BIOGRAFIA

17.10.22

SGOVERNO ITALIA!

 


 

di Gianni Lannes

Quale sarebbe la novita' nel Belpaese in cui comanda lo zio Sam dal 1943, dove i politicanti fingono di accapigliarsi per poi sottobanco accordarsi? Ecco il nuovo mascherato che disavanza: ora va di moda la Meloni, gia' presente nel quarto governicchio Berlusconi. Il successo di Meloni si fonda più sul numero delle sue fotografie che non su quello delle sue parole? Comunque Meloni fa rima sempre con Berlusconi, quello che nel 2001, durante la mattanza dei pacifisti a Genova (alla voce Fini), ha firmato l'accordo segreto (ai comuni mortali) per la guerra ambientale con Bush.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/10/scie-belliche-laccordo-segreto-di-bush.html 

Da Tremonti a La Russa e Santanché: così Giorgia Meloni “ricicla” gli immortali della politica. “Noi siamo una cosa completamente diversa da tutto quello che è stato visto finora”: ha detto la Meloni ai neo eletti di Fratelli d’Italia, nella prima riunione dei nuovi gruppi parlamentari. Eppure la stessa Meloni si è affidata ad alcune delle facce più note degli ultimi trent’anni della politica eterodiretta italiana.



Nella colonia tricolore ora il prossimo giro di giostra del potere dalegato dall'estero tocca alla solita gerontocrazia: 86 anni, 81 anni e 75 anni sono le età rispettivamente di Berlusconi, Bossi e La Russa (il nuovo presidente del Senato). Ora tornano da protagonisti in Parlamento, dove bivaccano da oltre trent’anni. In regia c’è ancora il corruttore nazionale con le sue televisioni. L'orgettaro di Arcore sa che l’unica possibilita' di diventare inquilino del Quirinale è quella di “portare al governo i fascisti” (cosi' li chiama lui), come fece sdoganandoli negli anni ’90. E’ per questo che Berlusconi ha messo in campo a favore di Meloni il suo potere di propaganda: le tre principali emittenti televisive private e decine di giornali e riviste? La coalizione delle destre torna al potere per la quarta volta, dopo avere già s-governato per due, cinque e tre anni. Il nuovo governo sarà quindi la restaurazione del regime telecomandato di Silvio Berlusconi insieme ai “fascisti” (da lui cosi' denominati) e a Matteo Salvini (Lega), pero' controllato da Fratelli d’Italia?

I due registi dell’“Operazione Meloni” sono il nuovo presidente del Senato, Ignazio Benito La Russa e Guido Crosetto. Nel 2012 i due camerati hanno fondato Fratelli d’Italia, il partito che raccoglie l’eredità di sessant’anni di neofascismo italiano. Crosetto e' in politica da trentacinque anni ed è stato parlamentare per quattordici anni. Soprattutto, è stato sottosegretario alla difesa (2008-2011) sotto il ministro della difesa, tale Ignazio Benito La Russa. Crosetto e' stato attivo nel business delle armi da guerra, dirigendo l’azienda statale Orizzonte Sistemi Navali e la Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza AIAD. In politica Crosetto fu democristiano negli anni ’80 e poi membro del partito di Berlusconi.

Il maggiore ispiratore del partito, però, è il Senatore Ignazio Benito La Russa, ras del neofascismo italiano, in politica ormai da mezzo secolo; figlio di Antonino La Russa, senatore ed ex dirigente del Partito Nazionale Fascista e del Movimento Sociale Italiano MSI, nonche' fratello di Romano La Russa, già membro del MSI ed ex europarlamentare neofascista. La sua militanza inizio' nel 1971 nel Movimento Sociale Italiano MSI, il partito fondato nel 1946 da Giorgio Almirante, ex dirigente fascista e collaboratore dei nazisti, ex caporedattore del giornale “La difesa della razza” (“Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti”). La Russa sostenne tutti i governi di Silvio Berlusconi e in uno di questi (2008-2011) fu apunto, ministro della difesa.

Fratelli d’Italia è l’ultimo di una serie di nomi che prese in Italia il partito neofascista MSI fondato nel 1946 da ex gerarchi e da ex militari del fascismo. Una Meloni diciannovenne dice in un reportage del 1996 della televisione France 3: “Credo che Mussolini sia stato un buon politico, vale a dire che tutto quello che ha fatto lo ha fatto per l’Italia”. Faceva eco a Gianfranco Fini, il quale aveva detto che “Mussolini è stato il più grande statista del secolo” (1992) e che occorreva creare “il fascismo del 2000” (1988).

 

La presidente di Fratelli d’Italia conferma oggi la continuità con la tradizione del MSI e l’orgoglio per il suo simbolo: la “fiamma tricolore”.  Questa fu disegnata nel 1946 dal fondatore del MSI Giorgio Almirante ed è tuttora nel logo di Fratelli d’Italia. “Occorre la consapevolezza storica – ha detto Meloni – di ereditare una tradizione, una cultura, un’identità e un’appartenenza”. Nella storia del MSI ci furono anche criminali di guerra, collaboratori dei nazisti, responsabili di pestaggi, attentati, torture, uccisioni, omicidi e di un tentativo di colpo di stato (“golpe Borghese”).

Il problema oggi è il neofascismo, non il fascismo. A Meloni si deve chiedere conto di ciò che il neofascismo fa oggi e di ciò che ha combinato nel dopoguerra, anche per conto di Washington.  Risale al 2022, per esempio, il saluto fascista di Romano La Russa, assessore regionale e fratello di Ignazio Benito Larussa,  durante una cerimonia pubblica. È stato inquietante vedere nell'anno in corso Donald Trump (istigatore dell’assalto armato al parlamento statunitense) e Georgia Meloni parlare al congresso delle estreme destre CPAC del  28 febbraio 2022, specialmente se si ricorda il tentativo di colpo di stato del 1970 dell’ex presidente del MSI Junio Valerio Borghese (“golpe Borghese”), criminale di guerra, responsabile di stragi e torture di Italiani perpetrate dalla unità militare Decima Mas da lui creata, condannato a dodici anni di reclusione ma liberato per amnistia.

Dopo il 1945 i criminali di guerra italiani non furono puniti. È questa omertà che permette a Fratelli d’Italia di onorare ancora oggi con un monumento pubblico un criminale di guerra italiano? L’11 agosto 2012, infatti, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida (cognato di Giorgia Meloni) ha inaugurato ad Affile (Roma) il mausoleo “Patria e onore” in memoria del Generale Rodolfo Graziani, già Viceré d’Etiopia e già presidente del MSI (1953-1954), ossia uno dei predecessori di Meloni. Il mausoleo è stato voluto da Lollobrigida, che ha ottenuto dalla regione Lazio 127mila euro per costruirlo. Perché questo monumento, praticamente ignorato in Italia, ha suscitato indignazione nel mondo? Secondo lo storico Angelo Del Boca, massimo studioso di quel periodo, Graziani fu “il più sanguinario assassino del colonialismo italiano” durante la Guerra fascista all’Etiopia del 1935-36 che uccise 250mila africani. Decine di migliaia di civili furono avvelenati con i gas di guerra iprite e fosgene, o assassinati in massa, o fatti morire in marce nel deserto o in campi di concentramento, di fatto di sterminio.  Dal 21 al 29 maggio 1937 nel monastero etiope di Debra Libanos le truppe di Graziani trucidarono più di mille cristiani sospettati di appoggiare la resistenza etiope: monaci, diaconi, pellegrini ortodossi. Si veda il film su Graziani Il Leone del deserto (1980). Graziani fu iscritto sulla lista dell’ONU dei criminali di guerra ma la richiesta di estradizione dell’Etiopia fu negata dall’Italia nel 1949. Nel 1950 fu condannato a 19 anni di carcere per collaborazionismo con i nazisti, ma fu scarcerato in pochi mesi. Due anni dopo era presidente del MSI. Se il neofascismo italiano si è impunemente permesso di costruire un sacrario in onore di un criminale di guerra quando era all’opposizione, cosa si permetterà quando sarà al governo?

Le manifestazioni di nostalgia neofascista sono ancora di attualità. In molte città i politici neofascisti hanno intitolato strade e piazze a personaggi del fascismo, spesso macchiati di delitti impuniti. È del 2016 la grande mostra “Nostalgia dell’avvenire” per commemorare i 70 anni del MSI, intitolata con il motto del suo fondatore Giorgio Almirante. Non è raro vedere neofascisti esibire saluti romani, simboli del fascismo, commemorare la marcia su Roma o onorare la tomba di Benito Mussolini. Proprio il fondatore di Fratelli d’Italia Ignazio Benito La Russa, per esempio,  ostentò e difese in parlamento il saluto fascista il 13 settembre 2017.

L’estrema destra che governerà l’Italia per conto del noto sistema di dominio anglo-americano (alla stregua dei predecessori di sinistra), ostenta tricolori e parole come Patria, Nazione, orgoglio italiano. Non ha però ancora chiarito come mai onora traditori dell’Italia che collaborarono con l’invasore nazista e perseguitarono la popolazione civile, uccidendo e torturando i patrioti che difendevano gli italiani. Due ventenni di egemonia delle destre – il ventennio fascista e il ventennio berlusconiano – hanno reso l’Italia peggiore e ne hanno compromesso la reputazione nel mondo.

C’è un vuoto enorme nella società italiana, culturale e politico. La destra lo occupa con tutta la sua carica reazionaria e identitaria. Lo fa perché ritiene di averne la legittimità, ma anche perché di fronte ha l’opposizione più debole di sempre, la clamorosa debolezza di un’opposizione frammentata e litigiosa. Meloni, Salvini e Berlusconi sanno di avere di fronte l'opposizione più scialba di sempre, che sarà ininfluente per l'intera legislatura (se non addirittura un aiuto).

Una debolezza che la destra rintraccia anche nella capacità di mobilitazione dell’opinione pubblica, che ha metabolizzato non solo l’istituzionalizzazione dei post fascisti, ma anche la normalizzazione di messaggi omofobi, discriminatori e sessisti, spesso dietro il paravento di concetti come “identità”, “buonsenso”, “ritorno alle radici”. Una destra apertamente reazionaria, con una classe dirigente vecchia e imbolsita, è stata raccontata come moderata, o addirittura come antidoto al populismo.A chio giova?

Riferimenti:

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/10/17/meloni-e-berlusconi-oggi-lincontro-per-la-tregua_a6db83cd-bedd-4415-b3a7-883a8b43d145.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=berlusconi 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=graziani 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2022/09/italia-senza-sovranita-con-politicanti.html 

Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.