Pfizer Italia dovrà risarcire i danni biologici per invalidità temporanea per sei anni e i danni economici a un paziente che dal 2001 al 2006 ha assunto il medicinale 'Cabases' prodotto dall'azienda farmaceutica statunitense per la cura del Parkinson per gli effetti collaterali incontrollabili che il medicinale ha gli ha provocato, tra cui ludopatia e iper sessualità, costringendolo anche a dimettersi dal lavoro. Lo ha deciso venerdì scorso la Corte d'Appello di Milano che ha confermato la decisione del Tribunale di Milano del marzo 2020 che aveva "accertato la responsabilità di Pfizer Italia nella determinazione dell'effetto collaterale della ludopatia per assunzione di Cabases" condannando l'azienda farmaceutica a risarcire circa 200mila euro per danni morali e circa 300 mila euro per danni economici, oltre agli interessi.
Il principio cardine affermato dai magistrati d'appello di Milano è che qualunque azienda farmaceutica per discolparsi deve "dimostrare la rigorosa osservanza di tutte le sperimentazioni e i protocolli previsti dalla legge prima della produzione e della commercializzazione del farmaco" e, come confermato anche dalla Cassazione "di aver fornito un'adeguata informazioni circa i possibili effetti indesiderati dallo stesso, aggiornandola, se necessario, in relazione all'evoluzione della ricerca".
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