foto Gilan © |
di Gianni Lannes
Natura, storia, arte, umanità: tesori da scoprire con
tenerezza ed emozione. Non è un'isola felice: dalla montagna al mare. Il cuore dell’Abruzzo mostra paesaggi sublimi di
incomparabile bellezza primordiale, dove il tempo rimane sospeso ad aleggiare,
nonostante le ferite aperte dal disumano vorticare.
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Una qualità della vita che non ha eguali in Italia, con persone ultracentenarie. 305 comuni: il più alto numero di piccoli borghi abbandonati nell’entroterra, soprattutto nell’aquilano, al contempo, emigrati a non finire e inurbamento caotico soprattutto a Pescara. Non è un primato di cui vantarsi, alla stregua della mancata ricostruzione post terremoto, dopo quasi 14 anni. Insomma, un fallimento mediante sperpero di denaro pubblico, in salsa speculativa dei politicanti locali e nazionali. Ma niente è perduto per sempre.
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Che fare per invertire il declino apparente e frenare questa
deriva? Magari provare a rivitalizzare - senza speculazioni commerciali - i minuscoli
paesi a contatto diretto con la terra, i boschi, le montagne, l’acqua. Puntare all’investimento
creativo sulle giovani intelligenze, sui saperi incastonati nella memoria, sul rispetto per ogni essere vivente. Dove vi è cultura evolutiva si fa civiltà.
Riferimenti:
Gianni Lannes, l'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=abruzzo
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/02/litalia-trema.html
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