di Gianni Lannes
Mentre speculazione e degrado ambientale proliferano e le giovani intelligenze sono costrette ad emigrare come ai primi del Novecento, sulla scena si avvicendano arrivisti a caccia di una poltrona. La montagna del sole non è mai stata un’area protetta.
Dopo il monito dell’archeologo Silvio Ferri negli anni ’70 e le successive battaglie sul campo del sociologo Sabino Acquaviva (il padre del parco nazionale del Gargano) è stato varato con la legge 6 dicembre 1991, numero 394. Dopo 26 anni, tuttavia, non c’è ancora un piano del parco, vale a dire non esiste alcun motore propulsivo dell’ “area protetta”.
Se non ci sarà una rivolta popolare, ancora una volta sarà la partitocrazia clientelare a determinare il destino coloniale della nostra terra.Il Gargano non è una cartolina turistica da svendere al peggior offerente, ma un luogo sacro alla storia e alla memoria.
riferimenti:
Gianni Lannes, La montagna profanata,
Edizioni del Rosone, Foggia, 2015
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=GARGANO
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=la+montagna+profanata
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