di Gianni Lannes
Guerra calda e inverno freddo. Quale riscaldamento globale nell'epoca del covidiotismo di massa inoculato dal sistema di dominio sugli umani e la natura? Anche i
dati ufficiali dell'agenzia scientifica nordamericana Noaa (National
Oceanic and Atmospheric Administration) smentiscono la vulgata generale di multinazionali, istituzioni e autorità: sull'emisfero
settentrionale l'attuale copertura nevosa è la più alta mai
registrata negli ultimi 55 anni. È dal 1967, infatti, che non
c'era così tanta neve al suolo in questo periodo dell'anno. E così va a farsi benedire il mantra generale propinato ovunque e a chiunque.
I grafici elaborati dal Rutgers Global Snow Lab sono evidenti: tra Nord America (Alaska e Canada), Nord Europa (in particolare Scandinavia ed Europa orientale) e il territorio russo, la neve oggi copre ben 41 milioni di chilometri quadrati, molto più della media che si osserva a fine novembre.
Allora, che fine ha fatto lo
strombazzato surriscaldamento globale? Caldo, freddo, vento, pioggia,
alluvioni, siccità. Tutta colpa del riscaldamento globale, del
cambiamento climatico “ ad opera dell' uomo”, come recita il
copione preconfezionato che mandano in onda.
Chi lucra
sulla cosiddetta “transizione green” e specula sulla creduloneria
di massa? Le ciclicità a lungo termine: non si può definire un
evento in pochi decenni. Una volta i vecchi dicevano che i ghiacciai
cento anni si fanno e altri cento si sciolgono. Erano forse stupidi? Una cosa è certa: chi controlla il clima comanda il mondo. Mala tempora currunt.
Riferimenti:
https://climate.rutgers.edu/snowcover/chart_daily.php?ui_year=2022&ui_day=333&ui_set=0
https://climate.rutgers.edu/snowcover/
https://climate.rutgers.edu/snowcover/docs.php?target=cdr
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=clima
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=greta
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