BIOGRAFIA

10.12.18

GENITORE 1 E GENITORE 2?


di Gianni Lannes

«Indietro non si torna» ha sentenziato il sindaco di Torino. La grillina Appendino ha deciso di conservare nell’uso della modulistica del “suo” Comune, i termini “genitore 1” e “genitore 2”, per indicare addirittura i componenti fondatori di una famiglia umana.

È una posizione quanto meno strana, che nel designare il primo nucleo costitutivo della comunità familiare preferisce quella terminologia in salsa burocratica, all’impiego dei vocaboli naturali, padre e madre, a quanto pare da evitare in quanto concetti ormai superati in una visione di famiglia composta da genitori del medesimo sesso.

Scherzi a parte, ma in una famiglia costituita da donna e uomo (moglie e marito), a chi spetterebbe il numero 1, e a chi toccherebbe il 2?
 
L’attribuzione a uno dei due del numero 1, appunto, non creerebbe una discriminazione sociale? 

La trovata modernista non sembra corretta neppure dal punto di vista semantico, dal momento che, se si va alla radice del vocabolo genitore, che deriva dal verbo latino gignere, e sta a indicare chi genera, non può non rilevarsi come la parola risulti inidonea a descrivere lo status di due persone dello stesso sesso e perciò impossibilità per legge di natura, a procreare tra di loro. 

Padre e madre sono termini che vantano uno stretto ma soprattutto indivisibile legame primordiale che nessuno può recidere.  


Riferimenti:

Gianni Lannes, BAMBINI A PERDERE, LPE, Cosenza, 2016. 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/01/a-difesa-della-famiglia-naturale.html 

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=GENDER