BIOGRAFIA

8.12.24

REALTA' NASCOSTE!

foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Che accade quando un sistema di dominio si sente accerchiato? Ha perso il controllo della narrazione e tenta una confusa linea di attacco contro chi ha osato metterlo alle strette. Questo è il caso dell’informazione votata alla disinformazione sistematica su cui per decenni si è giocato in Italia l'accordo segreto tra economia e politica, sia pure eterodiretta dall'estero (United States of America). 

Giornalisti, editori, proprietari di testate, e chiunque possieda un sistema di informazione, sa perfettamente che il suo potere rimane intatto fintanto che ha un seguito di pubblico e il sostegno finanziario per continuare a far marciare la locomotiva dell’inganno quotidiano, come nel caso della Rai (defunto servizio pubblico radiotelevisivo) lottizzato alla radice ossia incancrenito dai partiti.

Ma se questo potere ti viene meno, ci rinunci e confessi candidamente che le notizie sono state programmate e inventate per creare una classe di persone addomesticate all’inganno? Con tutta la rabbia possibile reagiscono rovesciando la verità. 

I padroni del vapore per conto terzi (mainstream) sostengono che stanno dicendo il vero e la cosiddetta controinformazione sparge in giro notizie false. Le persone soprattutto in Italia sono ancora avvolte nel buio. Anche se meno di prima. Non c’è ancora una maggioranza che si aspetta una rivoluzione in tempi brevi. 

Chi è pronto a immaginare che i politicanti non sono altro che facciate di tolla (impresentabili), mentre gli originali sono spariti da tanto? La maggioranza della popolazione vive ancora nella beata ignoranza. Vive la propria vita senza sapere cosa sta accadendo nel mondo. E si accontenta di quel misero tenore di vita che gli è concesso.

La questione essenziale per l'umanità è il potere, motore dell'azione umana. Non c'è altro. Ogni dibattito su qualsiasi argomento sottintende la violenza messa in moto e le menzogne messe in campo per giustificare la conquista del potere. L’informazione è tutto, ma il sapere è un etico dovere.


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