BIOGRAFIA

16.3.23

MAFIE IN ABRUZZO!

 

Pescara (9 febbraio 2023): attentato a un locale in centro - foto Gilan


di Gianni Lannes

Il virus mafioso è ovunque nel Belpaese: nessun territorio sembra immune. Le ultime metastasi a Pescara arrivano dall'incancrenita Foggia. Ieri è stato stroncato un giro milionario di usura, estorsioni e ricettazioni; insomma la punta dell'iceberg. Da decenni, l'Abruzzo è una lavanderia mafiosa con infiltrazioni massicce nell'economia sana. La Guardia di Finanza ha effettuato 8 arresti: in manette la capo reggente del clan foggiano Moretti Pellegrini-Lanza, ovvero Anna Rita Moretti (44 anni), figlia e sorella d'arte. Suo padre è il capomafia al 41 bis (scolarizzato al crimine da Raffaele Cutolo negli anni '70 presso l'hotel Florio tra San Severo e Foggia); detenuto anche il fratello Pasquale.

Si tratta però, di una vittoria di Pirro. Grazie allo Stato tricolore le organizzazioni criminali in Abruzzo hanno messo radici fin dal secondo dopoguerra, mediante il confino in loco di capimafia targati "cosa nostra". Poi sono arrivati i camorristi dalla Campania che hanno seppellito impunemente per decenni nelle colline abruzzese, addirittura montagne di rifiuti pericolosi (in particolare nella Marsica e nel territorio teatino); quindi è stata la volta della mafia cinese nel pescarese e della 'ndrangheta (a livelli commerciali, finanziari ed edilizi), soprattutto in provincia di Teramo. Anche i sinti, specializzati in furti ed usura a tassi da tagliagole, hanno infine svoltato in direzione del crimine più efferato. A conti fatti, l'Abruzzo non è un'isola felice.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2014/04/ecomafie-in-abruzzo.html

Pescara (9 febbraio 2023): attentato a un locale in centro - foto Gilan


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