BIOGRAFIA

7.10.22

POVERA ITALIA!

 

foto Gilan

di Gianni Lannes

Nel Belpaese in evidente declino culturale, etico, sociale, politico, scolastico, giuridico ed economico, dove la lobotomizzazione di massa ha mosso fulmineamente passi da gigante - grazie anche alla falsa pandemia covidiota a cui e' seguita quella energetica - l'emergenza perenne, in deroga allo Stato di diritto, e' diventata la nuova normalita' assuefacente. Alla prova dei fatti: la tecnocrazia globale ha sostituito la democrazia incompiuta.

Per dirla con Sciascia, "l'Italia e' un paese senza verita'". Se avessimo politicanti evoluti e indipendenti che lavorano per il bene comune e non fantocci telecomandati venduti al peggior offerente e pure analfabeti - al contempo un giornalismo con la schiena dritta e non genuflesso a chi comanda - la prima cosa da fare, sarebbe puntare sulla reale indipendenza nazionale e non sulla perdurante (dal 3 settembre 1943) sudditanza ossessionante di stampo anglo-americano. Per esempio nella Costituzione repubblicana, ormai vilipesa a oltranza a partire dall'inquilino del Quirinale, sarebbe fondamentale introdurre questa integrazione:

"Le norme dei trattati e di tutti gli altri atti dell'unione europea sono applicabili solo a condizione di parita' e solo in quanto compatibili con i principi di sovranita', democrazia, giustizia e sussidiarieta', nonche' con gli altri principi fondamentali, di caratura universale, espressi dalla Costituzione italiana".

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