di Gianni Lannes
«Azzerare l’uso dei pesticidi entro il 2025». È una
delle proposte contenute nel manifesto «La tripla A per il futuro dell’Italia:
Agricoltura, Ambiente, Alimentazione»
lanciato in campagna elettorale dal ministro delle Politiche agricole,
Maurizio Martina.
Quando ho visto questa immagine ho pensato
immediatamente all’ennesima fake news
dell'eterodiretto governo Gentiloni. Perché quasi quasi era più credibile Grillo e i grullini
quando proclamavano di essere contro le vaccinazioni obbligatorie di massa,
prima di innescare la marcia indietro tutta (“Il movimento 5 stelle è per la
massima copertura vaccinale”).
A meno di una paradossale omonimia, Maurizio Martina è lo
stesso individuo che in veste di ministro per la cosiddetta Agricoltura, ha
sfornato il decreto ammazza Salento del 13 febbraio 2018: un atto
incostituzionale che impone l’irrorazione forzata di insetticidi a base di
Neonicotinoidi messi al bando dall’Unione europea, che si protrarrà da maggio
ad agosto per 2 interventi più altri 2 fino a dicembre, per tutto il territorio
agricolo compreso tra l'Adriatico e lo Ionio e da Martina Franca a Locorotondo
e Fasano fino al Capo di Lecce. Ben 4,2 milioni di litri di pericoloso insetticida inquinante da
spalmare su 700 mila ettari di territorio nel Sud della Puglia, con la benedizione del governatore Emiliano e dell'assessore regionale Di Gioia che all'unisono invocano l'uso dei pesticidi per la Xylella.
Quando fai una promessa così grande devi anche
spiegare come pensi di realizzarla. Altrimenti sei al pari dei grulloni
telecomandati che promettono “il reddito di cittadinanza” per carpire valanghe
di voti soprattutto al Sud, e poi quando
gli chiedi come faranno danno i numeri al lotto. Ebbene, azzerare l'uso dei
pesticidi non è una promessa enorme, di più. Come fai? Col biologico? Basta
leggere certi disciplinari del biologico per capire che con la magia dei
politicanti italidioti non azzeri i pesticidi; li riduci, al massimo.
Ci spieghi dunque il ministro uscente Martina come vuole azzerare i
pesticidi entro il 2025. Ma via, facciamo anche il 2030, per quel che conta.
Siamo qui in attesa. Anzi, propongo che venga confermato ministro agricoloàforestale
da qui al 2025. Se non riesce ad azzerare i pesticidi promette però di trascorrere
i successivi 7 anni a rimuovere i rifiuti da boschi e pinete d’Italia.
riferimenti:
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.