foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Un bambino per gli adulti è spesso un oggetto senza voce mai un soggetto. Un bambino risponde «grazie» perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.
Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è
consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso lui abbia bisogno
di te.
Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a lui, ricorda che la sua implicita richiesta è «aiutami a fare da solo».
Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi
appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno
di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele, purtroppo sono
molte le madri che infieriscono in quei momenti. Avrai modo più tardi di
spiegargli l’importanza del darti ascolto, soprattutto in situazioni che
possono diventare pericolose. Lui capirà.
Un bambino non apre un libro perché riceve
un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la
letteratura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto
meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria
soddisfatta.
Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu.
Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in
un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi
genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani
terrorizzati dai sentimenti.
Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei
casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente
da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.
Un bambino troppo pulito non è un bambino felice.
La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve, sono tutti
elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto.
Un bambino che si veste da solo abbinando il
rosso, l’azzurro e il giallo, non è malvestito ma è un bambino che sceglie
secondo i propri gusti.
Un bambino pone sempre tante domande, ricorda che
le tue parole sono importanti; meglio un «questo non lo so» se davvero non sai
rispondere; quando ti arrampichi sugli specchi lui lo capisce e ti trova anche
un po’ ridicola.
Inutile indossare un sorriso sul volto per celare
la malinconia, il bambino percepisce il dolore, lo legge, attraverso la sua
lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali
contrastanti, resta confuso, spaventato, spiegagli perché sei triste, lui è
dalla tua parte.
Un bambino merita sempre la verità, anche quando è
difficile, vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza
quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.
Quando la vita è complicata, il bambino lo
percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.
Un bambino è il più potente miracolo che possiamo
ricevere in dono, onoriamolo con cura.
riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=8t9U4YINWJQ
riferimenti:
Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme (PD),
2017.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/08/vaccini-disobbedienza-civile.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/08/vaccini-disobbedienza-civile.html
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