di
Gianni Lannes
Un buco nero. Pena
di morte? No, morte per pena di ragazze e ragazzi che purtroppo hanno smesso di sognare. La vera
emergenza nel belpaese non sono le carrette del mare cariche di
rifugiati, disperati e migranti, bensì il mezzo milione di giovani
che nell'ultimo decennio hanno lasciato l'Italia.
Valigie di cartone come nel recente passato? I
dati ufficiali risultano a dir poco tragici. L'Istat attesta che nel 2018 il numero degli espatriati italiani è aumentato
dell'1,9 per cento: in un solo anno se ne sono andati dallo Stivale
ben 117 mila connazionali. Negli ultimi due lustri i nostri emigranti
sono addirittura triplicati: 3 su 4 hanno in tasca una laurea,
l'età media si aggira sui 30 anni e le destinazioni principali sono:
Inghilterra, Francia, Germania, Australia e Stati Uniti d'America.
Si
tratta di uno stillicidio di competenze, capacità, energie ed
intellettalità creative che, invece di essere impiegate a favore del
progresso e dell'innovazione in Italia, vanno a favorire altre
nazioni che le trasformano in protagoniste dei processi di crescita e
miglioramento.
Prospettive? Siete
pazzi a tornare adesso in Italia dove la mafia alberga in ogni articolazione dello Stato e dove imperversano corruzione, intolleranza, un sistema nepotistico-clientelare, nonché politicanti italidioti telecomandati dall'estero. Per curare la decadenza
morale, politica ed economica, occorre una svolta prima di tutto
culturale ed etica. Per ora, ciao Italia.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/10/italiani-in-fuga-dallitalia.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/10/italia-colonia-usa-dal-1943.html
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/10/italiani-in-fuga-dallitalia.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/10/italia-colonia-usa-dal-1943.html