BIOGRAFIA

26.4.19

GRETA E LA GRETINERIA


di Gianni Lannes

E mi raccomando votate alle elezioni di maggio” ha dichiarato in mondovisione la sedicenne a Strasburgo. 

Chi muove i fili e perché, ma soprattutto chi ingurgita la salsa green, vale a dire l'ecologia affaristica? Occhio al conformismo dilagante. Prossimo Nobel? Se il famoso premio l’hanno dato a chi alimenta la guerra, perché non attribuirlo a chi annuncia banali castronerie per far cassa? Infatti impazza la gretineria svedese: il marchio Thunberg. È stata accolta al parlamento europeo, al senato italiano, ricevuta pure da papa Bergoglio. All’anagrafe è figlia di una cantante, Malena Ernman. La mamma ad appena 4 giorni dalla prima cosiddetta “protesta” della figliola (24 agosto 2018 con il lancio dello sciopero degli studenti per il clima. “Sciopero scolastico per il clima”) pubblica un libro (si fa per dire, sic!) a dir poco scontato e banale, intitolato Scenes from the Hearth. Non è una casualità questa strana coincidenza tra sciopero e lancio editoriale? Poi ovviamente è piombato il volume di Greta, La nostra casa è in fiamme, dove le amenità si sprecano.

Alla giovane Greta si è presto affiancato un oscuro personaggio: Ingmar Rentzhog,
esperto di marketing.  Il furbastro è padrone della società commerciale Do not Have Time. Il 24 novembre 2018 Rentzhog ha inserito proprio la Greta nel board della ditta. Solo 3 giorni dopo, We Do not have Time (guarda caso, lo slogan di Greta) ha lanciato una una campagna di crowfunding che ha incassato ben 2,8 milioni di euro, spopolando nel mercato dei servizi sui mutamenti climatici (indotti dall’uomo per mano militare: una verità indicibile) e alla finta sostenibilità.

Ingmar Rentzhog è stato assunto come presidente del think tank Global Utmaning nel maggio dello scorso anno. Fondatrice di questo sodalizio è la svedese  Kristina Persson, ex ministro socialdemocratico dello sviluppo.

Il nuovo comandamento imperante in occidente recita alla lettera: “Non possiamo non dirci gretiani”. Una macchina da soldi nelle grinfie di esperti degli affari politicamente corretti. Dopo lo scandalo a marzo della Swedbank, ovvero il riciclaggio record di denaro mafioso, è caduto il falso mito della Svezia. La favola di Greta non è proprio una fiaba. 


Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/02/realta-invisibile.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ecologia