BIOGRAFIA

18.10.18

"SCIE CHIMICHE E RADIOATTIVE" AL PARLAMENTO EUROPEO


 Strasburgo  - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
Bruxelles  - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes


Il vecchio continente è forse stato trasformato in una gigantesca camera a gas? Va in onda un esperimento indicibile su masse ignare, inebetite e inerti? Si tratta di un crimine contro l'umanità di cui sono responsabili i governi dell'Ue, la NATO e gli USA? L’aerosolchemioterapia bellica non è una leggenda metropolitana come mass media, esperti e negazionisti vogliono far credere, bensì una guerra non convenzionale contro la vita, tesa in particolare ma non solo, a dominare il clima per assicurarsi il dominio economico. Non a caso nel 1978 la Convenzione ENMOD dell’ONU ha messo al bando - questa pericolosa attività - e l’Italia l’ha ratificata con legge 962 del 1980 a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini. Anche il Parlamento europeo il 28 gennaio 1999 ha adottato la Risoluzione A4-005/1999 (“Resolution on the environment security and foreign policy”).



Le scie belliche hanno iniziato a manifestarsi sistematicamente nel cielo dell'Unione europea a partire dal 2002, un anno dopo l’accordo segreto (a cui hanno aderito, secondo la documentazione ufficiale, anche Fiat, Ansaldo Nucleare, CNR, INFN, INGV, varie Univeristà, eccetera eccetera) stipulato bilateralmente il 19 luglio 2001 a Genova, dall’inquilino della White House, Bush junior, con i primi ministri di alcuni paesi del vecchio continente, incluso Silvio Berlusconi;  proprio durante la mattanza dei pacifisti e l’omicidio di Carlo Giuliani. Infatti, almeno in Italia la prima interrogazione parlamentare risale al 2 aprile 2003, mentre il primo interrogativo in tal senso a livello europeo porta la data del 29 aprile 2004 (E-1446/04). Entrambi gli interrogativi a tutt’oggi risultano ancora senza risposta, sia dal governo italiano, sia dalla Commissione europea che ha sistematicamente eluso addirittura la predetta Risoluzione europea del 1999. 

Non è tutto. Da allora a Strasburgo sono state depositate complessivamente 13 interrogazioni. Inoltre, a Nagoya in Giappone, nel 2010, è stata adottata una moratoria mondiale sulla cosiddetta “Geo-Engineering”, come ha attestato la Commissione europea egli atti ufficiali (Cop 10, Decision X/33, article 8, point W). La disinformazione pilotata ha poi inquinato il pozzo, avvelenando la verità indicibile, con il risultato di degradare l'argomento, tacciando di "complottismo" chi osa far riferimento critico a ciò che è ormai sotto gli occhi di tutti, giorno e notte.



Più recentemente la stessa Commissione europea ha confermato la presenza del radioattivo rutenio 106 nell’aria che si respira in Europa. In Italia il medico Marco Marotta dell'Isde ha presentato numerose denunce documentate in materia, alla Procura della Repubblica di Monza. Per la cronaca documentata, il governo United States of America detiene in alcuni aeroporti militari 6 paesi europei (in primis l’Italia: Aviano e Ghedi) violando il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) pericolosi depositi di ordigni nucleari B61.

Alla luce dei fatti esposti quali sono le conseguenze sull'ambiente e le ripercussioni sulla salute umana in Europa?

riferimenti:































www.dfat.gov.au/dfat/cc/cchome.html






http://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-8-2017-006687-ASW_EN.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/10/scie-chimiche-al-parlamento-italiano.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=enmod  

Atti parlamentari UE:

E-1446/04, E- 2455/07, E-3730/09, E-003221/11, E-006621/11, E- 002906/12, E-006663712, E-008804/13, E-003690/14, E-007937/15, E- 005130/17, E-006687/17, E-005130/17.