BIOGRAFIA

11.7.18

ITALIA: GRANO SPAZZATURA STRANIERO NEI PORTI. SALVINI TACE!



di Gianni Lannes

Ora basta fare un salto a piacere nei porti di Ravenna, Bari o Pozzallo, per rendersi conto che navi battenti bandiere ombra (fuorilegge) scaricano migliaia di tonnellate di grano duro di pessima qualità (imbottito di glifosato) e sovente radioattivo, importato dal Canada, dall’Ucraina, dalla Russia e così via.  Il ministro Toninelli è in letargo? Ma il Parlamento è già in ferie senza aver sfornato dopo 4 mesi di insediamento, un solo provvedimento legislativo? A proposito, i cinquestelle sono in vacanza? Ma chi vigila effettivamente?  Due pesi e due misure, insomma discriminazioni a buon mercato. Esseri umani assolutamente no, grano dall’estero inquinato e manipolato geneticamente avanti prego nel belpaese, spesso senza controlli, come ha evidenziato un’inchiesta giornalistica sul campo. Giusto per fare un esempio documentato: il Canada esporta in Italia grano duro che non viene dato da mangiare neanche ai maiali, poiché considerato un mero rifiuto dalla legislazione canadese. E dunque a danno della salute degli italiani e dell'agricoltura italiana, con conseguente crollo del prezzo del frumento prodotto in Italia.
Nel frattempo avanza la propaganda xenofoba. «Ora porti chiusi anche alle navi militari delle missioni internazionali che dovranno sbarcare altrove i migranti salvati nel Mediterraneo» sbraita il ministro pro tempore dell’Interno. In un lampo è piombata su Matteo Salvini la bacchettata ministeriale della Difesa tricolore: «Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa non Interni. Quel che vanno cambiate sono le regole di ingaggio della missione e occorre farlo nelle sedi competenti non a Innsbruck. L’azione deve essere coordinata a livello governativo, altrimenti l’Italia non ottiene nulla oltre a qualche titolo sui giornali».
 
In altri termini, nessuno può vietare a un barcone di attraccare. La Convenzione di Ginevra del 1961 sui rifugiati prevede il diritto al non respingimento. Allora, nell'Italietta delle banane va in onda il razzismo o soltanto l'analfabetismo istituzionale, ad uso e consumo dei soliti noti telecomandati dagli appetiti speculativi stranieri?

Parola del padre comboniano Alex Zanotelli: «Siamo stanchi di sentire "prima gli italiani". C'è spazio per tutti. Cominciamo un digiuno perché non possiamo accettare le politiche migratorie che il governo sta portando avanti e che comportano perdite di vite umane».

Peraltro nei centri di cosiddetta accoglienza in Italia, spariscono ogni mese numerosi minori, eppure Di Maio e Salvini non fiatano. Le autorità italiane non hanno mai ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa sul traffico di organi umani. Perché?


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