano danneggiare la salute umana».

Tuttavia, nell'anno 2007, l'OMS aveva pubblicato il rapporto “Health risks of heavy metals from long-range transboundary air pollution”.

Non è tutto. L'interrogazione E-006663/2012, intitolata esplicitamente “Chemtrails from aircraft”, risale al 3 luglio 2012:

«Chemtrails released from aircraft are becoming more and more visible, a fact that is evidenced and acknowledged by the scientific community. They are the result of scientific experiments, on the one hand, or, on the other, of interventions for health purposes, for the protection of agriculture, or, last but not least, for climate protection purposes, in particular with a view to combating global warming. 1. Has the Commission carried out any studies in relation to these practices or have any of the Member States done any studies on this? 2. Does the Commission know of any existing Member-State or private initiatives in this respect? Is it aware of any geoengineering studies on the greenhouse gas effects? Why has the Commission not insisted on investigating the matter with the Member States? Why was the European Environment Agency not involved more closely? 3. Taking into consideration the potential impact of such practices, notably side-effects or other cumulative effects arising from the chemical substances used, is the Commission planning to study and possibly regulate these activities, in particular when carried out within EU airspace?».

Il 17 luglio 2013 l’allora europarlamentare Matteo Salvini, attuale vice presidente del consiglio dei ministri, presentò alla Commissione europea l’interrogazione denominata E-008804-13, denominata “Scie chimiche e geo-ingegneria”:

«Una vasta parte della comunità scientifica internazionale ritiene che le scie rilasciate dagli aerei disperdano nell'aria sostanze tossiche, quali alluminio, bario e ferro, e siano pertanto estremamente pericolose. La presenza di queste sostanze nell'atmosfera e gli effetti che hanno sull'uomo — si veda la sindrome di Morgellus, già oggetto d'interrogazione parlamentare (E‐002906/2012) –, su fauna, flora e quindi sull'intera catena alimentare sono stati illustrati durante un seminario che si è tenuto in seno al Parlamento europeo nel marzo 2013. Può la Commissione spiegare su quali basi scientifiche l'inalazione continuata di metalli pesanti e il depositarsi di essi sul suolo (contaminando acqua e cibo) siano del tutto innocui per il mantenimento di elevati standard qualitativi di vita di 500 milioni di europei? Le informazioni pubbliche riguardo a scie chimiche e geo-ingegneria appaiono inadeguate. Solo sul sito del Parlamento tedesco è possibile trovare documenti che spiegano cosa sia la geo-ingegneria. Come mai questo tipo d'informazioni sono taciute nella gran parte degli Stati europei e dalla Commissione europea? Quale è il livello di coinvolgimento dell'Agenzia europea dell'ambiente? Nel settembre 2009 (risposta all'interrogazione E-3730/2009 dell'on. Jim Higgins), la Commissione dichiarò di aver intenzione di seguire gli sviluppi scientifici in questo campo e di intervenire una volta che l'impatto fosse più chiaro. Può la Commissione riferire quale sia lo stato di avanzamento di questi sviluppi scientifici da lei seguiti? Nel settembre 2011 (risposta all'interrogazione E-006621/2011 dell'on. Nessa Childers), la Commissione si impegnò a «indagare sulle ripercussioni climatiche non correlate alle emissioni di CO2 del settore aereo» e a «presentare una proposta in merito, nel quadro delle politiche globali dell'UE in materia di cambiamenti climatici in futuro». Può la Commissione fornire informazioni sullo stato di avanzamento di queste indagini e di tale proposta?».

L'ennesima risposta palesemente evasiva e menzognera della Commissione risale al 3 settembre 2013:

«i dati scientifici disponibili indicano che le emissioni degli aeromobili non costituiscono una fonte rilevante di dispersione di metalli pesanti nell'atmosfera o nell'ambiente in generale. Sebbene vari metalli pesanti siano emessi nell'atmosfera da altre fonti, la loro inalazione diretta conta per una percentuale irrilevante nell'esposizione complessiva dell'uomo a tali inquinanti: questa dipende direttamente dai livelli elevati di tali metalli negli alimenti e nell'acqua potabile, la cui contaminazione è dovuta alle concentrazioni presenti in natura o alle emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha esaminato il rischio sanitario complessivo derivante dall'esposizione ai metalli[1] riscontrandone la rilevanza, soprattutto a causa dei livelli elevati di cadmio, piombo e mercurio presenti nell'ambiente: i cittadini dell'Unione risentono quindi di questa situazione. La Commissione non ha taciuto nessuna informazione in merito alle questioni sollevate nell'interrogazione. Poiché la funzione specifica dell'Agenzia europea dell'ambiente è fornire alle istituzioni dell'UE fatti e dati oggettivi sull'ambiente, le questioni sollevate nell'interrogazione esulano dal suo mandato. Peraltro l'Agenzia ha risposto sul suo forum pubblico ai quesiti che le sono stati sottoposti al riguardo[2]. La Commissione intende studiare gli effetti del trasporto aereo sul clima che esulano dalla problematica della CO2 e sostiene le attività di ricerca in corso volte a quantificarli e a stabilire il modo in cui attenuarli. Al momento, tuttavia, la sua priorità è collaborare con l'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO) al fine di definire un approccio globale alla riduzione delle emissioni di CO2 imputabili al trasporto aereo internazionale».

Si arriva così all'interrogazione E-000922-14 del 29 gennaio 2014, intitolata testualmente “Stratospheric aerosol geoengineering and aerial aerosol spraying”:

«Can the Commission please advise me as to the current situation as regards both existing and proposed European legislation on stratospheric aerosol geoengineering and aerial aerosol spraying».

«Geoengineering and NATO exercises»: è l'oggetto dell'interrogazione E-003690-14, datata 26 marzo 2014:

«I am concerned about some white aircraft trails that have been spotted over Bedfordshire recently. These white trails are different from trails left by normal aircraft. It has been suggested that these white trails are in fact ‘chemtrails’ left by military aircraft during NATO operations. Additionally, these trails could have been left on purpose as part of a geoengineering plan to change the Earth’s environment in order to control global warming through a technique that releases ‘stratospheric aerosols’ into the upper atmosphere. 1. Does the Commission or the European Environment Agency have a position on the use of atmospheric aerosols as part of geoengineering? 2. Is the Commission aware of any NATO or military involvement in a geoengineering project related to atmospheric aerosols? 3. What threat is there to human health from these chemtrails?».

Il 19 maggio 2015 tocca all'interrogazione E-007937-15, che ha come emblematico oggetto «‘Chemtrail’ method of military geoengineering for changing the climate. Environmental and health risks and commercial reasons for participating in climate policies»:

Four employees of Spain’s Meteorological Agency have confessed that Spain is being sprayed nationwide by aircraft that are spreading lead dioxide, silver iodide and diatomite through the atmosphere. The objective is to keep rain away and allow temperatures to rise, which creates a summer climate for tourism while benefiting corporations in the agricultural sector. In turn this is causing very severe instances of the extreme weather phenomenon known in Spanish as ‘gota fría’[1]. The autonomous communities of Murcia and Valencia and the province of Almeria are the most affected, to the extent that not a drop of rain falls in over seven months, catastrophic ‘gota fría’ storms are generated, and respiratory diseases are caused among the population due to the inhalation of the lead dioxide and other toxic compounds. These aircraft are taking off from San Javier military airport in Murcia. Can the Commission confirm that it has received a report from Spanish meteorologists asking it to adopt a position on this matter? What is the Commission’s view of this situation? Does the Commission think that there are commercial reasons for these actions by governments, in particular, relating to the interests of food sector corporations, energy companies and the pharmaceutical and medical industries?».

“Chemtrails”: è il titolo dell'interrogazione E-005130-17 alla Commissione europea del 28 luglio 2017:

«Citizens, farmers and numerous environmental organisations, both in Europe and on other continents, show continued interest in long-lasting trails left in the sky by high-flying aircraft. Particularly disturbing are the reports on chemtrails, chemical trails caused by spraying chemicals in the atmosphere in an effort to change weather (geoengineering) and damage the environment and human health. Is the Commission aware of chemtrails and of any instances of their being used in the EU? Has the Commission taken any action so far to analyse that phenomenon and evaluate its effect on the environment and EU citizens? How does the Commission plan to protect EU citizens against such activities?».


Riferimenti:

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do;jsessionid=6F2CD10E59F869AD1FB9A57F01F8F11E.node2?language=IT&pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2006-4449+0+DOC+XML+V0//IT

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2007-2455+0+DOC+XML+V0//IT

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-4-1999-0005_IT.html?redirect#_section1

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-5-2004-1446_IT.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2011-003221_IT.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-4-1999-0005_IT.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-5-2003-1453_IT.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2011-006621_IT.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2012-006663_EN.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-7-2011-0430_IT.pdf

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2014-000922_EN.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2014-003690_EN.html?redirect

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-8-2015-003449_IT.html?redirect

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2F%2FEP%2F%2FTEXT+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+XML+V0%2F%2FEN#_pa

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2013-008804+0+DOC+XML+V0//IT

http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2011-006621&language=IT

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-8-2017-005130_EN.html

https://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0007/78649/E91044.pdf

https://remon.jrc.ec.europa.eu/Renderers/FileNotFoundHandler.ashx?aspxerrorpath=/past_activities/etex/8.htm

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-8-2015-007937_EN.html?redirect


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1953d844-84a8-4eab-97bd-438d7a2d070d.html

http://www.eea.europa.eu/it/themes/air

http://www.eea.europa.eu/it/pressroom/newsreleases/molti-cittadini-europei-sono-ancora/morti-premature-attribuibili-allinquinamento-atmosferico

https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/court-justice_it

http://www.europarl.europa.eu/news/it/news-room/plenary/2016-11-21/3 

http://www.isprambiente.gov.it/files/via/Analisi_nuova_direttiva_VIA_201452UE.pdf 

http://www.europarl.europa.eu/pdfs/news/expert/newsletter/20161107NEW50321/20161107NEW50321_it.pdf 

http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2016/589821/EPRS_BRI%282016%29589821_EN.pdf 

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A8-2015-0249&format=PDF&language=IT 

https://www.isprambiente.gov.it/files/acqua/legge36-94.pdf

https://www.eea.europa.eu/publications/air-quality-in-europe-2021

https://www.eea.europa.eu/publications/air-quality-in-europe-2020-report

https://www.eea.europa.eu/publications/air-quality-in-europe-2019

https://link.springer.com/epdf/10.1007/s11356-022-19025-0?sharing_token=nzl6Tz-onurE_So28ypBI_e4RwlQNchNByi7wbcMAY6FdtXwB0mQSZLcAIWqucW1fpGDN4p9uwwEQqW_iqrZS7y3MZI_cjXJtsohK3QPQelyxKzklBQxCd5kWax1jfR28hDo-pYzzg5HgBZ1ssr-A3UTjTu1hi4-gyu2KmXkOX4%3D

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935121004916?casa_token=1f1YnN160MAAAAAA:mF8eLkQ7cE3HWHIj8nzBFj-kc2FcCPKr4OASXltBFu3Db9YQ1q9-4nLBJAge7EZK38i-Zy8T

https://apps.dtic.mil/sti/citations/ADA333462#:~:text=In%202025%2C%20US%20aerospace%20forces,in%20ways%20never%20before%20possible.






SCIE CHIMICHE, HAARP E GEOINGEGNERIA:

INTERROGAZIONI AL PARLAMENTO EUROPEO, COMMISSIONI D’INCHIESTA, RELAZIONI E RISOLUZIONI


·14 gennaio 1999 A4-0005/99

Relazione sull'ambiente, la sicurezza e la politica estera Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa Relatrice: on. Maj Britt Theorin


·28 aprile 2003

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1453/03 di Hiltrud Breyer (Verts/ALE) alla Commissione

Oggetto: Risoluzione del PE del 28 gennaio 1999 — A4-0005/1999 — Risoluzione sull'ambiente, la sicurezza e la politica estera

3 luglio 2003

Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione


·29 aprile 2004

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1446/04 di Paul Lannoye (Verts/ALE) alla Commissione

Oggetto: Sistema HAARP e seguito dato dalla Commissione alla risoluzione adottata dal Parlamento nel 1999


·17 ottobre 2006

INTERROGAZIONE SCRITTA E-4449/06 di Hiltrud Breyer (Verts/ALE) alla Commissione Oggetto: Inspiegabili fenomeni atmosferici in Germania settentrionale

22 December 2006 E-4449/2006

Answer given by Mr Dimas on behalf of the Commission


·10 maggio 2007

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2455/07 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

Oggetto: Scie di condensazione degli aeromobili che non contengono più solo acqua ma che causano velature biancastre persistenti, dovute probabilmente alla presenza di bario, alluminio e ferro

26 June 2007 E-2455/2007

Answer given by Mr Dimas on behalf of the Commission


·24 luglio 2009

INTERROGAZIONE SCRITTA E-3730/09 di Jim Higgins (PPE) alla Commissione Oggetto: Emissione di scie chimiche in Irlanda

25 September 2009 E-3730/2009

Answer given by Mr Dimas on behalf of the Commission


·5 aprile 2011

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003221/2011 alla Commissione

Claude Turmes (Verts/ALE)

Oggetto: Effetti dei gas di scarico sulla natura e l'ambiente 20 June 2011 E-003221/2011

Answer given by Ms Geoghegan-Quinn on behalf of the Commission


·11 luglio 2011

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-006621/2011 alla Commissione

Nessa Childers (S&D) Oggetto: Scie chimiche

20 settembre 2011 E-006621/2011

Risposta di Máire Geoghegan-Quinn a nome della Commissione


·Giovedì 29 settembre 2011 B7-0522/2011

Risoluzione del Parlamento europeo del 29 settembre 2011 sull'elaborazione di una posizione comune dell'Unione europea in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (Rio+20)

NOTE: al punto n. 90 il Parlamento Europeo “si oppone alle proposte di applicazione della geoingegneria su larga scala”.


·15 marzo 2012

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002906/2012 alla Commissione

Oreste Rossi (EFD)

Oggetto: Scie chimiche dannose per la salute 21 maggio 2012 - E-002906/2012

Risposta data da Janez Potočnik a nome della Commissione


·3 July 2012

Question for written answer E-006663/2012 to the Commission

Vladko Todorov Panayotov (ALDE) Subject: Chemtrails from aircraft

20 August 2012 E-006663/2012

Answer given by Mrs Hedegaard on behalf of the Commission


·17 luglio 2013

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-008804-13 alla Commissione

Matteo Salvini (EFD)

Oggetto: Scie chimiche e geo-ingegneria 3 settembre 2013 E-008804/2013

Risposta di Janez Potočnik a nome della Commissione.


·29 January 2014

Question for written answer E-000922-14 to the Commission

David Martin (S&D)

Subject: Stratospheric aerosol geoengineering and aerial aerosol spraying 20 March 2014 E-000922/2014

Answer given by Ms Geoghegan-Quinn on behalf of the Commission


·26 March 2014

Question for written answer E-003690-14 to the Commission

Robert Sturdy (ECR)

Subject: Geoengineering and NATO exercises 19 May 2014 E-003690/2014

Answer given by Mr Potočnik on behalf of the Commission


·3 marzo 2015

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003449-15 alla Commissione

Tanja Fajon (S&D) , Tatjana Ždanoka (Verts/ALE) , Doru-Claudian Frunzulică (S&D) , Tonino Picula (S&D) , Monika Flašíková Beňová (S&D) , Rolandas Paksas (EFDD) , Tibor Szanyi (S&D) , Fernando Maura Barandiarán (ALDE) , Patricija Šulin (PPE) , Ivan Jakovčić (ALDE) , Igor Šoltes (Verts/ALE) , Liisa Jaakonsaari (S&D) , Pavel Poc (S&D) , Angelika Mlinar (ALDE) , Brando Benifei (S&D) , Ivo Vajgl (ALDE) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD) , Eleftherios Synadinos (NI) , José Inácio Faria (ALDE) , Nessa Childers (S&D)

Oggetto: High Frequency Active Auroral Research Program (HAARP) 10 luglio 2015 E-003449/2015

Risposta della Vicepresidente Mogherini a nome della Commissione


·19 May 2015

Question for written answer E-007937-15 to the Commission

Ramon Tremosa i Balcells (ALDE)

Subject: ‘Chemtrail’ method of military geoengineering for changing the climate. Environmental and health risks and commercial reasons for participating in climate policies

16 July 2015 E-007937/2015

Answer given by Mr Vella on behalf of the Commission


·28 July 2017

Question for written answer E-005130-17 to the Commission

Michał Marusik (ENF) Subject: Chemtrails

4 September 2017

Answer given by Mr Vella on behalf of the Commission






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