COVIDIOTI PER SEMPRE?

 

di Gianni Lannes

Una volta, non tanto tempo fa, in uno Stato di diritto, costringere le persone a coprirsi metà del viso era reato, anche imporre farmaci non approvati e sperimentati in via definitiva era reato e così pure vietare l'accesso al lavoro.

La tecnocrazia imperante scalza la democrazia incompiuta. Il piano di sottomissione consensuale dell'umanità vanta un livello mondiale, a prova apparente di eventuali rivolte. In virus veritas: nessuno o quasi sospetta la correlazione degli eventi. In Italia sono trascorsi appena 1114 giorni di prigionia a cielo aperto e tanti individui li vedi ancora mascherati anche a letto, inguantati sia pure accuratamente isolati.

Purtroppo siamo circondati dai covidioti: quelli che si dondolano beati tra una paura e l'altra, tra un'emergenza fabbricata tavolino e l'altra, tra una dose di siero sperimentale anticovid 19 spacciato per vaccino salvifico e l'altra, ancora incredibilmente convinti che si combatte una pandemia.

Il futuro che verrà? Rubato alle nuove generazioni in realtà. Tutto previsto e anticipato già nel 2012 e ancora nel 2017 con l'aggressione a neonati e bambini col decretino del ministro telecomandato Lorenzin e prima ancora, grazie a Renzi che ha passato il 31 marzo 2016 all'IBM (programma Watson) i dati identificativi sanitari degli ignari italiani.  Hanno prima introdotto un obbligo per categorie anche in tempo di pace pandemica, ma fra breve lo estenderanno a tutti i lavoratori; poi passeranno ai pensionati e ai disoccupati col reddito incorporato di cittadinanza, il quale diventerà misura di inclusione; vale a dire un reddito globale di spiccioli elargito da un unico governo mondiale che sta ultimando il sistema sanitario planetario al quale tutti i medici dovranno obbedire ciecamente, meglio conosciuto con il nome di protocollo. Si tratta del nuovo algoritmo che ha sostituito scienza e coscienza. Poi dopo aver tolto il reddito a tutti, introdurranno l'obbligo perpetuo di avvelenamento per legge. A quel punto chi non obbedirà dovrà pagare una multa ogni mese, poi ogni settimana, quindi ogni giorno. I soldi finiranno presto e a un certo punto non sarà più possibile pagare. E a chi non pagherà verranno sequestrati i beni: dall'auto alla casa e ai mobili, come da programma generale. Non è che agli inoculati andrà molto meglio: le iniezioni diventeranno sempre più frequenti. E a un certo punto saranno necessarie perfino per fare la spesa.

Le generazioni moderne al passo con la moda (effimera) ma prive di identità e coscienza etica, ignorano il passato e non si preoccupano di sapere. La storia insegna che il dubbio e la disobbedienza civile edificano civiltà, non il conformismo al peggio.

Il gioco al massacro, anzi allo sterminio, è pilotato da squilibrati eterodiretti (come Bill & Melinda Gates) con risorse finanziarie illimitate, che hanno stabilito di imporre la selezione forzata delle masse umane, per disfarsi della cosiddetta zavorra inutile alla Terra e lasciare a sopravvivere soltanto schiavi senza diritti. Invisibili? La cosa più triste è scorgere tanta gente che non vede le migliaia di morti improvvise, provocate dai sieri sperimentali.

In base ai calcoli e alle previsioni ufficiali, noi non siringati saremmo dovuti morire nell'aprile dell'anno 2022. Complottisti? Piuttosto, realisti, anzi altruisti. Insieme ad altri combattenti per la libertà, non smetteremo mai di mostrare ciò che succede, soprattutto ai nostri figli. Tutto questo nauseabondo schifo non lo abbiamo deciso noi e non è normale. Siamo granellini di sabbia che lottano contro i rifiuti che hanno trasformato il paradiso terrestre in una discarica.

La logica, l'intelligenza, la creatività e l'umanità non sono il male da combattere, bensì risorse universali di luce per fronteggiare la rassegnazione e sconfiggere il male.

Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.

Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.

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