foto Gilan
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Un
gigante di pietra che si protende nell'Adriatico, mare da amare. Sopravvissuta
alla barbarie della modernità, grazie alla paradossale marginalità,
nella montagna del sole una luce limpida, generosa, cristallina,
illumina lo sguardo non di tutti, ma del navigante che vi approda. L'ingresso è in un'altra dimensione umana, ma è riservato a pochi: a chi sa vedere la bellezza, ascoltare l'armonia, compulsare il passato.
foto Gilan
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Nella
terra primordiale dei mondi dauni la vera ricchezza trova il suo nodo cruciale nella salvaguardia della Natura, nella qualità delle
relazioni umane, nei tesori del passato.
Il
rischio è l'omologazione alla cartolina turistica, peggio, il sottosviluppo
programmato imposto e calato da lontano. Qui il ritmo della vita non
è ancora l'affanno, la rincorsa spasmodica, ma l'esperienza della
lentezza in grado di danzare con i ritmi di Gaia. Qui pulsa il futuro.
foto Gilan
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Gianni
Lannes
Gianni Lannes, LA MONTAGNA PROFANATA, Il Rosone, Foggia, 2015.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2013/06/il-paradiso-perduto.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2015/06/lutopia-del-gargano.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/12/la-terra-dellangelo.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2015/07/gargano-leggendario.html
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