di Gianni Lannes
Dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia imperante nel giro di un anno. Il movente e le prove indiziarie sono schiaccianti. Notoriamente, il primo focolaio d’infezione è stato individuato a Wuhan e secondo l’unica teoria accreditata dai governi (eterodiretti) e dal telecomandato OMS sul libro paga della Gates Foundation, sarebbe giunto all’essere umano addirittura dai serpenti o dai pipistrelli attraverso un salto di specie (zoonosi).
Eppure sono subito emersi notevoli dubbi sull’origine naturale del virus (suffragati adesso da un rapporto dell'OMS), poiché nella stessa città cinese nel 2014 - come avevo già scritto e documentato l'anno scorso - è stato costruito un bio-laboratorio specializzato nella creazione dei virus “chimera” più letali per l’uomo, ovvero di agenti infettivi ottenuti attraverso il potenziamento patogeno dei virus animali già esistenti in natura.
Gli scienziati cinesi del laboratorio di Wuhan però non hanno lavorato da soli, bensì con i finanziamenti e la stretta collaborazione dei ricercatori nordamericani, francesi, dell’OMS e dell’industria farmaceutica. Nel 2014 infatti, gli USA avevano bandito questo tipo di ricerche sul proprio territorio e il National Health Institute (finanziato anche da Bill Gates) e diretto da Antony Fauci (poi divenuto capo della task force antipandemica USA) oltre ad avere trasferito e finanziato la continuazione delle ricerche a Wuhan, nel 2017, durante una sua relazione alla Georgetown University, dichiarò che entro due anni il presidente Trump si sarebbe trovato ad affrontare una pandemia.
In seguito, esattamente nel 2019, quando mancavano meno di due mesi alla scoperta dei primi casi di Covid-19, il John Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic Forum di Davos (riunisce tutti i super ricchi del mondo una volta l’anno) e la Bill & Melinda Gates Fondation, hanno simulato la scoppio di una pandemia nell’Event 201 Pandemic Exercise di New York. Singolari coincidenze.
La letteratura scientifica accreditata dai governi è solo quella che viene pubblicata dalle grandi riviste scientifiche legate all’industria (senza i loro inserti pubblicitari fallirebbero) che sceglie cosa pubblicare e cosa no in base a criteri scarsamente trasparenti. La ricerca indipendente infatti è penalizzata dalla scarsità di fondi pubblici mentre le grandi case farmaceutiche possono finanziare numerosi studi a favore dei propri prodotto e l’ex direttore del British Medical Journal ha denunciato lo scandalo molto diffuso dei ghost writer, ovvero dei luminari strapagati da Big Pharma a titolo di consulenze per firmare come propri, gli studi redatti dai loro direttori di marketing che poi vengono pubblicati sulle riviste più prestigiose del mondo come scienza di “serie A”. L’ultimo scandalo ha coinvolto le riviste universalmente citate come la bibbia della scienza medica, il Lancet e il New England Journal of Medicine che hanno pubblicato entrambe uno studio farlocco sulla clorochina (un farmaco a basso costo che avrebbe potuto compromettere la necessità del vaccino) per dimostrarne l’inefficacia e la pericolosità e che poi si è scoperto invece essere stato redatto da una società creata ad hoc che tra i suoi 4 dipendenti aveva un’attrice porno e uno scrittore di fumetti fantasy come direttore scientifico. Nessuno può pubblicare su due riviste così prestigiose senza essere accreditati da qualcuno di molto influente e chi poteva avere interesse a gettare fango su un farmaco concorrente? Anche le grandi agenzie di controllo pubbliche come l’OMS e l’EMA (l’agenzia per il farmaco europea) in realtà sono sotto il diretto controllo delle case farmaceutiche private che finanziano i ¾ del bilancio del primo e l’84% della seconda. Esiste quindi un conflitto d’interessi intollerabile che priva le agenzie di controllo di qualsiasi autorevolezza. I controllori sono stipendiati dai controllati che possono decidere anche la loro carriera. Basta aprire un motore di ricerca delle banche dati scientifiche come pubmed per scoprire che tutte le ricerche finanziate dall’industria promuovono i suoi prodotti (in gergo si chiama funding effect, effetto finanziamento) mentre la ricerca indipendente produce spesso dei risultati opposti.
Qualcuno rammenta la pandemia suina del 2009 per la quale l’OMS, i media e gli esperti televisivi avevano allarmato il mondo e alzato il livello di pericolo al massimo possibile per un virus meno patogeno dell’influenza stagionale? In quella occasione il British Medical Journal scoprì che gli esperti dell’OMS erano stati pagati dalle multinazionali farmaceutiche per scatenare il panico. Non venne comunque aperta nessuna inchiesta giudiziaria e i produttori del vaccino ormai avevano realizzato affari d’oro.
La Pfizer, la GlaxoSmithKline e le tutte altre grandi industrie farmaceutiche sono pericolosamente recidive, perché hanno incassato numerose condanne per reati gravissimi in gran parte del mondo (dalla corruzione all’omissione degli effetti collaterali fino alla prescrizione di farmaci pericolosi i pazienti).
La propaganda va avanti senza interruzione e senza nessun contraddittorio con gli scienziati critici. L’ultimo studio dell’università di Stanford ha chiarito che i lockdown non portano alcun beneficio.
Sia in Africa che in India e in Svezia, non è stata attuata nessuna campagna vaccinale e nessun rispetto dei distanziamenti eppure non si è verificata nessuna ecatombe mentre vaccinare durante un’epidemia comporta l’esplosione delle varianti come sanno anche gli studenti del primo anno di medicina. Si continua a mantenere una dittatura sanitaria inconcepibile rispetto alla reale entità del tasso di letalità del virus e si vuole rendere obbligatoria (il lasciapassare invocato dalla von der Leyen) la vaccinazione anche su soggetti giovani che hanno più probabilità di morire per un effetto collaterale del farmaco (trombosi) piuttosto che di Covid-19.
L’OMS prima ha colpevolmente ritardato a lanciare l’allarme, poi ha ostacolato le autopsie indispensabili per capire come andava trattato il nuovo virus e poi ha addirittura raccomandato l’incenerimento delle salme (mentre gli organi dei trapassati vengono trapiantati) e introdotto un sistema di computo delle vittime concepito per gonfiare le cifre (tutti i positivi deceduti, anche se asintomatici per il Covid morti per altre cause sono stati inclusi in statistica).
Qual è il vero scopo dell’emergenza sanitaria che tiene in scacco il mondo intero? I dividendi economici movimentati dalle big pharma sono detenuti dai colossi della grande finanza di Wall Street come Blackrock, State Street Corporation, Capital Group, Wellington Management Bank of America, Deutsche Bank, Morgan Stanley, JP Morgan, Ubs, Goldman Sachs, Royal Bank of Canada e Barclays che a loro volta controllano la grande editoria insieme ai social network (Bill Gates ad esempio ha i pacchetti azionari di FB). Le aziende farmaceutiche sono le propaggini di un unico grande onnipotente agglomerato finanziario industriale. Al vertice di questo impero oligarchico troviamo i super ricchi della Terra che ogni anno si riuniscono a Davos per il World Economic Forum (WEF).
Il WEF, insieme a Bill Gates (il covidiota numero 1) aveva profetizzato lo scoppio di una pandemia nell’ottobre 2019 (Event 201) e nei documenti ufficiali è stato espressamente dichiarato che il loro obiettivo da raggiungere entro il 2030 è la distruzione del vecchio ordine economico e sociale per stabilirne uno nuovo all’insegna del green.
L’avvento della quarta rivoluzione industriale (intelligenza artificiale, robotica, 5G e digitalizzazione) renderà inutili grandi masse di lavoratori. Milioni di aziende indipendenti medio-piccole verranno fatte fallire e al contempo verrà introdotta una mancetta di povertà denominata reddito di cittadinanza universale. Questa è la nuova normalità che le élites hanno deciso per noi e che non sarebbe mai stato possibile realizzare in così breve tempo senza una pandemia con annessa prigionia (lockdown), fallimenti e aumento esponenziale del debito. Una pandemia che casualmente avevano anche previsto e che hanno espressamente dichiarato, essere un’occasione d’oro per il ‘Great Reset’. Lo stato di emergenza quindi durerà fino a quando il vecchio ordine economico e sociale non sarà stato completamente demolito.
Riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=WdiHOx7EwGg
Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus Edizioni, Battaglia Terme 2018.
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