di
Gianni Lannes
Bandierine blu? Piuttosto nere, di marca a stelle e strisce. I mari d'Italia trasformati in una discarica bellica, con il concorso attivo dei cosiddetti "alleati". Ecco
il vero pericolo eluso ed occultato dalle autorità di
ogni ordine e grado; altro che nuovo coronavirus. Anche l'ultima pubblicazione (datata anno 2020) dell'Istituto Idrografico della Marina Militare, attesta e documenta una tragedia dimenticata, dalle conseguenze letali. Bombe attive nel
blu: residuati bellici - anche radioattivi e zeppi di iprite, fosgene e fosforo - accumulati in tutti i mari d'Italia, incluse
le aree protette /(sulla carta), ovvero le riserve marine, come ad
esempio le Isole Tremiti. Ordigni inquinanti e a rischio di
esplosione che vanno dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri,
grazie anche ai sempre attivi ed invadenti poligoni militari (soprattutto in Sardegna).
Peraltro, le pericolose sostanze chimiche contenute in tali
innumerevoli ordigni (in gran parte anglo-americani) come ha
attestato nel 2003 uno studio dell'Icram, sono ormai entrate nel
ciclo biologico, provocando malattie e morte in tanti ignari
italiani. A quando una bonifica dei fondali marini del belpaese?
http://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/pilastro-logistico/scientifici/idrografico/Documents/premessa_raccolta_2020/Premessa_01_2020.pdf
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=iprite
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=plutonio+239
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=iprite
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=plutonio+239
Gianni
Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.