BIOGRAFIA

30.5.18

CASALEGGIO LICENZIERA’ DI MAIO?


  

di Gianni Lannes

Grillini o grullini? Tutto e il contrario di tutto, affinché nulla cambi. Ecco un'altra giravolta pentastellata. Il 29 maggio 2018 in serata l'agenzia Ansa ha riportato la seguente notizia:  


«Di Maio: “Pronti a ripensarci, parta il nostro governo. Non parliamo più di impeachment”».

Dopo la scalata al partito padronale cinque stelle, Luigi Di Maio non ne azzecca una. Dal delirio è passato direttamente alla farsa. Infatti, come considerare le sue ultime sparate sul presidente della Repubblica, e i suoi voltafaccia per accordarsi con chiunque: dal piddì alla lega? Tranquilli, Casaleggio sta già scaldando la sua invenzione più riuscita: il costituzionalista littorio Alessandro Di Battista. 

29.5.18

DI BATTISTA: LO SQUADRISTA?


di Gianni Lannes

Grillini o grullini? La squadra di governo ora la decidono gli squadristi.  Ecco l’ultimo arrivato della terza repubblichetta, astro nascente dei costituzionalisti tricolore formato bignami. Governo, Di Battista: 

«Ho parlato con Di Maio, Quirinale mente. Mi accusino pure di vilipendio. Partirò domani per la California con la mia famiglia e tornerò a fare il mio lavoro: fare reportage e inchieste giornalistiche, studiare idee innovative magari da portare qui in Italia. Io gli scatoloni li ho fatti sul serio, non come Franceschini».   
  
Sono le parole dell’ex parlamentare del m5s (giornalista da quando?), Alessandro Di Battista, ospite televisivo della Gruber. L’ex deputato annuncia un suo rientro dagli Usa in Italia in caso di elezioni anticipate per ricandidarsi alla Camera.   

CON COTTARELLI, L’ITALIA PEGGIO DELLA GRECIA!


di Gianni Lannes

Il belpaese non ha più alcuna sovranità, ma i capetti di Lega e 5 stelle dopo il loro fallimento governativo, non sono i salvatori della patria. Comunque, il primo ministro proposto da Mattarella è uno della casta come Savona. È un segnale del sistema di potere economico che detta legge ai politicanti italidioti, tutt'al più maggiordomi che si distinguono per gli insulti, il clima di rissa, la violenza verbale e la richiesta sgangherata di stato d’accusa verso l’inquilino del Quirinale. E che dire dei continui voltafaccia di Luigi Di Maio, le sue continue rassicurazioni a Mattarella date in privato e smentite in pubblico? A questo punto il piano B di Salvini (ancorato al pluripregiudicato piduista Berlusconi) &Di Maio (saldato al pluripregiudicato Grillo), non è far uscire l’Italia dall’euro, bensì allontanarla definitivamente dalla democrazia. 

Riferimenti:

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/05/5-stelle-la-scatola-nera.html 


28.5.18

5 STELLE: LA SCATOLA NERA



di Gianni Lannes

Marionette: alla voce controllo e manipolazione delle masse. Segreti, menzogne, truffe, conflitti di interessi, curriculum taroccati, obbedienza cieca, dati privati usati a scopi elettorali, un vortice di soldi e così via con i travagliati. La nuova casta? Dilettanti manovrati allo sbaraglio. Ho provato a far luce sulla genesi pentastellata e sulle conseguenze nefaste del grillismo in salsa anglo-americana. Li seguo da due lustri: ho deciso di smascherarli definitivamente con tanto di prove inoppugnabili.

VACCINI: CAVIE CIVILI E MILITARI


   
L'inchiesta sul campo di Gianni Lannes continua, dopo Vaccini Dominio Assoluto, il giornalista (ora condirettore della rivista PuntoZero) svela i retroscena del panorama vaccinale in ambito civile e militare. L'autore è nuovamente disponibile a tenere conferenze.
 

COLONIA ITALIA


 

di Gianni Lannes

Ma quale governo del cambiamento? L’Italia è dal 1943 un Paese a sovranità limitata, anzi ormai azzerata, dove non si muove foglia che Londra e Washington (perfino Tel Aviv) non vogliano. Per i politicanti tricolore - palesemente eterodiretti e non indipendenti - sono disponibili soltanto ordini stranieri e genuflessioni nostrane. Per la cronaca documentata, a partire dal 2008 Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, hanno incontrato più o meno segretamente i rappresentanti diplomatici in Italia di Washington e Londra.

24.5.18

5 STELLE: RIFIUTI DA ROMA IN PUGLIA


Roma nell'era grullina!
di Gianni Lannes

Ecco gli incapaci e gli incompetenti telecomandati nella stanzetta dei bottoncini avariati. Non siamo su “scherzi a parte” ma va in onda la realtà grullina. La Raggi vuole piazzare la spazzatura della capitale nel levante d’Italia. Evidentemente non bastava la Xylella e ben tre gasdotti per degradare definitivamente la nostra terra.

Come mai a Roma non funzionano le teorie dell’economia circolare, dei cosiddetti “rifiuti zero” e dell’inutilità degli impianti di trattamento, al punto da chiedere ospitalità per 300 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati?

VACCINI 5 STELLE





di Gianni Lannes

Benvenuti a Populandia. Va in onda la finzione del nuovo, il cambiamento di carta straccia: la cosiddetta “terza Repubblica” così definita da un’analfabeta funzionale in guerra con i congiuntivi, nasce tra le risate del mondo intero. 

Attenzione, oggi focalizzo l’attenzione sulla coercizione vaccinale imposta in Italia il 7 giugno 2017 a neonati, bambini e adolescenti sani, nonché sulle palesi contraddizioni dell’eterodiretto Movimento 5 stelle, presentato a Milano un anno dopo l'incontro segreto - a Roma nel 2008 - di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo con l'ambasciatore USA, Ronald Spogli. Forse, non a caso, Di Maio è stato ricevuto subito le elezioni del 4 marzo scorso (evento inusuale anzi anomalo), dal nuovo ambasciatore a stelle e strisce, Lewis Eisemberg.




Il prossimo ministro della Salute, tale Giulia Grillo, onorevole del movimento 5 stelle, di professione medico legale, aveva dichiarato il 16 giugno 2017: 

«Vaccini, M5S presenta proposta alternativa al decreto Lorenzin: "Via l'obbligo"».

La stessa Giulia Grillo il 2 marzo 2018 ha detto:

«Vaccini: obbligo giusta misura in caso di aumento contagi o crollo coperture».

23.5.18

GRILLINI, 5 STELLE, CASALEGGIO E IL PIZZO A ROUSSEAU



di Gianni Lannes

In una democrazia le domande sono fondamentali. Un inganno, una truffa? Ecco la nebulosa che si muove dietro e sopra il M5s. Rousseau non è propriamente un sistema operativo come viene fatto credere, già per il fatto che per farlo funzionare bisogna accedere ad internet mediante un browser, che a sua volta funziona su un altro sistema operativo.

L’Associazione Rousseau non è soltanto il cervellone del M5s perché gestisce la piattaforma della cosiddetta  “democrazia diretta” su cui si svolge qualsiasi attività politica – dalle iscrizioni alle consultazioni, alle candidature – ma è anche la cassaforte del movimento, per il grande flusso di donazioni che riceve dai militanti e per il pizzo di 300 euro al mese che i nuovi parlamentari grillini sono costretti a versare. È un'organizzazione privata che, con il nuovo statuto e le nuove regole stabilite dai vertici del partito acquisisce un ruolo sempre più centrale nella guida del M5s.  E della sicurezza dei dati, dei voti e delle possibili violazioni della privacy? E’ una situazione un po’ strana. Bisogna fare luce sull’Associazione Rousseau, coperta da una cappa di riservatezza e segretezza, visto che i grillini vogliono governare l’Italia.  

21.5.18

VELENI E MENZOGNE DEL MINISTRO MARTINA






di Gianni Lannes

«Azzerare l’uso dei pesticidi entro il 2025». È una delle proposte contenute nel manifesto «La tripla A per il futuro dell’Italia: Agricoltura, Ambiente, Alimentazione»  lanciato in campagna elettorale dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

Quando ho visto questa immagine ho pensato immediatamente all’ennesima fake news dell'eterodiretto governo Gentiloni. Perché quasi quasi era più credibile Grillo e i grullini quando proclamavano di essere contro le vaccinazioni obbligatorie di massa, prima di innescare la marcia indietro tutta (“Il movimento 5 stelle è per la massima copertura vaccinale”).

A meno di una paradossale omonimia, Maurizio Martina è lo stesso individuo che in veste di ministro per la cosiddetta Agricoltura, ha sfornato il decreto ammazza Salento del 13 febbraio 2018: un atto incostituzionale che impone l’irrorazione forzata di insetticidi a base di Neonicotinoidi messi al bando dall’Unione europea, che si protrarrà da maggio ad agosto per 2 interventi più altri 2 fino a dicembre, per tutto il territorio agricolo compreso tra l'Adriatico e lo Ionio e da Martina Franca a Locorotondo e Fasano fino al Capo di Lecce. Ben 4,2 milioni di litri di pericoloso insetticida inquinante da spalmare su 700 mila ettari di territorio nel Sud della Puglia, con la benedizione del governatore Emiliano e dell'assessore regionale Di Gioia che all'unisono invocano l'uso dei pesticidi per la Xylella.  

18.5.18

MORIA DEGLI ULIVI IN PUGLIA: ECCO LA SOLUZIONE!



di Fabio Franchi


La soluzione trovata consiste nella omeoterapia. Tutti hanno seguito, chi più chi meno, le vicende degli ulivi in Puglia, molti dei quali sarebbero seccati a causa di un batterio, la Xylella fastidiosa.

Alcuni esperti hanno messo in dubbio tale versione, che presenta evidenti incongruenze. Hanno puntato il dito piuttosto contro l’uso sconsiderato di diserbanti (incluso il glifosato) ed antiparassitari

proprio in quelle zone. Il batterio perciò sarebbe solo un opportunista. Un opportunista che attacca piante già molto compromesse per altri motivi.

Ora, se saranno attuati certi programmi, si metterà in pratica una massiccia OMEOTERAPIA che, analogamente alla omepatia, si prefigge di combattere la malattia con il “simile” che l’ha provocata. “Similia similibus curentur”. In Puglia faran lo stesso, ma, invece di usare dosi meno che piccolissime, ne cospargeranno a tonnellate.

Sembra che sia previsto anche l’utilzzo si sostanze proibite. Ma, per ottenere un buon risultato, per distruggere tutti i batteri che NON sono la causa del problema, tutti i mezzi sono leciti ... o no?

Perché alcuni esperti ritengono che la causa del problema degli olivi non sia la Xylella:
 
 http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-05-07/xylella-batterio-minaccia-terra-bari-puglia-ricorre-insetticidi-194641.shtml?uuid=AED7ARkE&refresh_ce=1

P.S. La questione non riguarda solo i pugliesi: l’olio e gli altri prodotti agricoli inquinati con glifosato toccano tutti noi! A parte il fatto che dovremmo dimostrare un po' di solidarietà con i pugliesi per questa sciagura evitabile ....

IL FUTURO DIPENDE DA NOI!


foto Gilan
©
di Gianni Lannes

A futura memoria. In Italia il teatrino telecomandato di Salvini & Di Maio va in scena ormai da troppo tempo. Comunque c’è un male oscuro di cui non si parla, che ci ha sottratto libertà e indipendenza.

Mentre i parlamentari tricolore da oltre due mesi non fanno niente di niente, ma intascano fior di quattrini pubblici, secondo i dati Istat, più di 5 milioni di persone sopravvivono in uno stato di indigenza assoluta e 1 milione di famiglie non hanno lavoro.

Mentre un padre dice, “Non il coraggio di guardare in faccia mio figlio”. Mentre un giovane che non è ancora partito ripete che la sua serenità sono i 290 euro mensili dei suoi lavoretti in nero. Mentre un lavoro a termine su due non supera ormai i sei mesi. Mentre le assunzioni stabili sono scese del 20 per cento in un anno. Mentre non si fanno più figli e ogni anno nel belpaese ci sono più morti che nati.

Mentre abbiamo il più basso numero di laureati e diplomati d’Europa (anche gli ultimi due aspiranti "primi ministri" non hanno concluso gli studi), nonostante il più alto numero di siti Unesco del pianeta Terra.

Mentre ogni anno più di 100 mila giovani italiani espatriano alla ricerca del grande scomparso da noi: il riconoscimento del merito.

Mentre il Sud ha la metà del reddito eppure non vive di rendita, nel belpaese delle ineguaglianze in cui la corruzione è dilagante, il 5 per cento della popolazione detiene il 40 per cento della ricchezza complessiva. 

Oggi l'Italia è una brutta copia di un paese che fu capace, quando la guerra lasciò solo macerie e mezzo milione di morti, di uno slancio vitale che lo innalzò al miracolo della ricostruzione, quando un mai più ritrovato senso del bene comune e dei valori collettivi sostenne la volontà popolare di lasciarsi alle spalle la fame nera.

Oggi sembriamo aver smarrito come popolo, la voglia di rischiare e non si sente il grido di dolore e di rivolta contro le reali oppressioni e le brucianti ingiustizie. La colpa è sempre degli altri? Senza un progetto vitale e senza visione del futuro non c’è speranza. Eppure il futuro è sempre decisamente aperto; dipende da noi, da tutti noi. Dipende da ciò che noi e tanti altri come noi, facciamo e faremo concretamente. Abbiamo la forza per cambiare. Siamo stati capaci di passare dal Medioevo al Rinascimento. Ci dobbiamo riprovare nonostante tutto e tutti.