BIOGRAFIA

16.1.20

BAMBINI: LO STERMINIO INVISIBILE!

foto Gianni Lannes ©   

 di Gianni Lannes

Uccisioni, violenze, abusi, abbandoni hanno annientato l'infanzia di tante generazioni nell'ultimo secolo. Insomma, piccola carne da macello. La storia si ripete, e spesso torna sui suoi passi peggiori. In fondo i diritti dei bambini sono di carta: oggetti e mai soggetti, a parte la retorica di comodo tesa ad occultare la realtà. L'orrore va in onda sotto gli occhi distratti di tutti. Un ecatombe: ai giorni nostri, proprio in Italia sono scomparsi ben 42.044 minori, come attesta il ministero dell'Interno:

«Secondo i dati del servizio analisi della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal 1 gennaio 1974 al 31 marzo 2019 su un totale di 122.508 minori scomparsi in Italia ne sono stati ritrovati 80.464.​ Negli ultimi 5 anni sui 31.008 minori scomparsi il 95 per cento è rappresentato da minori stranieri non accompagnati, e per quanto riguarda la scomparsa dei minori italiani non si tratta di un fenomeno in diminuzione». 

Singolare coincidenza: il governo italiano non ha mai ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa sul traffico di organi umani. Perché? In Italia dell'infanzia ci si occupa, per modo di dire, al massimo in casi estremi, strumentalizzando le situazioni in modo propagandistico a destra, sinistra e centro. In realtà, a nessun politicante italidiota interessano realmente i bambini e i giovani. Solo a voler considerare gli ultimi governi e lo sfascio deliberato della scuola pubblica, nonché le condizioni di rischio e degrado delle strutture scolastiche, a cui sono state sottratte sempre più risorse economiche per destinarle agli armamenti - Berlusconi, Monti, Letta, Renzi Gentiloni, Conte (1&2), sono circa un migliaio gli atti parlamentari inevasi (interrogazioni ed interpellanze) - emersi compulsando la banca dati del Parlamento - a cui gli esecutivi tricolore, non hanno mai dato risposta, pur in presenza di gravissime criticità a danno dei “minori” (pedofilia, pedopornografia, sparizioni, traffico di organi umani, sfruttamento lavorativo, e così via).

L'infanzia in fondo è un tabù nel belpaese dalla memoria labile dove l'odio corre nella società e sul web, dove non si sono mai fatti fino in fondo i conti con il passato. Italiani brava gente? Sono poco note le vicende dei bambini italiani finiti nei campi di sterminio nazisti. Furono 900 i bambini ebrei, al di sotto dei 14 anni deportati dall'Italia. Ne sopravvissero soltanto 25. Liliana Segre è una di loro. Non sono anonimi: ognuno ha la sua storia: furono italiani a consegnargli e a denunciarli. Già allora li insultavano perché ebrei, quindi per definizione estesa, “non italiani”. C'erano come sempre, anche allora, delatori e indifferenti, ma anche chi li protesse, chi li nascose e chi li salvò da sofferenze indicibili e morte certa, rischiando la propria vita e l'incolumità della famiglia. Il momento culminante della tragedia era la separazione dai genitori: si consumava sulle banchine dei treni, specie all'arrivo nel campo di sterminio.

Sul fronte opposto Stalin nel 1935, oltre a spedire anche milioni di bambini senza genitori nei gulag, fece introdurre la pena di morte a partire dai 12 anni. Insomma, atrocità ovunque, ben occultate dai libri di storia ufficiali.
   

foto Gianni Lannes ©    


Perché non si veda il male solo nei tedeschi e nei nazisti, ma si ricordi che i campi di concentramento voluti da Mussolini (come attestano interi archivi di documenti ufficiali, nonché il Regio decreto legge 17 settembre 1940, numero 1374) c'erano anche in Italia, ed erano tanti sparsi ovunque (Salsomaggiore e Bagno a Ripoli, Civitella Chiana, Petriolo, Montechiarugolo, Campagna, Urbisaglia, Tolentino, Lanciano, Pollenza, Ferramonti di Tarsia, Nereto, Lama dei Peligni, Agnone, Isola Gran Sasso, Solofra, Isernia, Notaresco, Casacalenda, Casoli, Tortoreto, Civitella del Tronto, Tostice, Vinchiaturo, Boiano, Ustica, Ventotene, Lipari, Ariano Irpino, Histonium (Vasto), Montalbano, Tollo e Ponza, Alberobello, Gioia del Colle, Isole Tremiti e Manfredonia), dove furono internati dissidenti politici, zingari ed ebrei, come ad esempio a Manfredonia in Puglia, dal 1940 al '43, per finire nei lager, in molteplici casi documentati. Nel campo di reclusione e transito sipontino ubicato nel macello comunale, finì come altri ebrei, Norbert Schwarzwald, studente ventenne di origine austriaca. 

 foto Gianni Lannes ©   
 
Nel campo di concentramento pugliese furono recluse 519 persone, dal 16 giugno 1940 al 31 luglio del 1943. Sempre a Manfredonia il 9 settembre del 1943 i militari tedeschi spararono all'impazzata sulla popolazione uccidendo un bambino di appena 4 anni, Pasquale Greco. Non si dimentichi che le leggi razziali sono state fatte dai fascisti italiani con l'avallo dei Savoia e che l'antisemitismo a ondate cicliche nello Stivale ha radici antiche.

Sapere per ricordare e non dimenticare mai, per creare anticorpi culturali contro l'ignoranza diffusa, per non riportare indietro l'orologio della storia, perchè i bambini sono presente e futuro.

Riferimenti:


https://www.interno.gov.it/it/notizie/persone-scomparse-commissario-incontra-istituzioni-e-associazioni-volontariato-0

https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Pagine/Dati-minori-stranieri-non-accompagnati.aspx 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=infanzia 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2017/01/i-campi-di-concentramento-di-mussolini.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2012/01/sud-il-mose-italiano.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2015/06/venduti-dai-savoia-710-mila-militari.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=traffico+organi+umani 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/01/scuole-rischio-in-italia.html 

http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/MANFREDONIA,%2009.09.1943.pdf