di Letizia Ricci & Michele Matassa
Un uomo libero, non un eroe, un giornalista, fotografo e
scrittore d’altri tempi. In Parlamento giacciono ben 57 atti parlamentari relativi
al suo lavoro di indagine giornalistica; gran parte di essi, però non hanno mai
avuto risposte da svariati governi italiani.
Dopo l’improvvisa e prematura scomparsa di sua moglie Rosaria (una stimata insegnante di Lettere), a causa di un fulminante tumore cerebrale, sentiamo la necessità di omaggiare il suo infaticabile lavoro alla ricerca della verità, per il bene comune dell’umanità.
A Gianni, padre esemplare a tempo pieno per i suoi pargoli, costretto ad interrompere la sua carriera
giornalistica al Corriere della Sera pur di proteggere i suoi cari, dopo aver attraversato gran parte della
stampa e della radiotelevisione italiana da freelance, per via dei numerosi
attentati (costati due anni sotto protezione della Polizia di Stato), minacce di morte alla sua famiglia e fango dal web, a parte le molteplici tesi di
laurea, il giornalista Walter Molino ha dedicato un capitolo nel saggio TACI
INFAME. VITA DI CRONISTI DAL FRONTE DEL SUD (Il Saggiatore, Milano, 2010).
In un momento così drammatico, vogliamo ricordare il premio, tra i tanti riconoscimenti in Italia e all'estero, che nel 2008, il giornale
Italia Oggi, gli ha tributato per un reportage pubblicato dal quotidiano la
Stampa, sui baraccati di Messina, per dar voce agli ultimi della terra. Grazie
Gilan!
Italia Oggi, 27 dicembre 2008 |
Riferimenti: