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| Nina: 6 primavere! |
di Gianni Lannes
Per chi mostra umanità è davvero impossibile continuare a vivere come se nulla stesse accadendo, quando ormai la libertà è stata definitivamente abolita, mediante un pretesto virale assemblato in laboratorio.
Ci vuole un grande coraggio a sopportare gli oltraggi e le prevaricazioni autoritarie senza abbattersi, senza cedere mai alla rassegnazione. La gente per paura del castigo (sanzione o prigione) accetta di subire qualunque sopruso, qualsiasi violenza istituzionale. In un mondo senza più umanità, la disperazione diventa la regola.
E poi lo smartphone è diventato protesi inscindibile dell’individuo, con la quale il singolo assume il ruolo di sinapsi perennemente connessa fra mondo reale e mondo virtuale, elemento organico in una rete connessa artificialmente. Timore di ammalarsi e morire in cambio alla rinuncia della libertà.
Cercheranno di sottomettere chi non si arrende al peggio, chi non accetta la sottomissione al nuovo ordine globale, noi e le nostre famiglie. Se non riusciranno a piegare i nostri spiriti, cercheranno di farlo con nostri corpi. Infatti, l'inutile mascherina è un segno di sottomissione, non ha alcuna valenza protettiva. Però dentro gli irriducibili si è accesa una luce tanto forte da e rischiarare la notte assoluta in cui un branco di plurimiliardari ha fatto precipitare il mondo.
Incubo senza fine? Nessuno ostacolo è insormontabile, nessuna meta di liberazione è irraggiungibile. Bisogna davvero essere coraggiosi e seminare il seme della speranza nei bambini, incoraggiando i giovani.
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