di Gianni Lannes
Benvenuti in Puglia, dove tre quarti del sistema lavorativo è caratterizzato dall’assenza della più elementare tutela giuridica; dove imperversa il lavoro nero, super sfruttato e precario, dove la disoccupazione raggiunge picchi vertiginosi e attecchiscono speculazioni e usura. L’importante è fare man bassa del denaro pubblico: è il caso degli 82 milioni di euro elargiti a pioggia nella regione senza alcun controllo rigoroso. Ecco Orta Nova in provincia di Foggia, beneficiata da una fetta sostanziosa di questa torta. Il pretesto formale? I “Programmi integrati di riqualificazione delle Periferie”. Sei anni fa la giunta Vendola ha indetto un bando regionale (deliberazione numero 870 del 19 giugno 2006, poi modificata con atto numero 1542 del 13 ottobre 2006). Nel Bollettino Ufficiale (numero 81 del 29 giugno 2006, da pagina 10788 in poi) è spiegato che «I PIRP sono finalizzati alla rigenerazione delle periferie urbane (…) includono la riqualificazione dell’ambiente costruito (attraverso il risanamento del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici), la riorganizzazione dell’assetto urbanistico (attraverso il recupero e/o la realizzazione di urbanizzazioni primarie e secondarie integrate alla residenza e alle altre attività di servizio), il miglioramento della qualità ambientale, la promozione dell’occupazione e dell’iniziativa imprenditoriale locale, il contrasto all’esclusione sociale (…) I PIRP sono elaborati con la partecipazione attiva degli abitanti, finalizzata a garantire interventi che rispondano ai loro bisogni, desideri e aspettative, a migliorarne la qualità della vita e la sicurezza (…)». Intenti nobili, non c’è che dire. Allora perché la giunta Vendola ha elargito ben due milioni di euro per finanziare una speculazione su terreni comunali? Due in particolare: il gruppo tedesco Rewe che controlla la catena dei supermercati “Penny Market” e l’impresa Festa Costruzioni Generali srl che ha costruito appartamenti privati beneficiando di suoli pubblici.
L’affare si concretizza a Bari il 29 gennaio 2010. Infatti, il governatore Vendola (già Pci, ex Rifondazione comunista, ora Sel) sottoscrive l’accordo di programma con il sindaco di Orta Nova, tale Giuseppe Moscarella (prima Msi, poi An, infine Pdl). Nel Burp - numero 60 del primo aprile 2010 - si legge «Il presente Decreto (337/2010, ndr) ha valore di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenze per le opere in esso previste». Gli atti deliberativi danno la misura della situazione. La delibera di giunta numero 88 dell’8 giugno 2010 rimarca che «con determinazione del capo Settore Progettualità tecnica n. 241/07, veniva aggiudicata alla ditta Marseglia Antonio di Orta Nova la realizzazione della struttura commerciale in Viale Ferrovia, che aveva offerto il contributo aggiuntivo di euro 500.000,00 (…) Che, a seguito della variazione dello strumento urbanistico, l’area F2, ove è stata prevista la realizzazione di una media struttura di vendita, è diventata area per insediamento commerciale e la restante zona è diventata F 3; Che, pertanto, al fine di dare attuazione all’intervento previsto dal PIRP in V.le ferrovia consistente nella realizzazione di una media struttura di vendita oltre alla realizzazione dell’opera pubblica (pista ciclabile) prevista dal PIRP fino alla concorrenza di Euro 500.000,00 offerto dalla ditta come contributo aggiuntivo in fase di aggiudicazione, si rende necessario approvare lo schema di convenzione regolante i rapporti tra questo Ente e la ditta aggiudicataria del confronto concorrenziale Marseglia Antonio». Un mese dopo con un tempismo incredibile, ecco cosa stabilisce la delibera di giunta numero 97 (presenti il sindaco Moscarella e gli assessori Petrocelli, D’Agostino, Vece, Bombino, nonché la vice segretaria comunale Maria Di Meo): «L’anno duemiladieci il giorno nove del mese di luglio alle ore 14:00 (…) LA GIUNTA (…) Vista la nota prot. n. 16978 del 09/07/2010 con la quale il geom. MARSEGLIA Antonio, titolare dell’omonima ditta (…) chiede che all’interno della convenzione in premessa, venga modificato l’art. 8 significando che lo stesso non dovrà prevedere l’atto formale da parte del Comune per il trasferimento del diritto di superficie (…) Considerata l’opportunità di accogliere tale richiesta per rendere operativo l’intervento del PIRP e per coadiuvare la crescita economica che si rende conseguente per l’intera comunità; Ritenuto, pertanto, di modificare il precedente schema di convenzione già approvato con Delibera di G.C. n. 88/2010; Visto l’allegato schema di convenzione che sostituisce integralmente quello già precedentemente approvato (…) ». Si stenta a credere: la richiesta dell’amico Marseglia è stata accolta lo stesso giorno in cui è arrivata. Qualcuno ha manomesso il protocollo?
Mani sulla città - Il 13 dicembre 2011 un imprenditore di Orta Nova, Michele Di Giulio, che ha già sporto alcune denunce penali contro l'amministrazione comunale Moscarella, aveva richiesto al sindaco Calvio la documentazione in materia. A tutt’oggi, in barba alla trasparenza e alle leggi vigenti, il primo cittadino non ha ancora fornito alcuna risposta. Eppure, il 15 dicembre la giunta Calvio approva la delibera 183 (“Modifica della Convenzione n. 2205 di rep. del 7/10/2010 di concessione di diritto di superficie”) in assurda accondiscendenza alle richieste di Antonio Marseglia: «Vista l’istanza della ditta Marseglia Antonio, pervenuta a questo Comune il 24/11/2011 al n. 31781 di prot. con la quale chiede di rettificare/integrare il contenuto della Convenzione mediante stipula di nuova convenzione tale: - da prevedere il mantenimento dell’obbligo di realizzazione della pista ciclabile in capo alla ditta individuale Marseglia Antonio, anche dopo l’avvenuta cessione a Repros Srl in proprietà superficiaria per la durata di anni 60 (sessanta) della struttura commerciale; - da manlevare espressamente la Repros Srl dall’obbligo di realizzare la predetta opera pubblica; - da prevedere il mantenimento in essere della garanzia a suo tempo prestata dalla ditta Marseglia Antonio; - da manlevare espressamente Repros Srl dall’obbligo di prestare qualsivoglia garanzia comunque riconducibile alla realizzazione della suddetta poista ciclabile, - eliminare la previsione di cui alla lettera e) dell’art. 10 della sopra citata Convenzione facente rifermento alla “decadenza della concessione per mancata realizzazione e cessione al Comune di Orta Nova di opera pubblica dell’importo di euro 500.000,00 (…) Ritenuto di accogliere la richiesta della ditta Marseglia Antonio (…) Con votazione unanime; DELIBERA». La pista ciclabile non è stata ancora costruita.
Colonia del Nord - Il gruppo Rewe (44 miliardi di fatturato nel 2011) vuole dire grande distribuzione delle merci alimentari. Altro che filiera corta in una terra affamata di lavoro e diritti, dove la crisi economica ha già tagliato le gambe al commercio locale. Dalla multinazionale tedesca dipende in Italia la catena Penny Market, nota per lo sfruttamento lavorativo dei giovani. Ben 4.500 metri quadrati di suolo comunale sono stati "alienati" dai sindaci Moscarella e Calvio a Marseglia Antonio e da questi ceduti alla società immobiliare Repros, una società a responsabilità limitata con sede legale in Lombardia, precisamente a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano. Amministratori pubblici a tutela di interessi privati?
CITTA' DI ORTANOVA - PERMESSO DI COSTRUIRE del 04/11/2010
CITTA' DI ORTANOVA - SETTORE AA.GG. del 22/12/2008
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE PUGLIA E COMUNE DI ORTANOVA (2010)
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
del 24 marzo 2010, n. 337
DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE numereo 88 del 08-06-2010
DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE numereo 97 del 09-07-2010
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E ARTIGIANATO DI FOGGIA. Marseglia
Ho letto ora l'articolo, fa piacere vedere che c'e' chi si interessa al sud, che fa giornalismo, che si interessa ai fatti e indaga.
RispondiEliminaNon capisco come mai ci siano pochi se non nessun commento a riguardo.
Un saluto ai lettori e un "continua cosi'" al giornalista.