BIOGRAFIA

14.6.15

SOGIN: TRUFFA E PERICOLO NUCLEARE IN ITALIA



di Gianni Lannes

Dopo ben 16 anni la Società gestione impianti nucleari dello Stato (filiazione dell'Enel), non ha ancora adempiuto ai suoi compiti fondamentali, mentre cittadine e cittadini italiani pagano sulla bolletta elettrica i cosiddetti oneri nucleari ricaduti sul popolo italiano, unitamente ai rischi, ai pericoli e alle contaminazioni radioattive dilaganti, mentre i profitti sono stati incamerati da privati. A giorni, con un ritardo di appena 15 anni, sarà reso noto il sito prescelto dai soliti affaristi predatori di denaro pubblico, dell'ennesimo sito definito impropriamente "deposito unico" da adibire a discarica nucleare, a fronte dell'esistenza già di altri sette depositi radioattivi permanenti.






DECRETO 7 maggio 2001 


Indirizzi strategici ed operativi alla Sogin - Societa' gestione impianti nucleari S.p.a., ai sensi dell'art. 14, comma 4 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, di liberalizzazione del mercato elettrico (Gazzetta ufficiale n. 122 del 28-5-2001)

IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO

Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, ed in particolare l'art. 13, comma 2, lettera e), che prevede la costituzione di una societa' per lo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse, la chiusura del ciclo del combustibile e le attivita' connesse e conseguenti, anche in consorzio con altri enti pubblici o societa' che, se a presenza pubblica, possono anche acquisirne la titolarita'...

Considerato che il 31 maggio 1999 l'ENEL ha costituito la societa' per azioni Sogin per dare seguito all'art. 13, comm 2, lettera e) del citato decreto legislativo e che in data 3 novembre 2000 le azioni della Sogin S.p.a. sono state trasferite dall'ENEL al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica; Ritenuta l'opportunita' di definire alcuni primi indirizzi strategici ed operativi, necessari a far si che l'attivita' della Sogin S.p.a. sia in linea con gli obiettivi che il governo si e' dato per la gestione degli esiti del nucleare;
E m a n a la seguente direttiva:



Art. 1.
La Sogin S.p.a. provvede a porre in essere tutte le attivita' necessarie a perseguire gli obiettivi di propria competenza indicati nel documento "Indirizzi strategici per la gestione degli esiti del nucleare" trasmesso dal Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato al Parlamento in data 21 dicembre 1999.
A tal fine in particolare la Sogin S.p.a. provvede a:
a) trattare e condizionare, entro dieci anni, subordinatamente all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dei competenti Organi, tutti i rifiuti radioattivi liquidi e solidi in deposito sui suoi siti al fine di trasformarli in manufatti certificati, temporaneamente stoccati sul sito di produzione, ma pronti per essere trasferiti al deposito nazionale;
b) completare gli adempimenti previsti nei contratti di riprocessamento sottoscritti con la BNFL (British Nuclear Fuel Ltd) e immagazzinare il restante combustibile irraggiato in appositi contenitori a secco nei siti delle centrali dove sono allocati in attesa di trasferimento al deposito nazionale;
c) concorrere alla disattivazione degli impianti nucleari dismessi dei principali esercenti nazionali (ENEA, FN, ecc.), anche attraverso forme consortili;
d) provvedere alla disattivazione accelerata di tutti gli impianti elettronucleari dismessi entro venti anni, procedendo direttamente allo smantellamento fino al rilascio incondizionato dei siti ove sono ubicati gli impianti. Il perseguimento di questo obiettivo e' condizionato dalla localizzazione e realizzazione in tempo utile del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Art. 2.
Nell'ambito delle azioni di specifico interesse comune, la Sogin S.p.a. collabora con il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, attraverso opportune soluzioni organizzative da
definire mediante idonea convenzione, all'esecuzione delle attivita' di competenza del Ministero stesso in materia di: individuazione e caratterizzazione del sito per il deposito dei rifiuti radioattivi, il relativo assetto del territorio e lo sviluppo economico e sociale della comunita' locale, oltre alla tutela dell'ambiente;
promozione dell'informazione della popolazione dei comuni sedi degli impianti nucleari sulle problematiche dello smantellamento e della energia nucleare in generale, dando, se del caso, vita ad uno specifico sistema informativo;

individuazione di tutte le azioni necessarie per la pianificazione dello sviluppo produttivo dei siti;

predisposizione del quadro di riferimento normativo e procedurale per la gestione degli esiti del nucleare;

predisposizione del deposito nazionale sia per lo smaltimento definitivo dei rifiuti condizionati di II categoria, che per lo stoccaggio temporaneo a medio termine, in una struttura ingegneristica, dei rifiuti di III categoria e del combustibile

irraggiato non riprocessato;
smaltimento definitivo dei rifiuti ad alta attivita' condizionati e del combustibile irraggiato non riprocessato;

risanamento territoriale ed ambientale dei siti nucleari nazionali.
Art. 3.
La Sogin S.p.a. puo' sviluppare l'attivita' per terzi sui mercati, anche con riguardo alla tutela dell'ambiente, con particolare riferimento a consulenze e servizi relativi alla caratterizzazione, agli studi, alle bonifiche ambientali, alla sicurezza e
radioprotezione, al trattamento dei rifiuti radioattivi ed allo smantellamento di centrali nucleari, al fine di una migliore utilizzazione e valorizzazione delle strutture, risorse e competenze
disponibili garantendo efficienza e professionalita' alle attivita' di smantellamento di cui al precedente art. 1.

Roma, 7 maggio 2001
Il Ministro: Letta





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